da: Il Fatto Quotidiano
Responsabilità
civile dei giudici, passa il testo Lega anche con voti Pd. M5S astenuto
Alla
Camera un emendamento leghista passa per 7 voti: astensione M5s, ma molti
franchi tiratori nel Pd. Renzi: "Modifiche a Palazzo Madama". Ma
anche lì c'è il voto segreto. Norma senza eguali in Ue. Vietti:
"Indipendenza a rischio"
Mentre le bufere spazzano l’Expo e il Mose
la politica “si vendica”. La Camera ha approvato un emendamento della Lega Nord
a una legge comunitaria che introduce la responsabilità civile dei giudici. Una
norma contro la quale si schiera l’Anm (“Indebolimento proprio mentre si
lotta contro la corruzione”) e il vicepresidente del Csm Michele Vietti e sulla
quale indirettamente interviene anche il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano: “La tutela dell’indipendenza – dice – assicurata al giudice dagli
ordinamenti non rappresenta un mero privilegio“. Il presidente del
Consiglio Matteo Renzi invita alla calma: “Una tempesta in un
bicchier d’acqua, lo correggiamo al Senato”. Più deciso il ministro della
Giustizia Andrea Orlando: “E’ un pasticcio che va subito corretto”. Ma a
Palazzo Madama resterà il problema del voto segreto, che è stata la base del
capitombolo della maggioranza su una questione
delicatissima. Resta, peraltro,
il fatto che una norma del genere non esiste in nessun Paese dell’Europa
occidentale: ovunque a pagare è lo Stato, che si può rivalere poi sul
magistrato – a seconda delle circostanze – per casi di dolo intenzionale o
magari dopo un’ulteriore decisione di un tribunale speciale.
L’ok
di Montecitorio: almeno 34 franchi tiratori Pd
La maggioranza e il governo sono stati
battuti di 7 voti: 187 a 180. Decisiva l’astensione del Movimento Cinque
Stelle e di Sel, in tutto 65 deputati. Ma ancora più determinante è stato
quello di decine di deputati del Pd. Secondo il calcolo del leghista Gianluca
Pini almeno 80 parlamentari democratici che avrebbero approfittato del voto
segreto per schierarsi con i partiti di centrodestra. Ciononostante il
capogruppo del Pd Roberto Speranza parla di “colpo di mano del centrodestra con
la complicità del M5s”. Qualcun altro tra i democratici nega che ci siano stati
franchi tiratori. In realtà sarebbero stati almeno 34. Al momento del voto, con
scrutinio segreto, erano infatti presenti in Aula 214 deputati del Pd su 293.
Ma i no all’emendamento sono stati solo 180. Se si considera poi che tra i
contrari all’emendamento ci sono anche alcuni deputati di Scelta Civica e Sel,
due gruppi che hanno votato in ordine sparso, i dem che si sono astenuti o
hanno votato a favore sono anche di più.
Giachetti:
“Ho votato sì per rispetto per le mie battaglie”
“Ho votato sì all’emendamento sulla
responsabilità civile dei magistrati” “confessa” il vicepresidente della
Camera Roberto Giachetti che peraltro aveva già dichiarato il suo
voto in Aula. Giachetti ha spiegato tra l’altro che è stato tra i firmatari del
referendum che ha dato vita a una legge “che ha truffato quel referendum”.
Bisogna “fare in modo – aggiunge il deputato renziano ma ex radicale – che si
esca da questa ipocrisia e nel pieno del rispetto della magistratura e di quei
tanti magistrati (la stragrande maggioranza) che operano correttamente ci sia
però lo stabilire un principio in funzione del quale chi ha delle
responsabilità che incidono sulla vita delle persone” vengano chiamati a
risponderne. Giachetti ha fatto riferimento tra l’altro al caso di Mohamed
Salim, un cittadino bengalese accusato di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina che è finito agli arresti e ci è rimasto per 10 anni per un caso di
ominimia.
M5s:
“Non siamo la stampella della maggioranza, volevamo svelare la spaccatura”
I Cinque Stelle assicurano che è stato
solo un modo per far emergere le contraddizioni interne al Pd e che al
Senato voteranno per cancellare la norma. “Non facciamo la stampella della
maggioranza – spiega la deputata Giulia Sarti - la maggioranza ha detto
che avrebbe votato contro l’emendamento e noi volevamo vedere se l’avrebbero
fatto davvero. Noi comunque restiamo contro questa misura e infatti al Senato
voteremo di conseguenza, voto palese o segreto che sia”. Come precisa il
capogruppo al Senato Maurizio Buccarella “le manovre delle larghe intese non
possono essere avallate dal segreto dell’urna e specialmente su un tema così
importante quale è la responsabilità civile dei magistrati. I nostri
colleghi alla Camera hanno svelato con intelligenza la spaccatura interna del
Pd con la loro astensione, al Senato voteremo in maniera compatta contro questo
emendamento”.
Cosa
prevede la norma introdotta
La Lega aveva chiesto il voto segreto sul
suo emendamento, riferito all’articolo 26 della legge comunitaria. I deputati
di M5S si sono astenuti. Governo e commissione avevano espresso parere
contrario. In base al testo approvato, proposto dal leghista Gianluca Pini,
“chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o
di un provvedimento giudiziario” compiuto dal magistrato, “in violazione
manifesta del diritto o con dolo o colpa grave” può agire contro lo Stato e
contro il magistrato ritenuto colpevole. E può così ottenere il risarcimento
dei danni. Gli oneri derivanti dall’attuazione della nuova norma vengono
valutati in 2,45 milioni di euro per l’anno 2014 e in 4,9 milioni di euro annui
a decorrere dall’anno 2015.
Zanda:
“Emendamento improvvisato”. Ncd: “Non si disciplina così responsabilità”
Ora, mentre l’intero centrodestra esulta, si
apre un problema politico all’interno della maggioranza e soprattutto del Pd.
“Il Pd, che ha già presentato proposte di legge per affrontare in modo organico
il tema della responsabilità civile dei magistrati, è contrario all’
emendamento leghista alla legge comunitaria, che grazie ad un colpo di mano del
centrodestra con la complicità del M5S, è passato alla Camera – dichiara il
capogruppo al Senato Luigi Zanda – Quell’emendamento, improvvisato e
frettoloso, colpisce l’autonomia della magistratura. Non si affronta in questo
modo un tema importante che riguarda la responsabilità di un potere dello
Stato. Per questo al Senato il Pd lavorerà, quando la legge comunitaria
arriverà a Palazzo Madama, per cambiare quella norma”. Perfino il Nuovo
Centrodestra rallenta: “Il tema della responsabilità civile dei magistrati è di
un rilievo tale da non dover essere affrontato a colpi di emendamenti contenuti
in provvedimenti disciplinanti tutt’altra materia. Occorre lavorare ad un testo
organico tenendo conto che l’emendamento approvato oggi contiene palesi
incongruità” dichiara in una nota il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa.
Scontro
nel Pd: “Incredibili i franchi tiratori”. Il capogruppo: “Colpa di Fi e M5s”
Molti nella maggioranza parlano come se a
votare fossero stati dei passanti. Invece sono state decine di parlamentari a
contribuire a far passare l’emendamento della Lega. Qualcuno cerca di
contribuire a un’operazione di verità: “Ha dell’incredibile che decine di
franchi tiratori del Pd si siano espressi, scusate se è poco, per la
responsabilità civile dei magistrati votando un emendamento occasionale e
ostruzionistico della Lega alla legge comunitaria che si occupa di tutt’altro.
Un mix imperdonabile di superficialità e irresponsabilità, di singoli, del gruppo
parlamentare e di chi dovrebbe assicurane una direzione politica”: così Franco
Monaco del Pd. “Come si può pretendere poi una disciplina militare sulla
non meno delicata materia costituzionale quando anche esponenti vicini al
premier incoraggiano tali scomposti comportamenti?”. E’ chiaro che il
destinatario è Roberto Speranza, capogruppo democratico a Montecitorio, il
quale invece la pensa così: “Si è trattato di un vero e proprio colpo di mano
del centrodestra con la complicità del M5S. In parlamento esistono proposte
sulla responsabilità civile dei magistrati e ritengo siano maturi i tempi
affinchè la questione venga affrontata in modo serio e rigoroso. Penso sia
oltremodo sbagliato trattare tale tema in modo frettoloso, attraverso un
emendamento alla legge comunitaria”.
Nessun commento:
Posta un commento