Mi limito a
qualche osservazione, rimandando il discorso a quando saranno noti i contenuti
delle manovra che Monti sta approntando.
Per far passare
misure pesanti che ricadranno, come sempre, su i cittadini italiani vessati da
anni in tutti i sensi: pressione fiscale, aumento dei prezzi – praticamente
raddoppiati con l’entrata in vigore dell’euro –, stipendi e pensioni rimasti pressoché
uguali, ci stanno raccontando che se non saranno approvate “riforme strutturali”
sarà la crisi definitiva dell’euro.
Quando parlano di riforme
strutturali, i politici e/o tecnici, i “pensatori liberisti”: giornalisti,
intellettuali vari, economisti, gente che normalmente non fa un cazzo dalla
mattina alla sera e quindi arriva ai settant’anni riposata, intendono una sola
cosa: pensioni. Toccare le modalità di pensionamento ha ricavi e non costi e
non colpirà i privilegi dei politici. In questi giorni sull’abolizione dei
vitalizi ai parlamentari si è fatto rumore per nulla.
Sulla necessità o
no di una riforma delle pensioni, pensavo e continuo a pensare (come scrivevo
in questo post: http://pinkpanther.iobloggo.com/5635/lavoro-e-diritti-in-che-mondo-siamo)
che il regime contributivo anziché retributivo sia un criterio corretto, ma è
inaccettabile che si debba pagare - sempre i soliti, e in una botta sola – gli
errori perpetrati in anni e anni anche dai sindacati.
Ma vorrei soffermarmi
brevemente su quest’ affermazione “se no salta l’euro”.
Per gli italiani,
che cambia se tornassimo alla lira?
Siamo entrati
nell’euro. E che ne dicano i leghisti, sì, ciò ha avuto effetti negativi per le
nostre tasche e per le imprese, ma anche effetti positivi. Si poteva mai pensare
nell’era della guerra prodotta dalla
globalizzazione di poter far da soli. Siamo mica gli svizzeri…
E adesso, potremmo tornare alla lira? Bene. Anzi. Benissimo. Se riportiamo i prezzi indietro. Perché
un euro sono quasi 2.000 lire, non 1.000 lire. Chiunque è in grado di
comprendere che: rimanere nell’euro o essere buttati fuori, la truffa è stata
ormai organizzata e compiuta.
Ce l’hanno messo globalmente nel culo. Si tratterebbe solo di capire quale sia il
male minore. E per chi.
Le responsabilità
di questa truffa non è solo della finanza deviata. E’, soprattutto, della
concezione liberal- capitalistica mondiale, dell’assenza di valori e di
concezioni economiche al servizio della persona.
Con l’euro abbiamo
subito l’aumento dei prezzi. Molti italiani si sono arricchiti. Molti altri si
sono impoveriti.
Se tornassimo alla
lira, non ci sarebbe restituito nulla e ci troveremmo nella condizione di dover
fare da soli in un contesto mondiale nel quale solo alcuni (Cina e altri paesi
che sfruttano gli esseri umani) possono resistere e accrescere benessere.
Cornuti e
mazziati. Sempre e comunque.
Sempre i soliti,
ovviamente.
Conclusione: ben
vengano i crolli delle ideologie totalitarie. Ma l’attuale ideologia mondiale
del capitalismo finanziario e delle truffe del potere politico italiano ed
europeo è forse meno nociva di fascismo e comunismo?
Nessun commento:
Posta un commento