lunedì 9 giugno 2014

Renzi alla scoperta del modello televisivo-politico di Berlusconi



Matteo Renzi, in non solo quale forum o evento (sta dappertutto): “La Rai educhi gli italiani. Berlusconi ha fatto più con Striscia e Drive In che con le leggi”.

Deve averglielo spiegato Giorgio Gori. Il quale c’è arrivato perché è stato direttore di Canale 5 o………perché l’ha letto in qualche blog. In quelli in cui, ben 10 anni fa – dicasi dieci anni fa – si pensava e scriveva del modello culturale televisivo del berlusconismo. Tre parole per esprimere la “filosofia” della società italiana: modello del berlusconismo.
Nessuno: né i talk televisivi – tanto meno quelli condotti da sinistrorsi – né la carta stampata, gruppo Espresso-la Repubblica incluso, aveva capito ciò che era evidente già nel 2004 a pochi ‘internauti’.

Colgo l’occasione per salutare Federoma, che ho conosciuto virtualmente e fisicamente. Una voce fuori dal coro, una mente evoluta che ha capito prima e meglio degli altri cos’era e che cosa produceva il modello Mediaset. Con la marpioncina - così allora abbiamo soprannominato Maria De Filippi – capostipite (altro che Striscia e Drive In) di tale modello che tanti voti elettorali portò a Silvio.
Se uno non capisce il legame fra tv, società, voto nelle urne…beh…vada a
Lourdes. Solo un miracolo può donargli i neuroni per capire.

Molti anni dopo il 2004, qualcuno si è svegliato dal torpore mentale e ha “colto” la filosofia del berlusconismo. Dopo dieci anni l’ha capito anche Matteo Renzi.
Meglio tardi che mai. Ma…meglio sarebbe ‘prima che dopo’, per uno che continua a dirci in ogni dove, in ogni momento, che rivoluzionerà l’Italia. Con quali tasti del telecomando?


P.S: la Rai non deve educare gli italiani. L’ha già fatto con il modello democristiano di cui Mike Bongiorno era “portatore sano”. La Rai dev’essere un’azienda non occupata dai partiti politici, con una struttura adeguata alla tipologia di prodotto/servizio per svolgere con professionalità il proprio mestiere. Non educare ma informare, divulgare, fornire spettacolo. Coniugare qualità e quantità.
Decisamente non il modello del berlusconismo; e, mi pare evidente, neppure quello del renzismo. Perché chi parla di tv educativa, fotte il prossimo. 
Vabbè che siamo il paese con tanti scemi del villaggio. Che votano pure…

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