Si passa (ma ci torneremo) dall’”uomo solo
al comando” a “pieni poteri”. Adesso siamo: al “commissario straordinario per
il coronavirus”.
Si dice che gli italiani hanno scarsa memoria. Verissimo. Quando ho letto i nomi dei papabili “commissario coronavirus”: De Gennaro e Bertolaso, ho subito sentito un olezzo. I loro nomi mi ricordavano qualcosa…ma non ricordavo nel dettaglio cosa.
Si dice che gli italiani hanno scarsa memoria. Verissimo. Quando ho letto i nomi dei papabili “commissario coronavirus”: De Gennaro e Bertolaso, ho subito sentito un olezzo. I loro nomi mi ricordavano qualcosa…ma non ricordavo nel dettaglio cosa.
Poi mi si è accesa (parzialmente) una lampadina.
De Gennaro = scuola Diaz, G8 di Genova. Guido Bertolaso = capo della Protezione
Civile nei governi Berlusconi nonché oggetto di indagini giudiziarie.
A rispolverarmi meglio la memoria su Bertolaso ci ha pensato Marco Travaglio.
da: Il Fatto Quotidiano - di Marco Travaglio
Disguido
Bertolaso
E niente, anche oggi siamo sospesi fra la tragedia nazionale e la farsa surreale.
La tragedia
è confermata dal quotidiano bollettino di guerra diramato dalla Protezione
civile, con i nuovi positivi, ricoverati, morti (in lieve calo, ma non
significa nulla) e la drammatica scelta dei medici fra chi curare e chi no per
mancanza di posti in rianimazione. La tragedia si aggrava per l’esodo folle da
Nord a Sud di orde di irresponsabili, partiti in piccola parte dopo la fuga di
notizie sul decreto e in massima parte dopo il varo del provvedimento, che
vanno individuati anche col tracciamento delle celle dei cellulari e messi in
quarantena prima che facciano altri danni: il che rende ragionevole, a questo
punto, la decisione di estendere la zona “arancione” dalle province interessate
dal decreto di sabato notte a tutto il resto d’Italia. La tragedia si
moltiplica per le rivolte nelle carceri, troppo diffuse, concomitanti e
coordinata per non far pensare a una regìa della criminalità organizzata,
aiutata dai demenziali appelli all’amnistia e all’indulto che alimentano
aspettative infondate (manca soltanto che rimettiamo in circolazione qualche
migliaio di delinquenti): il che rende doverosa un’affermazione forte dello
Stato, con una task force che riporti l’ordine nelle celle, punisca i
responsabili e accolga le richieste ragionevoli dei detenuti pacifici (più
colloqui via Skype, telefonate più lunghe, più precauzioni su chi arriva da
fuori come gli agenti penitenziari e i nuovi reclusi).
Poi, appunto, c’è la farsa. Che ha molti autori. Il trio
comico dei giornali di destra ogni giorno sforna nuovi copioni per un
remake-cinepanettone di “Vogliamo i
colonnelli”. Il Giornale: “Adesso
chiudiamo anche questo governo”.. Libero: “Viaggio nel ghetto Lombardia. Umiliata la prima regione d’Italia”.
La Verità: “Pieni poteri”. Un
commissario contro i danni del governo”. Poi c’è l’Innominabile che, quando si tratta di dire una fesseria, non si
tira mai indietro. Non sapendo più come
farsi notare, fallito anche l’astuto tentativo di sbancare gli ascolti in
un programma di gossip (0,36% di share), aveva pensato di tornare in prima
pagina spacciandosi per contagiato, ma anche lì l’han fregato Zingaretti, Cirio
e persino Porro. Così, aguzzando l’ingegno, ha avuto un’idea geniale, peraltro
copiata dal suo spirito guida B. che la tirava fuori a ogni emergenza
nazionale, internazionale e rionale: richiamare
in servizio Guido Bertolaso, una vecchia gloria (si fa per dire) talmente
bollita che già quattro anni fa era stata scartata
persino dal centrodestra come candidato sindaco di Roma.
L’ideona è subito piaciuta a Belpietro (“Ci vuole un decisore come Bertolaso”) e a
Farina-Betulla (“Ridateci Bertolaso. L’uomo delle emergenze è quello che ci
vuole. Ma esige carta bianca”. Cioè: detta pure le condizioni).
Il Corriere
svela che il suo nome è stato fatto a
Mattarella da Renzi, Salvini e Gianni Letta, per dire la serietà della
proposta. In fondo è “il medico che
ha diretto la Protezione civile e gestito le grandi emergenze del Paese, dai
rifiuti ai terremoti”. Già, ma qualcuno
s’è dimenticato come: essendo stato
assolto nei processi, è passata la fake news che abbia fatto tutto a regola
d’arte. Come se bastasse non commettere reati, o non farsi scoprire, per
essere un fenomeno.
Chi
era il commissario straordinario ai rifiuti in Campania quando la munnezza
superava il Maschio Angioino, nominato da Prodi, poi fuggito per
palese fallimento e richiamato da B. con una maleodorante scia di scandali e
arresti? Bertolaso.
Chi era il commissario straordinario al G8 del 2009 che buttò 400 milioni
in inutili grandi opere alla Maddalena, per
poi traslocare l’evento in extremis a L’Aquila appena terremotata,
lasciando nell’isola cattedrali nel deserto in preda alle sterpaglie e buchi
stratosferici nelle casse dello Stato? Bertolaso.
Chi
nominò “soggetti attuatori” di quegli appalti senza gara i famigerati Angelo
Balducci e Fabio De Santis, che si rivolsero alla solita cricca di compari imprenditori e furono
condannati in Cassazione a 3 anni e 8 mesi a testa per corruzione? Bertolaso.
Chi era pappa e ciccia con l’imprenditore Diego Anemone, asso pigliatutto
degli appalti, che gli riservava in
esclusiva il Salaria Sport Village per indimenticabili “massaggi” da
“vedere le stelle” a opera di un’apposita brasiliana? Bertolaso.
Chi
era il capo della Protezione civile che rassicurò gli aquilani (“non c’è nessun
allarme in corso”) dopo quattro mesi di sciame sismico,
portando pure la Commissione Grandi Rischi a fare passerella, come confessò lui
stesso al telefono con una funzionaria (“Vengono i luminari, è più
un’operazione mediatica, loro diranno: è una situazione normale, non ci sarà
mai la scossa che fa male”) e inducendo molti a tornare a casa proprio alla
vigilia della scossa letale del 6 aprile 2009 che fece 309 morti? Bertolaso.
Chi
promise l’immediata ricostruzione dell’Aquila, che 11 anni dopo è ancora quasi
tutta a terra? Bertolaso.
Chi
dichiarò chiusa l’emergenza terremoto in Abruzzo il 24 luglio 2010, quando
ancora 30 mila abruzzesi erano sfollati negli alberghi? Bertolaso.
Chi,
nello stesso anno, sulle ali di cotanti successi, si aviotrasportò ad Haiti per
fare l’umarell nell’isola caraibica devastata dal sisma e
insegnare agli americani come si gestiscono le emergenze, attaccando Barack
Obama e Hillary Clinton per l’“organizzazione patetica dei soccorsi e i troppi
show in tv” (lui, così schivo) e finendo sbertucciato in mondovisione dalla
Clinton come “uno che il lunedì fa polemiche al bar sulle partite di football”,
prima del rimpatrio col foglio di via? Bertolaso.
Ora
voi capite bene l’urgenza di affidare il coronavirus a uno così. Piuttosto che
Disguido Bertolaso, meglio la massaggiatrice.
Nessun commento:
Posta un commento