da: https://www.wallstreetitalia.com/ -
di Mariangela Tessa
Debutta
lo scontrino elettronico, cosa cambia per esercenti e clienti
Lo scontrino elettronico ha fatto il suo
debutto ufficiale in tutti gli esercizi
commerciali. Obbligatorio dallo scorso
luglio per tutti gli esercizi con un giro d’affari superiori a 400 mila
euro, ora si estende a tutti gli
operatori economici che emettono ricevute fiscali, commercianti, artigiani,
alberghi o ristoranti. Di fatto lo
scontrino elettronico consente al Fisco di ricevere le comunicazioni delle
transazioni direttamente dai registratori di cassa.
Che
cosa cambia per i consumatori
Per il consumatore cambia poco: al momento
del pagamento non riceverà più uno
scontrino o una ricevuta ma un
documento commerciale, privo di valore fiscale ma che potrà essere conservato
come garanzia del bene o del servizio pagato, oltre che per un cambio
merce.
Da
luglio però, grazie ai nuovi
registratori telematici (registratori di cassa in grado di connettersi a
internet) a disposizione in ogni negozio, si potrà partecipare alla lotteria degli scontrini, considerata
dal governo una nuova possibile arma anti-evasione.
Con l’introduzione dei corrispettivi
elettronici, spiega l’Agenzia delle Entrate in un approfondimento dedicato alla
novità, non occorrerà più tenere il registro dei corrispettivi.
Che
cosa cambia per gli esercenti
La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati
direttamente all’Agenzia sostituiscono
infatti gli obblighi di registrazione
delle operazioni effettuate in ciascun giorno.
Inoltre, non sarà più necessaria la conservazione delle copie dei documenti commerciali
rilasciati ai clienti (come avveniva, per esempio, con le copie delle
ricevute fiscali), con conseguente riduzione dei costi e vantaggi operativi:
infatti, questo sistema consentirà
all’Agenzia di acquisire tempestivamente e correttamente i dati fiscali delle
operazioni per metterli a disposizione – mediante servizi gratuiti – degli
stessi operatori Iva o dei loro intermediari, supportandoli nella compilazione
della dichiarazione Iva e nella liquidazione dell’imposta.
Per l‘acquisto
del registratore telematico o per l’adattamento
del vecchio registratore di cassa è concesso
un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 50% della spesa
sostenuta, per un massimo di 250 euro
in caso di acquisto e di 50 euro in caso
di adattamento.
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