lunedì 19 dicembre 2011

Vaclav Havel




Vaclav Havel aveva 75 anni. Da tempo era gravemente malato. La sua morte è una perdita non solo per la Repubblica Ceca ma per l’Europa intera che in lui riconosceva un’autorità morale di grande levatura.
Havel era comparso in pubblico per l’ultima volta una settimana fa in occasione della visita a Praga del Dalai Lama.
Insieme avevano lanciato un appello all’Onu in favore dei dissidenti del mondo intero. Dissidenti come Havel che, sotto il regime comunista, si battè per i diritti umani e divenne uno dei protagonisti della rivoluzione di velluto del 1989.
L’attuale presidente Klaus ha ricordato Havel che era diventato “il simbolo della moderna Repubblica Ceca e che grazie alla sua coraggiosa opposizione al totalitarismo era riuscito in qualità di primo presidente del paese a farci entrare in tempi brevi nel gruppo degli stati democratici d’Europa”
Havel era prima ancora che un politico un fine intellettuale, un uomo di teatro erede della tradizione mitteleuropea.
I suoi concittadini oggi hanno deposto fiori e acceso candele davanti all’abitazione. Un mesto pellegrinaggio a pochi giorni dal Natale.

Nessun commento:

Posta un commento