sabato 21 giugno 2014

Blog in ferie....


Quest’anno il blog si concede una vacanza quasi “scolastica”...

Innanzitutto…
un saluto e un augurio di buona estate ai lettori assidui del blog...

un saluto e un augurio di buona estate a chi casualmente passa di qui....


Ci si ripiglia a settembre….




Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 21 e 22



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 19 e 20



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 17 e 18



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 15 e 16



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 13 e 14



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 11 e 12



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 9 e 10



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 7 e 8




Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 5 e 6



Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 3 e 4




Frammenti di cinema americano: Operazione Sottoveste / 1 e 2




venerdì 20 giugno 2014

Alda Merini: Non ho bisogno di denaro



Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti
Di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori, detti pensieri,
di rose, dette presenze,
di sogni, che abitino gli alberi,
di canzoni che faccian danzar le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti...
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia le pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

giovedì 19 giugno 2014

Alessandro Sortino, ex Iena e giornalista di La7: vicedirettore di Tv2000



da: Il Fatto Quotidiano

Alessandro Sortino a Tv2000. Ex Iena vicedirettore dell’emittente dei vescovi
Il giornalista e autore di La7 sarà il vice di Paolo Ruffini. "Per me è una cosa nuova", commenta a ilfattoquotidiano.it, "c'è un po' di paura. Non è solo una scelta professionale, ma anche di vita. Sono credente e metto insieme vari aspetti della mia vita"
di Domenico Naso

È un Alessandro Sortino sorpreso quello che, al telefono, commenta l’indiscrezione pubblicata da TvBlog sul suo passaggio a Tv2000 come vicedirettore: “Non ho ancora firmato nulla, ma è vero: mi hanno fatto una proposta e io ho accettato”. L’ex iena alla tv dei Vescovi, dunque, e con un ruolo dirigenziale. Un passaggio che forse sorprenderà molti, ma di certo non quelli che Sortino lo conoscono davvero e che sanno, ad esempio, della sua convinta fede cattolica.
Il salto da Piazzapulita (La7) al ruolo di vice di Paolo Ruffini non è cosa semplice, e Sortino è il primo a saperlo: “Per me è una cosa nuova, quindi è ovvio che ci sia un po’ di paura”. E allora perché farlo? “Non è solo una scelta

Ayo: 'Who'


Ayo: ‘Only you’


mercoledì 18 giugno 2014

Maurizio Crozza, Ballarò del 17 giugno: Grillo, Renzi e i giapponesi bloccati al cantiere Expo


Lega Nord: il mostro c’è solo se conviene




da: l’Espresso

Lega Nord: il mostro c'è solo se conviene
Ora che il presunto assassino di Yara sarebbe un bergamasco doc, il Carroccio appare silenzioso. Ma all'inizio tuonava quando l'omicida sembrava essere un ragazzo marocchino. Non è la prima volta. Da Novi Ligure in poi, in molti casi i leghisti hanno cavalcato casi di cronaca nera per dare la colpa agli immigrati. Salvo poi tacere quando si è scoperto che gli autori erano italiani
di Paolo Fantauzzi e Francesca Siron

 “Ieri un ‘matto’, che girava nudo per Milano, ha ucciso e ferito senza nessun motivo. Non sarebbe il caso di riaprire delle strutture dove accogliere, curare e controllare i malati di mente?”. Su Facebook il segretario della Lega nord Matteo Salvini mostra comprensione nei confronti di Davide Frigatti, responsabile dell’ accoltellamento di tre passanti a Cinisello Balsamo , uno deceduto e due ricoverati in gravi condizioni.

Eppure lo stesso “garantismo” il Carroccio (e Salvini in persona) non sembrano averlo mostrato quando casi di cronaca nera hanno coinvolto cittadini non italiani. Al contrario, ogni delitto compiuto da un extracomunitario (vero o

Nada: ‘Gente così’


Grillo verso Renzi: Elisabetta Gualmini, “Distrazioni di massa”



da: La Stampa

Non è vero che Grillo ha scelto di entrare nel gioco. Che si è rassegnato alle logiche del compromesso parlamentare, dopo il flop delle europee. Beppe la politica la fa, a suo modo, da moltissimo tempo, dosa e distilla le strategie di breve e di medio periodo con oculatezza, talvolta vince e talvolta perde, ma non si butta mai a caso.

A differenza di quello che può apparire, il Beppe istrione e improvvisatore sui palchi e nelle piazze è l’altra faccia del Beppe determinato e razionale. Un leader double-face che non scandalizza nessuno. Quello che dice che la tv è il peggiore dei mali (e cancella poco prima delle politiche l’unica intervista prevista) e poi decide, un anno dopo, che invece è meglio andarci in tv e si accomoda con agio da Bruno Vespa. Quello che dice: o vinciamo le Europee o lascio, ma poi rimane stabilmente in sella. E quello che dopo aver detto no, no e poi no all’odiato Pd poi ci ripensa e manda una richiesta formale di incontro, dai toni quasi affettuosi.

Cambiare le strategie, o meglio adeguare flessibilmente le tattiche alle contingenze della politica, annusando l’aria che tira e cercando di non perdere

Adriano Sofri: “Dostoevskij a Motta Visconti”



da: la Repubblica

Benchè la scena del crimine fosse meticolosamente costruita in modo da far pensare a una rapina “andata a male”, come si dice, era inverosimile che dei rapinatori si prendessero la briga di uccidere un bambino di venti mesi, che non avrebbe potuto testimoniare contro di loro. Questa ragionevole osservazione, pressoché universalmente avanzata, ha una conseguenza: che se è inverosimile che dei rapinatori sgozzino, oltre a una giovane madre e alla figlioletta di cinque anni, il piccolo di venti mesi, è verosimile che lo faccia il loro uomo, marito e padre. Da lui non era ragionevole aspettarsi che risparmiasse nessuno: doveva liberarsi della sua famiglia, dunque di sua moglie e delle due creature che da lei erano venute e con lei dovevano andare. Logica e morale hanno il loro banco di prova in fatti di cronaca nerissima come questo: non è del tutto vero dunque che siano incomprensibili, inconcepibili, pazzeschi.

Il caso è stato risolto rapidamente, come aveva auspicato il capo della procura pavese: nel giorno stesso in cui è stato risolto, a quasi quattro anni di distanza, un altro caso orribile, quello che aveva avuto per vittima Yara Gambirasio. Nel giorno e mezzo che è durato il mistero sul triplice assassinio di Motta Visconti, abbiamo fatto in tempo a sentire un gran numero di testimoni accorati

Bruno Tinti: “L’Anticorruzione con le mani legate”



da: Il Fatto Quotidiano

L’anticorruzione e la sorveglianza sulle amministrazioni pubbliche non le ha inventate Renzi. L’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici esisteva dal 1994 e la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche dal 2009. Averle unificate nella nuova Autorità affidata a Raffaele Cantone è la dimostrazione della loro inutilità (d’altra parte, con quello che la magistratura ha scoperchiato…); e dell’inefficacia del controllo attribuito a persone provenienti dal mondo della politica o della pubblica dirigenza. Era necessaria, si è capito, una personalità esterna al mondo da controllare: un Cincinnato o, se volete, un Ambrosoli. Un buon inizio dunque. Naturalmente non si va alla guerra senza armi. E la creatura di Cantone, l’Anac, ne ha ricevute due importanti.

1) Può ricevere notizie e segnalazioni di illeciti, il che sembra ovvio e in effetti lo è; ma il denunciante può essere mantenuto anonimo e, nei casi in cui sia assolutamente indispensabile farlo venire allo scoperto, non può essere licenziato dalla società denunciata. Una sorta di testimone della regina che sarebbe bellissimo esportare in ambito penale, magari con l’“immunizzazione” del corruttore o del corrotto che denuncia per primo il reato. Nessuno ci

martedì 17 giugno 2014

Yara Gambirasio: alla procura di Bergamo non è piaciuto il comportamento di Alfano



da: Lettera 43

Yara Gambirasio, è scontro Alfano-procura
Il ministro annuncia il fermo. La procura: «Avremmo preferito massimo riserbo». Scoppia la polemica tra Alfano e i pm.
di Gabriele Lippi

L'ha annunciato con grande soddisfazione. 'Ignoto 1', ora, ha un volto e un nome: «Abbiamo trovato l'assassino di Yara Gambirasio». Ma solo 24 ore dopo, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha dovuto incassare il rimprovero della procura di Bergamo che indaga sull'omicidio della ragazzina di Brembate di Sopra.

«TUTELARE L'INDAGATO». «Era intenzione della procura mantenere il massimo riserbo», ha spiegato il giorno dopo il procuratore Francesco Dettori, e invece lunghi anni di lavoro da parte degli inquirenti gettate in pasto ai media alla prima occasione buona.
«Questo anche a tutela dell'indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza».
ALFANO: «NON HO FORNITO DETTAGLI». Immediata la replica di Alfano: «Non

King Of The World: ‘Beating Like A Drum’

Michele Bravi: album, ‘A piccoli passi’



da: Rockol - Mattia Marzi


"A passi piccoli" è un disco nato davvero "a passi piccoli", costruito mattone dopo mattone, senza troppa fretta. In questo senso, Michele Bravi non poteva scegliere titolo migliore per questo suo album di debutto; il disco arriva a sei mesi di distanza dalla vittoria del cantante alla settima edizione di X Factor (e dalla conseguente pubblicazione del primo EP "La vita e la felicità") ed è frutto di un percorso di crescita e di costruzione intrapreso da Michele per non bruciare le tappe troppo presto e di scelte coraggiose e insolite .

"A passi piccoli" è prodotto da Michele Canova (con la produzione esecutiva del manager del cantante, Fabrizio Giannini - sia Canova che Giannini sono, ormai da diversi anni, parte del team di Tiziano Ferro), è stato registrato tra i Sunset Sound Studios di Los Angeles e il Kaneepa Studio di Milano e contiene undici brani tra cui i singoli "La vita e la felicità" (di Tiziano Ferro e Sergio Vallarino, meglio noto come Zibba, l'inedito che Michele ha presentato sul palco di X Factor), "Sotto una buona stella" (dei fratelli Federico e Francesco Zampaglione, già colonna sonora dell'omonimo film di Carlo Verdone) e "Un giorno in più"

Michele Ainis: “Le troppe norme aiutano i corrotti”



da: Corriere della Sera

Un grosso paio di forbici volteggia sulle nostre chiome. Le impugna il presidente del Consiglio, che ne ha fatto ancora uso lo scorso venerdì. Tagli alle prefetture (da 106 a 40). Tagli alle camere di commercio (ne sopravvivranno una ventina). Tagli alle sezioni distaccate dei Tar (amputazione totale). E poi sforbiciate sui permessi sindacali. Sulle propine degli avvocati dello Stato. Sui gettoni dei segretari comunali. Sui doppi incarichi dei magistrati. Sulle 5 scuole della pubblica amministrazione. Sui ruoli dirigenziali. Su ogni ufficio locale, centrale, interstellare. Risultato: ci era cresciuta sulla testa una zazzera leonina, rischiamo di finire pelati come un uovo.

Però l’Italia aveva bisogno d’un barbiere. Non solo perché troppi capelli non riesci a pettinarli, e infatti il nostro Stato è fin troppo arruffato. Anche perché sotto ogni ricciolo può ben nascondersi la pulce della corruzione. Quella che negli ultimi vent’anni ci ha fatto precipitare dal 33º al 69º posto nella classifica di Transparency International anche in virtù di scandali come quelli del Mose e dell’Expo. Non a caso la seconda lama della forbice s’infila proprio lì, rafforzando i poteri di Cantone sugli appalti. Quali? Soprattutto uno: l’Autorità nazionale anticorruzione potrà sospendere rami d’attività delle aziende,

Riforma elettorale: la proposta di legge del M5S



da: La Stampa

Proporzionale corretto con preferenze e possibilità di esprimere penalizzazioni
Ecco la proposta di legge elettorale M5S
Nel testo dei grillini sono vietate le candidature plurime in più circoscrizioni

Un sistema elettorale proporzionale «sensibilmente corretto» che provoca uno sbarramento «naturale» e «flessibile» anche grazie alla dimensione «intermedia» delle circoscrizioni, con la possibilità di esprimere preferenze ma anche «penalizzazioni» di candidati sgraditi. Per le preferenze, è consentito il panachage (cioè si possono votare candidati di liste diverse da quella votata), mentre sono vietate (pena annullamento) le candidature plurime in più circoscrizioni o rami del Parlamento. È questa, a grandi linee, la proposta di riforma del M5S su cui oggi Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio invitano Renzi a «battere un colpo» per farne base comune di discussione.

Un sistema votato punto per punto tramite una consultazione online e presentato in forma definitiva il 7 maggio scorso. La riforma, che prevede l’elezione sostanzialmente con lo stesso metodo sia della Camera che del

lunedì 16 giugno 2014

Guido Scorza: Rai vs YouTube, oltre al diritto d’autore c’è di più



da: Il Fatto Quotidiano

La vicenda è ormai nota ai più: la Rai ha deciso di non rinnovare l’accordo che, da anni, la legava a YouTube per la diffusione dei propri contenuti e, conseguentemente, da giorni, ha iniziato a chiedere la rimozione di qualsiasi contenuto da essa prodotto o trasmesso, pubblicato sulle pagine della più grande piattaforma di videosharing del mondo.

Sta accadendo così che decine di migliaia di utenti che, negli anni, hanno caricato online spezzoni di trasmissioni Rai anche di tipo informativo e giornalistico per raccontare punti di vista, fare critica e far rimbalzare fatti ed informazioni, si stanno vedendo recapitare da Google una comunicazione con la quale li si informa che il “loro” contenuto è stato rimosso a causa di una segnalazione di violazione del diritto d’autore pervenuta dalla Rai.
Accade, persino, a politici, aspiranti politici, personaggi noti e meno noti e gente comune che hanno caricato su YouTube spezzoni di video relativi a proprie apparizioni in TV.

Alla base della decisione la convinzione dei vertici della concessionaria pubblica radiotelevisiva secondo la quale i propri contenuti varrebbero

Media e musica: diritto d’autore copia privata, cento vetrine per la musica italiana



da: Il Fatto Quotidiano

Diritto d’autore e copia privata: cento vetrine per la musica italiana
di Tutela d’Autore

Nelle classifiche di vendita dei digital download e dei cd, in questo periodo in Italia ci sono Alessandro Mannarino ed Emis Killa, Davide Van de Sfroos e Pierpaolo Capovilla, oltre a Lo Stato Sociale e tanti altri, ennesima dimostrazione del valore della produzione indipendente italiana. Purtroppo, però, molte associazioni ed operatori denunciano da tempo che mentre il 70% del mercato nazionale compra italiano, invece radio e tv diffondono il 70% di musica straniera causando la perdita di 45 milioni di euro di diritti ogni anno che volano all’estero. Vi è la necessità, al riguardo, di sostenere con incentivi fiscali i media che si impegnano a diffondere quote di nuova musica italiana in tv e radio, secondo il modello francese.

La difesa e lo sviluppo dell’intera filiera italiana della creatività passa anche dalla capacità economica degli attori che la compongono: case discografiche, artisti ed interpreti, compositori ed autori, editori musicali. Questi soggetti, infatti, oggi sono pesantemente penalizzati nel confronto con i loro colleghi

Bruno Tinti: “Ladri e corrotti, niente paura, sarete prescritti"



da: Il Fatto Quotidiano

L’ultimo processo che ho fatto è stato “Appaltopoli”. Cordate di imprenditori che si spartivano gli appalti con offerte coordinate: oggi io, domani tu; ai più piccoli qualche subappalto. Il prezzo lo stabilivano loro e il Comune pagava. Sistema perfetto, non servivano corruzioni. Che però c’erano, per non essere disturbati nella fase di esecuzione dei lavori: regalie e stipendi ai dipendenti comunali.
Arrestammo gli imprenditori e quasi tutto l’ufficio tecnico del Comune. 3 anni di indagini, dal 2002 al 2005, 140 persone e 20 società incriminate. Nel 2005 udienza preliminare: un centinaio di patteggiamenti (tra cui tutti i dipendenti comunali) e 43 rinviati a giudizio. Nel 2008 la sentenza: 2 assoluzioni, 10 prescrizioni e 31 condanne: 5 o 6 anni di prigione, in media. Nel 2009 l’Appello: tutto prescritto.

Ricordo tre episodi. I dipendenti comunali riammessi in servizio dopo il patteggiamento. Un imprenditore intercettato che diceva ai colleghi, dubbiosi se continuare le gare truccate anche con indagini in corso (avevano una talpa, sospettai di un politico locale ma non ebbi mai prove sufficienti): “Ma sì, continuiamo, al massimo ce la caveremo con una multaccia!”. Un altro imprenditore che voleva patteggiare una pena ridicola, un anno circa che non

Riforma elettorale, M5S: Grillo cambia strategia, disponibilità a incontrare Renzi



Il M5S ha una rappresentanza in Parlamento che si sta guadagnando la pagnotta ed alcuni sono anche  mediaticamente presentabili.
Con ciò, la linea politica la decidono Grillo e Casaleggio. La rappresentanza parlamentare “segue a ruota”. E a seguire, le sveltine di referendum on line per i seguaci presenzialisti nel blog di Grillo.
Il cambio di strategia di Grillo e Casaleggio è una mossa furba. Vediamo se questa cosiddetta “apertura” metterà in difficoltà Renzi. Perché il presidente del consiglio ha già un accordo con il condannato in via definitiva Silvio Berlusconi, che non intende modificare di una virgola, vedi comportamento nei confronti di Mineo.
Ergo: prendere in considerazione la proposta del M5S potrebbe far “scricchiolare” quell’accordo. Se non si caverà un ragno dal buco, come è probabile, Grillo potrà dire che Renzi è quello che lui aveva descritto e scritto. Vale a dire: mi avevate obbligato a incontrarlo e poi avete criticato il mio comportamento, ecco: avevo ragione.

da: Lettera 43

Legge elettorale, Grillo: «Pronti a vedere Renzi»
Il leader del M5s apre a un incontro con Renzi sulla legge elettorale. «È legittimato dal voto». Base sorpresaIl Pd accetta ma chiede lo streaming. E sulle riforme si fa avanti anche la Lega.

Beppe Grillo ha aperto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.


Il leader del Movimento 5 Stelle, insieme a Gianroberto Casaleggio, ha scritto un post sul suo blog, auspicando un incontro con il premier sulla legge elettorale. «Se Renzi», ha scritto Grillo, «ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà».

domenica 15 giugno 2014

Mondiali di calcio, Italia batte Inghilterra: il tweet dello specialista Gasparri sugli inglesi..



La vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra ai mondiali di calcio in Brasile è stata commentata da Maurizio Gasparri con questo tweet: “Fa piacere mandare a fare .... gli inglesi, boriosi e coglioni”.

Pare che agli inglesi non sia sfuggita questa “opinione” del politico nostrano. E questo è già stupefacente. Possibile che gli inglesi possano interessarsi a ciò che scrive Gasparri. 
Pare, inoltre, che il tweet non sia piaciuto. E questo è ancor più stupefacente. Perché bisogna saper dare a cesare ciò che è di cesare.

sabato 14 giugno 2014

Governo Renzi, norme anti corruzione: Cantone, “scelte positive e coraggiose”



da: la Repubblica

Agenzia anticorruzione, multe, processi e super-poliziotti: le 'armi' di Cantone
L'ex magistrato: "Scelte positive e coraggiose. Sono norme che vanno nella direzione giusta"
di Liana Milella


"Scelte positive e coraggiose". "Norme che vanno nella direzione giusta". Quando sono quasi le 20, e il consiglio dei ministri ha appena varato la manovra anti-corruzione, a Napoli Raffaele Cantone scorre sull'Ipad, mentre è a un convegno, il decreto che gli ha conferito proprio quei poteri straordinari che chiedeva da giorni.

L'ex pm anti-camorra, nemico dei Casalesi, adesso è tre volte commissario, non solo su tutti gli appalti italiani e sui lavori dell'Expo, ma anche sull'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di cui fagociterà uomini, mezzi, e pure un'importante banca dati. I suoi 26 collaboratori diventeranno oltre 300, avrà

giovedì 12 giugno 2014

Riforme costituzionali, Mineo rimosso: Renzi, "non gli lascio il paese"...perchè l'ho già lasciato a un altro..



Renzi ha fatto “rimuovere” il dissidente Corradino Mineo dalla commissione Affari Costituzionali per “facilitare” il percorso della riforma del Senato.
Per protesta contro questa “epurazione renziana”, quattordici senatori si sono autosospesi. Non appena è arrivata la notizia la “segreteria” di Renzi: Maria Elena Boschi, ha subito fatto partire il disco con il noto motivo: non ci fermeremo, ce lo chiedono milioni d’italiani.
Dalla Cina, Renzi ha così commentato: “Non ho preso il 41% per lasciare il futuro del paese a Mineo”

Bravo Renzi! Bravissimo!

Meglio lasciare il paese a Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva per evasione fiscale, con cui Matteo Renzi, presidente del consiglio e padrone del PD, ha stipulato l’accordo intoccabile (se non da loro due) sulle riforme costituzionali.

Detto ciò.
Chi più volte si trova a dissentire con il gruppo di maggioranza, dovrebbe fare armi e bagagli e andarsene.
Chi non è in grado di gestire il dissenso all’interno del partito e liquida ogni richiesta di confronto o modifica sempre come strumentale e come il tentativo

Mondiali di calcio: Brasile, il gigante nel pallone



da: Famiglia Cristiana

Mondiali, Brasile: il gigante nel pallone
Spese folli (a carico dei contribuenti, non dei privati). E poi morti nei cantieri, famiglie sfollate per far posto a opere rimaste spesso incompiute, approssimazione e proteste. Dietro le quinte del Paese che ospita il più atteso evento calcistico.
di Paolo Manzo

Dieci miliardi di euro. A tanto ammonta il costo del Mondiale che sta per iniziare in Brasile. Il paese di Pelé di campi da calcio ne aveva già da vendere: quella sostenuta per dodici stadi nuovi o rifatti è una spesa semplicemente folle, che supera la cifra complessiva totalizzata dalle ultime due Coppe del mondo di calcio messe assieme. Come se non bastasse le infrastrutture che si dovevano costruire con quei soldi sono rimaste lettera morta nel 60 per cento dei casi. Del treno che a San Paolo avrebbe dovuto collegare l’aeroporto di Congonhas all’Arena Corinthians non si vedono neppure le rotaie. Il collegamento ferroviario sarà pronto nel 2015, a Mondiali finiti: servirà solo a pochi intimi.

Lo stesso dicasi dell’Alta velocità tra Rio de Janeiro e San Paolo, per non parlare