martedì 10 giugno 2014

Russia, Omicidio Politkovskaia: 2 ergastoli e 3 condanne, ma nessun mandante



da: Corriere della Sera

Omicidio Politkovskaia: 2 ergastoli e condanne per altri 3 imputati
La giornalista russa è stata assassinata il 7 ottobre 2006: pena perpetua per l’esecutore e l’organizzatore dell’agguato



Il tribunale di Mosca ha condannato tutti e cinque gli imputati nel terzo processo per l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaia e ha optato per l’ergastolo per due di loro: il presunto killer Rustam Makhmudov e il presunto organizzatore, suo zio Lom-Ali Gaitukayev.

Altre tre condanne
Pene detentive dai 12 ai 20 anni per gli altri tre imputati (I fratelli di Makhmudov Ibragim e Dzhabrail a 12 e 14 anni, l’ex agente di polizia Sergei Khadzhikurbanov a 20). Il processo si era celebrato a fine maggio con il riconoscimento della colpevolezza dei cinque, e lunedì è stata resa nota l’entità della sentenza. In passato, in un altro processo, è stato condannato a 11 anni di reclusione un ex ufficiale di polizia, Dmitri Pavliucenko, che aveva confessato di
aver organizzato il pedinamento della Politkovskaia. Il magistrato ha inoltre soddisfatto la richiesta dei familiari della Politkovskaia di un risarcimento danni di cinque milioni di rubli (poco più di 100.000 euro).

Mandanti ignoti
Il ceceno Makhmudov è stato ritenuto colpevole d’aver sparato alla giornalista il 7 ottobre 2006 mentre tornava a casa, mentre Gaitukayev avrebbe pianificato l’agguato, avvenuto nell’androne dell’abitazione. Il mandante, o i mandanti, non sono invece stati ancora identificati. E Ilia, uno dei figli di Politkovskaia, ha sottolineato che trovarlo, o trovarli, «è la cosa più importante».

La responsabile diritti umani: «Nessuno aveva il movente»
«Sono rimasta delusa dal fatto che non sia stato individuato il mandante - ha dichiarato la veterana per i diritti umani Lydmila Alekseyeva all’agenzia Ria Novosti- gli esecutori sono stati condannati, ma nessuno di loro aveva motivi personali per commettere questo crimine; sono stati pagati da qualcuno. Il caso di Anna Politkovskaya non è finito».

Contro l’intervento in Cecenia
Politkovskaia, acerrima nemica di Vladimir Putin, aveva 48 anni e lavorava per il giornale Novaya Gazeta ed era diventata celebre per i suoi reportage e inchieste sulle violazioni dei diritti umani in Russia e in Cecenia.

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