da: https://www.nextquotidiano.it/
- di Alessandro D’Amato
Quanto
ha guadagnato la sanità privata con l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e
COVID-19? Report ha fatto ieri i conti in tasca ai principali gruppi privati,
scoprendo che parte dei loro notevoli guadagni, senza essere tassata in Italia,
finisce nei Paesi Bassi, dove il premier Mark Rutte è uno degli acerrimi nemici
dell’Italia quando si parla di flessibilità sui conti.
Quanto
ha guadagnato la sanità privata con l’emergenza Coronavirus
Nel servizio di Paolo Mondani e Giorgio
Mottola si racconta prima che la sanità privata si è messa a disposizione
dell’emergenza COVID soltanto dopo l’8 marzo: prima di quella data alcuni, come
la clinica Humanitas, hanno continuato a fornire le prestazioni non urgenti. Il
4 marzo, quando in tutta la Lombardia c’erano già mille malati COVID,
pochissimi erano i posti letto dedicati all’emergenza. Poi i privati si sono
accordati per mettere a disposizione una parte del loro personale. Solo a
partire dall’8 marzo hanno cominciato a muoversi a pieno regime.
Il servizio confronta la sanità privata in
Veneto con quella della Lombardia: Luca Zaia spiega che il privato nella
regione rappresenta una parte minoritaria e il sistema pubblica
pianifica senza
confrontarsi con altri interlocutori. La spesa nel settore è aumentata ma si è
ridotta la fetta dei privati dal 27 al 16%: “Ho fatto la scelta di avere i
privati – dice il governatore – ma la sanità pubblica è un segno di civiltà. In
Veneto non si guarda al censo, si curano tutti”. E i privati ricevono soldi
solo se ricevono indirizzi e richieste delle Regioni. “Anche io sto andando in
quella direzione”, sostiene Fontana. Ma attualmente la polpa va ai privati e
l’osso rimane al pubblico.
La
sanità lombarda e l’emergenza SARS-COV-2
Il rapporto è ormai talmente consolidato
che Fontana non si rende conto di leggere i dati della sanità privata che sono
pubblicati con il logo della Regione. E poi c’è il caso Olanda: mentre il
premier Mark Rutte è tra quelli che osteggia la mutualizzazione del debito
dell’emergenza Coronavirus e pubblicamente deride l’Italia, il gruppo Humanitas
ha distribuito ottanta milioni di euro di dividendi in dieci anni e i soldi
finiscono attraverso un giro di società proprio ad Amsterdam. Fontana,
interrogato sul punto, fa sapere che lui si occupa della sanità pubblica e non
dei dividendi dei privati.
Il gruppo
Humanitas è arrivato a fatturare lo scorso anno un miliardo di euro, con entrate che dipendono in massima parte da Regione Lombardia: 780
milioni di euro nel 2016 e 921 nel 2018. Proprio nel momento di crisi più
nera del sistema industriale italiane. Nel 2009 aveva 17 milioni di liquidi,
nel 2016 erano 128 i milioni. Gli ospedali appartengono a Teur s.p.a. ma la
proprietà di quest’ultima finisce in Lussemburgo e da lì arriva in Olanda. Dove
finiscono i guadagni di Humanitas, di proprietà della famiglia Rocca? Tutti ad
Amsterdam, dove c’è una tassazione a zero sui dividendi.
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