mercoledì 11 giugno 2014

Svezia: giornata lavorativa di sei ore



da: Lettera 43 

Lavoro, in Svezia il test per la giornata di sei ore
Meno tempo in ufficio. Per rendere i dipendenti più soddisfatti. E aumentarne la produttività. Via all'esperimento di Göteborg.

Lavorare meno, vivere di più. È il sogno di molti dipendenti costretti a tirare tardi ogni giorno in ufficio per dimostrare ai propri capi di essere delle vere 'macchine da guerra', capaci di reggere ritmi e carichi di lavoro disumani senza battere ciglio.

PIÙ TEMPO, PIÙ RISULTATI. Perché, diciamolo, nelle aziende - per lo meno in Italia - c'è una convinzione molto difficile da sradicare: chi lavora più tempo lavora di più, è un lavoratore migliore e quindi merita una promozione. Chi finisce nei tempi e non rimane un minuto in più del dovuto è un fannullone. Da monitorare e, magari, da licenziare.
PROVARE A SFATARE UN MITO. Ora la Svezia è pronta, con un esperimento sul campo, a sfatare questo mito. O almeno ci prova.
A partire dal 1 luglio a Göteborg, città a Sud del Paese, un gruppo di 'fortunati' lavoratori comunali, senza riduzione di stipendio, inizierà a lavorare per sei ore
al giorno, mentre un altro gruppo continuerà con le classiche otto ore quotidiane.
UN ANNO DI TEMPO PER VALUTARE. Se alla fine dell'esperimento, che dovrebbe durare circa un anno, chi sta in ufficio meno verrà valutato come più produttivo e con una forma fisica e mentale migliore di chi trascorre più tempo a lavoro, allora la giornata lavorativa di sei ore verrà estesa a tutti i dipendenti. 

Ricchezza e tempo per se stessi: la ricetta 'nordica'
La Svezia, spesso, colpisce per il fatto di essere una nazione molto ricca dove, però, la gente ha del tempo per sé e per la famiglia.
Secondo molti economisti una parte delle risposte possono esser rintracciate nel livello di formazione e produttività della forza lavoro. Ma anche nella loro capacità di adattarsi ai cambiamenti e alle nuove tecnologie (che cambiano spesso le modalità e i tempi del lavoro). 
1.621 ORE DI LAVORO ALL'ANNO. Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) nel 2012 gli svedesi hanno lavorato per un totale di 1.621 ore. Più dell'Olanda con 1.381 ore, ma meno del Regno Unito con 1.645 ore o gli Stati Uniti con 1.790 ore. 
Di sicuro molto al di sotto del Cile (2.029 ore) e Messico (2.226).
TEMPO IN UFFICIO E PRODUTTIVITÀ. Ma, sempre secondo l'Ocse, la produttività non è direttamente proporzionale alle ore di lavoro visto che in coda ai Paesi più produttivi ci sono proprio Cile e Messico.
A questo si aggiunga anche che, secondo le ultime rilevazioni Eurostat, i greci figurano fra i lavoratori più indefessi d'Europa, ma questo non pare avere aumentato la produttività del sistema-Paese.
Se l'esperimento svedese dovesse andare a buon fine potrebbe poi essere esportato anche all'estero per la felicità di molti lavoratori europei stressati da ritmi e orari impossibili.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA: PIÙ STRESS. Di certo, però, le cose non sono così semplici e la Svezia ha 'in casa' un altro esempio opposto con un finale poi non così positivo.
La piccola cittadina di Kiruna, infatti, aveva iniziato già nel 2005 la sperimentazione delle sei ore lavorative al giorno, ma ha poi dovuto desistere e tornare alle 'vecchie' otto ore.
Il motivo? Secondo alcuni studi questo nuovo ritmo aveva aumentato troppo l'intensità del lavoro con ripercussioni negative sulla salute dei dipendenti che si ammalavano più spesso perché sottoposti a maggiore stress.
Altro che meno assenze e lavoratori più felici. Si spera che, almeno nel caso di Göteborg, le cose vadano in modo diverso.

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