martedì 20 dicembre 2011

Mediaset: la fusione con Dmt al vaglio dell'Antitrust


L’operazione di acquisto da parte di Mediaset del 60% di Dmt – la società proprietaria delle torri di trasmissione delle frequenze – sta subendo alcuni rallentamenti causa Antitrust.
L’acquisizione doveva concludersi entro la fine di quest’anno senza un’opa (offerta pubblica d’acquisto). Scadenza che rischia di non essere rispettata, anche se, i legali dell’azienda di Cologno Monzese stanno lavorando per rispondere all’Antitrust. Entro questa settimana, dovrebbero risolversi tutti i punti in sospeso per arrivare a concludere quell’affare che consentirà a Mediaset di accentrare le richiese degli operatori media che vogliono offrire servizi televisivi. Senza le torri, non si può dare vita o mantenere il segnali tv.
Proprio per quest’assunzione monopolistica, l’Antitrust sta ponendo paletti all’operazione.

Mediaset deve garantire l’accesso al servizio a tutti gli operatori tv e di tlc che ne faranno richiesta. Più precisamente, l’Antitrust scrive che Mediaset: “dovrà rendere pubblico un listino dove saranno indicati l’ubicazione dei punti di accesso, il prezzo base dei servizi e le condizioni contrattuali”. I prezzi “dovranno rimanere bloccati e non potranno essere peggiorativi rispetto a quelli oggi praticati da Dm”.
Inoltre, la società che nascerà dalla fusione tra Dmt ed Elettronica Industriale (già controllata da Mediaset) dovrà rendere trasparente la governance, restare quotata e sarà soggetta a verifiche semestrali da parte dell’Authority.

L’interesse di Mediaset per l’acquisizione di Dmt deriva dall’esigenza di differenziare le opportunità di business nel 2012 che si annunciano difficili per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria.
Così sostengono gli analisti della famosa e discussa banca d’affari Goldman Sachs che ipotizzano un calo di ascolti (e quindi di entrate pubblicitarie) da -3 a – 6% per il 2012 (tv Italia e Spagna).

Sul futuro della società, il proprietario nonché ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, prima di sentire le parole di Corrado Passera domenica scorsa a ‘Che tempo che fa’ ha detto che la sua azienda non farà offerte per nuove frequenze perché i costi sono elevati.

fonte: MF

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