da:
Corriere della Sera
Crolla
palco Jovanotti, muore operaio
Concerto
annullato, sospeso l'«Ora Tour»
Incidente
al PalaTrieste, la vittima è un 20enne del capoluogo giuliano. Il cantante:
«Tragedia mi toglie il fiato»
Non si
terrà l'atteso concerto di Jovanotti a Trieste. E per il momento sono congelati
tutti i concerti dell'«Ora Tour». La decisione è stata presa dal cantante e dal
suo manager Maurizio Salvadori dopo l'incidente al Palazzetto dello Sport di
Trieste, costato la vita a uno degli operai che montavano il palco. La vittima
è un giovane di 20 anni di Trieste, Francesco Pinna, studente universitario.
Sette persone sono rimaste ferite. Un operaio è ricoverato nel reparto di
rianimazione dell'ospedale di Cattinara, un altro è ricoverato in Ortopedia e
gli altri 5 sono in osservazione temporanea in Pronto soccorso.
DISPERAZIONE
DEI PARENTI - Scene di disperazione si sono verificate quando un gruppo
di persone, che erano in attesa davanti al Palasport di Trieste, ha appreso la
notizia che la vittima dell'incidente era un loro parente. A quel punto una
ragazza del gruppo ha più volte urlato «Francesco», «Francesco ti amo, ti prego
torna». Dopo alcuni minuti il gruppo di parenti è stato fatto entrare nella
struttura.
IL DOLORE
DEL CANTANTE - «Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce
profondamente». Così Lorenzo Jovanotti su Twitter dopo il gravissimo incidente:
«Il mio dolore è rivolto a Francesco Pinna, studente lavoratore, la cui vita si
è fermata oggi», scrive Lorenzo Cherubini. E aggiunge: «Un tour è una famiglia
e si lavora per portare in scena la vita e la gioia». «I ragazzi rimasti feriti
- aggiunge a stretto giro Cherubini in un altro tweet - sono lavoratori
specializzati che amano quello che fanno restando nell'ombra. Sono con voi, vi
voglio bene». Il sito di Jovanotti, Soleluna.com, è oscurato: il lutto è
espresso attraverso una schermata completamente nera, senza link e sottopagine.
E su Twitter corre immediata la solidarietà di cantanti
e personaggi del mondo dello spettacolo
I
SOCCORSI - L'incidente è avvenuto intorno alle 14. I tecnici, una
ventina, stavano montando il palco con l'impianto luci e gli amplificatori
quando è avvenuto il crollo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno
trasportato all'ospedale gli operai feriti e la polizia, che sta cercando di
ricostruire la dinamica dell'incidente. Stando alle prime testimonianze,
l'impalcatura si è come «accartocciata» su se stessa. Gli operai che stavano
ultimando i ultimi lavori necessari per il corretto funzionamento della
struttura, sono stati investiti dal crollo e alcuni di essi sono rimasti
incastrati tra i tubi di acciaio.
STRUTTURA
SOTTO SEQUESTRO - La struttura sportiva, situata nel rione di San Sabba,
adiacente allo stadio «Nereo Rocco», è stata transennata e posta sotto
sequestro. «Tutti i concerti sono stati sospesi», ha detto Maurizio Salvadori
all'Agi, «entro domani dovremo decidere cosa fare: in questo momento
nessuno ha voglia di salire sul palco». Il cantautore è già al Palazzetto dello
Sport di Trieste dove sarà raggiunto in serata da Salvadori. «Il motivo del
crollo è sconosciuto» ha detto il manager della Trident, l'agenzia che segue
Jovanotti, «come sempre tutto era certificato da un ingegnere e la struttura
era stata utilizzata durante tutta l'estate senza alcun problema». A crollare,
ha spiegato Salvadori, è stato il «ground support», un'impalcatura che alloggia
altoparlanti e riflettori. L'impalcatura, a quanto si apprende, era
praticamente quasi completata.
«INDAGINI
RIGOROSE» - Il sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Cosolini è
accorso sul luogo della tragedia e ha ribadito l'urgenza che le «indagini e le
perizie per accertare le responsabilità dell'accaduto siano fatte con il
massimo rigore».
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