Domenica ho visto per qualche minuto 'Che tempo che fa'. Fazio era in evidente adorazione del gen. Figliuolo. Pure Burioni, come osserva Travaglio, era in estasi.
Sono sempre stata tra coloro che non capivano il perchè di certe critiche a Fazio, "reo" di non aggredire l'ospite. Non è questo il format. Si tratta di conversare con gli ospiti. Ma non posso non ricordare uno dei momenti di "conversazioni" più ridicoli, più penosi, più zerbinati: quando Fazio "conversò" con Tronchetti Provera. Fortunamente era seduto, a distanza (anche se allora non c'era il covid), contrariamente avrei ipotizzato che stesse effettuando una certa pratica nei confronti del suo ospite...Il livello (più che basso) di quella "conversazione" con Tronchetti Provera, Fabio Fazio l'ha replicato domenica con il collegamento con il gen. Figliuolo.
da: Il Fatto Quotidiano
Noi auguriamo al Gen. Comm. Grand’Uff. F. P. Figliuolo le migliori fortune, anche perché sono pure le nostre. Ma l’altra sera, vedendolo in tv collegato con Fazio in adorazione e col prof. Burioni in estasi mistica, ci siamo sentiti un po’ a disagio.
Delle due l’una: o eravamo noi a non capire ciò che Fazio&Burioni intuivano al volo (“Oh finalmente! Una rivoluzione! Li sente gli applausi nello studio vuoto?”, “È un grande onore esser qui con lei! Mi viene in mente un suo collega: il generale Eisenhower!”); o il famoso “Nuovo Piano Vaccini”, peraltro già da buttare dopo lo stop ad AstraZeneca, è leggermente fumoso.
Sarà che il Gen. Comm. Grand’Uff. alterna il linguaggio dei giornaloni (“accelerare”, “cambio di passo”, “svolta”) a quello delle furerie (“fare fuoco con tutte le polveri”, “legioni” invece di “regioni”) a quello delle mezzemaniche ministeriali (“capillarizzare”, “sistema Paese”). E spende gran parte dell’intervista a raccontare che spende gran parte del tempo a parlare “quotidianamente”, “una o più volte al
giorno”, a voce o “via whatsapp”, con Draghi, Curcio, Speranza, Guerini, Gelmini (“attentissima a tutte le problematiche”) e Bonaccini, che “colgo l’occasione per ringraziare” a uno a uno. E, già che c’è, ringrazia pure se stesso che, modestia a parte, è “il centravanti della squadra”.Il suo segreto? “Tutto sta all’arrivo dei vaccini”. Ma tu guarda. “500mila dosi al giorno, 80% di vaccinati a settembre”. Lo diceva già il putribondo Arcuri. Ma ora “Draghi ha chiamato quasi tutti gli ad delle case produttrici” (che sono quattro: andiamo bene). Poi la moltiplicazione dei pani e dei pesci: “J&J è monodose, quindi averne 25 milioni sarà come averne 50 dei vaccini odierni” (dev’essersi laureato in matematica con Gallera). E la conferma delle “tre linee operative”: “approvvigionare, somministrare, controllare”. Guai a invertire l’ordine, specie fra prima e seconda: iniettare un vaccino che non è ancora arrivato potrebbe causare al paziente bolle d’aria ed embolie. “Tutto pianificato”, nota Burioni in un lago di bava. Inclusa la vexata quaestio delle dosi eccedenti. Tenetevi forte: “Se ci sono classi prioritarie, ok, se no chiunque passa va vaccinato”. Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione. E il Figliuol prodigo lo è di tutto.
Che
sia un tipo vispo ognun lo vede: capillarizzare e programmare serve appunto a
vaccinare “chiunque passa”. Il segreto è passare di lì al momento giusto,
fischiettando o fingendo di fare jogging. “Dottore, passavo di qui per
caso, c’è niente per me?”. “Lei è fortunato! Ho giusto qui una dose di
Johnson&Johnson che, essendo monodose, vale doppio: non è che vuole
chiamare anche la sua signora?”.
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