da: Il Sole 24 Ore
Super-multa Antitrust all'Auditel: "Favorite Rai e Mediaset"
Nella guerra della rilevazione degli ascolti tv questa volta è l'Auditel, il "rilevatore", ad essere messo all'indice. E l’accusa è di quelle pesanti: abuso di posizione dominante e "favoreggiamento" delle solite Rai e Mediaset. Dopo la denuncia di Sky, arriva una maxi-multa da oltre 1,8 milioni di euro per l’Auditel da parte dell’Antitrust (scarica qui il provvedimento completo). Secondo l’Autorità la società, “che detiene una posizione dominante nel mercato della rilevazione degli ascolti televisivi in Italia, ha posto in essere tre abusi in grado di causare un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive dei mercati della raccolta pubblicitaria, dell’offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell’offerta all’ingrosso di canali televisivi, avvantaggiando i suoi principali azionisti, Rai e Mediaset”.
In particolare Auditel, sempre secondo l’Antitrust, ha:
1) ingiustificatamente ostacolato, a partire dalla seconda metà del 2009 e fino al mese di ottobre 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati di ascolto televisivi relativi a ciascun canale, distinti per ciascuna piattaforma di trasmissione (analogica, digitale, satellitare e tv via internet); 2) ostacolato, dalla seconda metà del 2008 e fino al mese di gennaio 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla voce “Altre digitali terrestri”: 3) erroneamente attribuito i dati di ascolto rilevati nel panel, nella fase della loro elaborazione, anche alla popolazione non dotata di apparecchi televisivi. La condotta dell’Auditel ha avuto quindi un duplice effetto: da un lato ha limitato ”fortemente” le possibilità di crescita delle emittenti tv che "intendevano attuare strategie di erosione degli ascolti delle emittenti generaliste, anche diversificando le scelte di programmazione in funzione dei diversi comportamenti televisivi degli spettatori". E dall’altro ha "protetto i canali delle principali emittenti generaliste dagli effetti negativi che sarebbero loro derivati dalla diffusione di informazioni sui dati di audience dei canali, che si stavano significativamente riducendo.
L'altra partita giocata oggi, 14 dicembre 2011, dall'Antitrust è quella delle antenne di Dmt. Via libera sempre dall'Agcm all'acquisizione del controllo di Dmt da parte di Elettronica Industriale (Mediaset) subordinandola a "incisive misure idonee a sterilizzarne gli effetti anticoncorrenziali". In particolare il Biscione di Cologno Monzese dovrà garantire l'accesso a tutti i richiedenti "a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie". Dmt sarà anche soggetta a vincoli sugli investimenti, come spiega l'Antitrust, e non potrà aumentare i prezzi attualmente applicati e dovrà fornire accesso a chiunque ne farà domanda alle stesse condizioni praticate alla società controllante. Se Dmt dovesse sgarrare, sono previste multe tra l'1 e il 10% del fatturato.
Nella guerra della rilevazione degli ascolti tv questa volta è l'Auditel, il "rilevatore", ad essere messo all'indice. E l’accusa è di quelle pesanti: abuso di posizione dominante e "favoreggiamento" delle solite Rai e Mediaset. Dopo la denuncia di Sky, arriva una maxi-multa da oltre 1,8 milioni di euro per l’Auditel da parte dell’Antitrust (scarica qui il provvedimento completo). Secondo l’Autorità la società, “che detiene una posizione dominante nel mercato della rilevazione degli ascolti televisivi in Italia, ha posto in essere tre abusi in grado di causare un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive dei mercati della raccolta pubblicitaria, dell’offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell’offerta all’ingrosso di canali televisivi, avvantaggiando i suoi principali azionisti, Rai e Mediaset”.
In particolare Auditel, sempre secondo l’Antitrust, ha:
1) ingiustificatamente ostacolato, a partire dalla seconda metà del 2009 e fino al mese di ottobre 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati di ascolto televisivi relativi a ciascun canale, distinti per ciascuna piattaforma di trasmissione (analogica, digitale, satellitare e tv via internet); 2) ostacolato, dalla seconda metà del 2008 e fino al mese di gennaio 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla voce “Altre digitali terrestri”: 3) erroneamente attribuito i dati di ascolto rilevati nel panel, nella fase della loro elaborazione, anche alla popolazione non dotata di apparecchi televisivi. La condotta dell’Auditel ha avuto quindi un duplice effetto: da un lato ha limitato ”fortemente” le possibilità di crescita delle emittenti tv che "intendevano attuare strategie di erosione degli ascolti delle emittenti generaliste, anche diversificando le scelte di programmazione in funzione dei diversi comportamenti televisivi degli spettatori". E dall’altro ha "protetto i canali delle principali emittenti generaliste dagli effetti negativi che sarebbero loro derivati dalla diffusione di informazioni sui dati di audience dei canali, che si stavano significativamente riducendo.
L'altra partita giocata oggi, 14 dicembre 2011, dall'Antitrust è quella delle antenne di Dmt. Via libera sempre dall'Agcm all'acquisizione del controllo di Dmt da parte di Elettronica Industriale (Mediaset) subordinandola a "incisive misure idonee a sterilizzarne gli effetti anticoncorrenziali". In particolare il Biscione di Cologno Monzese dovrà garantire l'accesso a tutti i richiedenti "a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie". Dmt sarà anche soggetta a vincoli sugli investimenti, come spiega l'Antitrust, e non potrà aumentare i prezzi attualmente applicati e dovrà fornire accesso a chiunque ne farà domanda alle stesse condizioni praticate alla società controllante. Se Dmt dovesse sgarrare, sono previste multe tra l'1 e il 10% del fatturato.
Nessun commento:
Posta un commento