Più che dimezzato il team di esperti (prima erano 26). Il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, sarà il portavoce
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) cambia pelle. Dopo le dimissioni del coordinatore Agostino Miozzo (che ha guidato l’organismo dal 5 febbraio 2020, ovvero dal giorno in cui il Cts è nato), il “nuovo” comitato sarà composto da 12 membri. Un taglio netto, rispetto ai 26 componenti di prima. A coordinare il Cts sarà il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli: a stabilirlo un’ordinanza in arrivo del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, d’intesa con la presidenza del Consiglio. I 12 componenti saranno non solo «appartenenti al campo scientifico-sanitario» ma ci saranno anche esponenti del «mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia».
Dopo le dimissioni di Miozzo, il medico di 68 anni e dirigente della Protezione civile in pensione che è andato a occuparsi esclusivamente dell’“emergenza scuola”, nella squadra del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, la metamorfosi del Cts era attesa. La decisione, si spiega, è stata presa «in relazione alla nuova fase dell’emergenza» Coronavirus e vista
«l’accelerazione delle attività inerenti al nuovo piano vaccinale», che porta con sé l’esigenza di razionalizzazione delle «attività del Cts, al fine di ottimizzarne il funzionamento anche mediante la riduzione del numero dei componenti».Ecco i nomi del nuovo Cts:
Franco Locatelli, coordinatore
Silvio Brusaferro, portavoce
Sergio Fiorentino, segretario
Giuseppe Ippolito
Cinzia Caporale
Giorgio Palù
Giovanni Rezza
Fabio Ciciliano
Sergio Abrignani
Alessia Melegaro
Alberto Giovanni Gerli
Donato Greco
Oltre
al presidente del Consiglio Superiore di Sanità e quello dell’Iss, l’ordinanza
di Curcio prevede quindi la presenza, tra gli altri, del direttore scientifico
e del presidente del Comitato etico dell’Istituto nazionale per le malattie
infettive “Lazzaro Spallanzani”, Ippolito, il Direttore generale della
prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Rezza, e il Presidente
dell’Aifa, Palù.
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