Dissento da Travaglio sull'"efficienza" di Arcuri. Ci stava, nella situazione in cui eravamo un anno fa, che si creasse un commissario straordinario, ma Conte, tra la kermesse degli Stati Generali che non si sa a che siano serviti e recentemente "distratto" dalla ricerca dei "responsabili", ha lasciato ad Arcuri troppo spazio e potere. Concordo con Travaglio sul resto. Se certe decisioni, se le task force le fa Conte è un "dittatore". Se le fa Draghi è....il "cambio di passo". Tutto lecito, tutto costituzionale. Ridicolo. Ma il ridicolo è una delle caratteristiche principali dei "giornalisti" da Il Giornale, Libero, La Verità, La Repubblica, La Stampa e poi ci sono alcuni siti altrettanto ridicoli: Linkiesta, Huffington Post in alcune sue "penne" (ovetto De Angelis, in testa).
Faccio comunque presente a Travaglio e a chi ancora non ha "elaborato" il lutto del Conte 2, che M5S, Pd e Leu hanno la convenienza – la stessa di Salvini e Berlusconi – che Draghi riesca a gestire il piano vaccinazioni, a completare/approfondire il Recovery Plan e – cosa che non deve assolutamente mancare – ad assumere decisioni, interventi per gestire la crisi economica che non può aspettare la realizzazione dei progetti del Recovery Fund.
Insomma: che a spalare la merda sia Draghi fa comodo a tutti. Anche a chi piace – politicamente – a Travaglio.
da: Il Fatto Quotidiano
Mancava giusto un bel generale, per far capire anche ai più duri di cervice il senso dell’Operazione Draghi. E il generale, anzi supergenerale Figliuolo, è puntualmente arrivato subito dopo il superbanchiere, i supertecnici e il superpoliziotto Gabrielli. Il generalissimo si occuperà di vaccini e di tutti gli altri acquisti anti-Covid al posto di Arcuri (troppo efficiente e soprattutto sprovvisto di uniformi, stivaloni, mostrine e codici Nato). Il poliziottissimo controllerà i servizi segreti dopo averli guidati al Sisde e all’Aisi, con la stessa logica che fa dell’avvocato di B. il sottosegretario alla Giustizia.
Naturalmente il dittatore era Conte, che affidava le forniture a un manager pubblico esperto del ramo e il controllo degli 007 all’autorità politica. Ora, con la giunta bancario-tecnico-poliziesco-militare, basteranno un presentat’arm, un fianco destr, un avanti marsch, un “fermo o sparo!” e un paio di missili terra-aria con le colonne sonore di Full Metal Jacket e 007-Dalla Russia con Sputnik per far piovere una marea di vaccini e piegare alla resa i cattivoni di Big Pharma.
L’esultanza delle destre – Lega, FI, Iv e financo FdI – è sacrosanta: erano loro, con giornali e talk al seguito, a chiedere la testa di Arcuri, pur non sospettando di essere scavalcati a destra con l’avvento di un militare. Troppa grazia.
Resta da capire che ci stiano a fare lì M5S, Pd e LeU, che avevano chiesto la conferma di Arcuri per l’ottima partenza delle vaccinazioni (fino al taglio delle dosi) e ieri hanno appreso dai tg che era saltato. Come già sui ministeri-chiave e sul cambio della guardia alla Protezione civile, noto a Lega e FI ma non a loro, relegati al ruolo di spettatori e donatori di sangue.
Per l’angolo del buonumore, ci sovviene il monito di Mattarella: “Non si cambiano i generali in piena guerra”, intesi come Conte, Speranza, Gualtieri, Arcuri, Borrelli &C. Non n’è rimasto neppure uno, a parte Speranza, che apprende dalle agenzie la decimazione dei suoi bracci operativi. Ma in fondo di “generali” prima non ce n’erano: adesso sì.
Intanto,
mentre ci distraggono con le grandi manovre in alta uniforme, i 32 miliardi
dei Ristori attendono il decreto da due mesi. Le task force, onta e
disdoro di Conte, diventano orgoglio e vanto di Draghi, che ne ha fatte 8 in
una settimana (ne ha una pure Brunetta). E il Recovery Plan? A novembre
era già “in ritardo” sul 30 aprile e il tiranno Conte voleva “accentrarlo
bypassando il Parlamento” fra gli alti lai dei partiti e dei Cassese. Ora
Repubblica informa che Draghi “ha fretta” e “se lo riscrive da solo”, con
l’ausilio di tali “Franco, Giavazzi e D’Alberti”, mai visti né sentiti in
Parlamento. È, citiamo sempre Rep, il “ritorno della Costituzione”, che
avanza a passo di marcia. Anzi, marcetta.
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