Giancarlo Giorgetti avrebbe detto ai "boiardi" del Ministero dello Sviluppo Economico che "arriverà settembre".
Certo. Settembre arriverà. Cioè il semestre bianco, quello che precede l'elezione del Presidente della Repubblica, quello in cui non si può andare a votare.
Inizieranno le "danze macabre" dell'ammucchiata governativa.
Ma a parte l'inevitabile avvento dell'autunno e le regole costituzionali del semestre bianco, che mai dovrebbe portare settembre al Mise?
Giorgetti pensa di ridare a quelli che a volte sono definiti boiardi, che altre volte sono definiti competenti (ai tempi del Recovery Plan di Conte) e che ufficialmente sono dei dirigenti, le funzioni che sono state sottratte con la creazione del ministero della Transizione Ecologica?
Giorgetti non pensi che il suo "fidanzamento" con Draghi (in ogni governo nasce una "coppia di innamorati") possa – da settembre – quando il suo "fidanzato" Mario Draghi sarà circondato dalle danze macabre, a riportare a casa ciò che – logicamente – è stato assegnato ad altro ministero.
A questo punto, cioè a soli pochi giorni dalla nascita del governo "con la sola imposizione delle mani", mi chiedo se il presidente del consiglio sia consapevole di ciò che potrebbe succedere da settembre.
Non essendo un idiota, ne è consapevole, ma la qual cosa lo lascia indifferente. Per quale motivo?
Pensa che a settembre saremo usciti dal periodo peggiore di crisi pandemica, il Recovery Plan sarà stato presentato a Bruxelles e approvato dalla Commissione.
Oddio...ci sarebbe quel piccolo particolare legato alla crisi economica. Perché i progetti del Recovery Plan – ammesso e non concesso che abbiano le caratteristiche per dare una svolta, un nuovo sviluppo al paese, dureranno anni. Nel frattempo, la gente deve mangiare. Ma, ammettiamo pure che, dopo una campagna di vaccinazione mai vista prima (se no, Draghi che lo abbiamo preso a fare) ci sia la ripresa di consumi. Sì, "consumi". La ripresa economica è altra cosa. La ripresa di consumi è una parte ma non il tutto che determina la ripresa economica. Diamo per assodato che ci sia una ripresa. Ma ci saranno anche aziende, commercianti che non riapriranno. Ergo: che si fa? Ma, soprattutto, chi lo fa? Draghi? O lascerà per fare spazio alla Lega di Salvini e Giorgetti convinto che i sondaggi si tramuteranno in voti elettorali. E lui in cambio che avrà per il suo ritorno nella bella casetta umbra. La presidenza della Repubblica?
Orbene (si fa per dire)
Ci
sono alcuni detti che i due "fidanzati": Mario Draghi e Giancarlo
Giorgetti, farebbero meglio a non snobbare. Il
primo è: "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Il secondo è: "il
diavolo fa le pentole e non i coperchi". Ci
ne sarebbero anche altri. Ma li ricorderemo strada facendo. Da qui a settembre
c'è tempo per citarli...
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