Perfino
i cattolici danno retta al Papa solo quando gli fa comodo.
Soprattutto a questo Papa “comunista” che fin dalla scelta del nome ha cercato
di riportare sobrietà ed umanità.
Papa Francesco risulta particolarmente
indigesto ai sovranisti, a quelli che sventolano rosari e vangeli ma che
vorrebbero applicare la carità cristiana solo quando gli fa comodo. Con chi la
pensa come loro, con chi non minaccia i loro fragili equilibri esistenziali.
Tutti gli altri possono bruciare all’inferno a partire dai baluba del terzo
mondo.
Il cattolicesimo è politicamente spaccato.
C’è chi come il Papa cerca perlomeno di mantenere un minimo di coerenza tra
quello che predica e quello che fa. C’è chi come i sovranisti se ne frega della
coerenza e vorrebbe sfruttare anche la religione a fini politici. Usando il
cristianesimo per alimentare il mito dell’identità e delle tradizioni che loro
si propongono di difendere da un mondo ostile e che si ostina a roteare.
Scoppiata la pandemia sotto le finestre vaticane, il Papa non poteva certo
starsene in panciolle. Ma tra tutte le cose che poteva fare e dire, prima si è
messo a pregare ad una piazza vuota, poi si è associato all’appello del segretario
generale dell’ONU Guterres per un “cessate il fuoco globale e immediato in
tutti gli angoli del mondo”. In tempi di ordinaria mediocrità, è usanza che
certi appelli pacifisti cadano nel vuoto più assoluto. Ma in tempi di emergenza
globale come questo, ci si aspetterebbe attenzione dalla politica. Il Papa
invita tutti a buttar via fucili e prepotenze tornando alla diplomazia ed
aprendo corridoi umanitari per chiunque ne abbia bisogno. Chiunque.
Nelle stesse ore la D’Urso ospitava nella sua trasmissione Salvini ed insieme recitavano
l’Eterno Riposo per le vittima del coronavirus. Un trash davvero divino. Fino a ieri la D’Urso ospitava volgari
risse tra starlette di bassa lega e celebrava il bieco pettegolezzo nostrano.
Ma si vede che neanche a Mediaset hanno il coraggio di mandare in onda certa
robaccia con centinaia di morti al giorno e si son dati un minimo di contegno.
Salvini
non si è fatto scappare l’occasione per ricordare urbi et orbi che la Madonna
di Medjugorje vota Lega e già che c’era pure il rischio
devastante che corrono gli italiani se finiscono nelle mani di un cristiano
come lui.
Nelle stesse ore Conte lavorava invece di chiacchierare a vanvera e si recava in udienza in Vaticano. Il Papa avrà
ribadito a Conte il suo appello al mondo affinché si superino gli antagonismi
mediante il dialogo e una costruttiva ricerca della pace. Proprio come prevede
la nostra Costituzione anche se viene calpestata da anni. Con la guerra
travestita da missioni di pace, con l’esportazione della democrazia e della
stabilità a suon di cannoni e cacciabombardieri. L’Italia è silenziosamente in
guerra da anni ed investe miliardi in armamenti sempre più sofisticati. Conte è
un cattolico e si presume di quelli veri, una grande occasione affinché per una
volta la parola dell’anziano Papa “comunista” e del segretario generale
dell’ONU non finiscano nel vuoto. È vero, Conte ha un sacco di cose da fare, ma
la storia ci sta offrendo una tragica occasione. E non va sprecata.
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