martedì 9 marzo 2021

Vaccino, l'algoritmo calcola il turno: così i soggetti sani lo faranno nel '22

 


da: https://www.affaritaliani.it/ - di Antonio Amorosi

Inserendo le proprie caratteristiche, età, appartenenza a categorie professionali il sito stima quando tocca a noi. Ma scrivendo i propri dati la sorpresa è...

Quando verremo chiamati a fare il vaccino anti Covid? Se avete intenzione di vaccinarvi il sito Omni Calculator prova a trovare quando verrete chiamati (clicca qui), valutando le previsioni di approvvigionamento e il piano strategico vaccinale.

Basta inserire la propria età, le proprie caratteristiche socio-anagrafiche, se si appartiene ad una categoria protetta o di tipo lavorativa agevolata (operatori sanitari, ospiti o lavoratori di Rsa, personale scolastico e universitario, ecc…), tutto restando ovviamente anonimi, e il gioco è fatto. O almeno così sembra. Un algoritmo stima i tempi di vaccinazione degli italiani sulla base di due fattori essenziali: la velocità di somministrazione delle dosi prevista dal governo e il tasso di copertura finale della popolazione. Basandosi su uno studio della rivista Nature: stima che in Italia di media “il 70.79% della popolazione accetterà di farsi vaccinare”.

In più il calcolo delle dosi previste per i prossimi mesi suppone un’accelerazione, ipotizzata nel giro di alcune settimane, che dovrebbe dare un giro di vite alla velocità di somministrazione attuale.

Abbiamo provato inserendo i dati di un 51enne in perfetta salute e non appartenente ad

alcuna categoria protetta o agevolata e la coda per il vaccino è stata tra i 20.515.366 e i 33.955.778 di persone a precederlo. Il nostro soggetto riceverà il vaccino “tra 10/11/2021 e 21/4/2022”, la seconda dose tra l’1/12/2021 e il 12/5/2022.

Tutto molto interessante e in linea con l’idea globale che la soluzione unica per uscire dal Covid, con l’immunità di gregge, siano i vaccini. Va tenuto però anche conto che se pure col passare dei mesi verranno resi disponibili sempre nuovi vaccini il dato sulla velocità delle somministrazioni non tiene conto del sistema Italia e delle difficoltà di approvvigionamento tutt’ora in corso. In più, visto che la tendenza a farsi vaccinare è proporzionale a quanto ci si fida delle istituzioni, va considerata la crescente insofferenza degli italiani verso costoro. Si vaccina con maggiore facilità chi si fida delle informazioni provenienti da fonti governative, scrive in una ricerca Nature.“Le differenze nei tassi di accettazione variavano”, spiega ad ottobre la rivista britannica, “da quasi il 90% (in Cina) a meno del 55% (in Russia). Gli intervistati che hanno segnalato livelli più elevati di fiducia nelle informazioni provenienti da fonti governative erano più propensi ad accettare un vaccino e a seguire il consiglio del datore di lavoro in tal senso”.

Intanto l’andamento della distribuzione dei vaccini in Europa resta lento. E sono imparagonabili il tasso di vaccinazione di Israele (oltre il 90% della popolazione) e degli Emirati Arabi (il 62%) con quello del resto del mondo (l’Italia è all’8% della somministrazione). Molto dipenderà dalla capacità di coordinamento dei Paesi con le case farmaceutiche e dalla loro capacità di produzione e distribuzione.

“Nonostante al momento siano ancora in produzione”, scrive Omni Calculator, “l'Italia ha ordinato oltre 202 milioni di dosi di vaccino, sufficienti a coprire la popolazione intera”.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che entro l'estate potranno vaccinarsi tutti gli italiani che lo vorranno ma anche l’algoritmo del calcolatore, nel suo ottimismo, dice che non andrà così.

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