L’operazione di
acquisto da parte di Mediaset del 60% di Dmt – la società proprietaria delle
torri di trasmissione delle frequenze – sta subendo alcuni rallentamenti causa
Antitrust.
L’acquisizione doveva
concludersi entro la fine di quest’anno senza un’opa (offerta pubblica
d’acquisto). Scadenza che rischia di non essere rispettata, anche se, i legali
dell’azienda di Cologno Monzese stanno lavorando per rispondere all’Antitrust. Entro
questa settimana, dovrebbero risolversi tutti i punti in sospeso per arrivare a
concludere quell’affare che consentirà a Mediaset di accentrare le richiese
degli operatori media che vogliono offrire servizi televisivi. Senza le torri,
non si può dare vita o mantenere il segnali tv.
Proprio per
quest’assunzione monopolistica, l’Antitrust sta ponendo paletti all’operazione.
Mediaset deve garantire
l’accesso al servizio a tutti gli operatori tv e di tlc che ne faranno
richiesta. Più precisamente, l’Antitrust scrive che Mediaset: “dovrà rendere pubblico un listino dove
saranno indicati l’ubicazione dei punti di accesso, il prezzo base dei servizi
e le condizioni contrattuali”. I prezzi “dovranno
rimanere bloccati e non potranno essere peggiorativi rispetto a quelli oggi
praticati da Dm”.
Inoltre, la
società che nascerà dalla fusione tra Dmt ed Elettronica Industriale (già
controllata da Mediaset) dovrà rendere trasparente la governance, restare
quotata e sarà soggetta a verifiche semestrali da parte dell’Authority.
L’interesse di
Mediaset per l’acquisizione di Dmt deriva dall’esigenza di differenziare le
opportunità di business nel 2012 che si annunciano difficili per quanto
riguarda la raccolta pubblicitaria.
Così sostengono
gli analisti della famosa e discussa banca d’affari Goldman Sachs che
ipotizzano un calo di ascolti (e quindi di entrate pubblicitarie) da -3 a – 6% per il 2012 (tv
Italia e Spagna).
Sul futuro della
società, il proprietario nonché ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi,
prima di sentire le parole di Corrado Passera domenica scorsa a ‘Che tempo che
fa’ ha detto che la sua azienda non farà offerte per nuove frequenze perché i
costi sono elevati.
fonte: MF
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