da: https://www.altroconsumo.it/
- di Roberto Usai, contributo contributo
tecnico di Tatiana Oneta e Anna Vizzari
Con
l'approvazione definitiva della Legge di bilancio si concludono i lavori sulla
manovra fiscale. Dall'arrivo del cashback per i pagamenti elettronici alle
nuove detrazioni per le abitazioni, dall'introduzione della sugar tax all'aumento
delle accise sui tabacchi: abbiamo esaminato le misure previste dalla Legge di
bilancio che avranno maggior impatto sui cittadini.
Dopo l'approvazione in Senato della legge
di conversione del decreto fiscale lo scorso 18 dicembre, ora è arrivato il via
libera anche per la Legge di bilancio. Di cosa si tratta? Nonostante venga
chiamata con nomi diversi, come manovra finanziaria, manovra economica o legge
di stabilità, la legge di bilancio è l'insieme di norme che regola per il
triennio successivo l'indirizzo economico e finanziario del Paese. Il testo
viene presentato in Parlamento entro il 15 ottobre di ogni anno e, entro la
stessa data, viene presentato all'Unione europea il cosiddetto documento
programmatico di bilancio che sintetizza quanto previsto dalla legge di
bilancio. Si aspetta quindi il parere della Commissione europea che deve
valutarne la fattibilità e la congruenza rispetto alle raccomandazioni. Dopo i
passaggi alle Camere che apportano eventuali emendamenti, la Legge di bilancio
viene approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre e, entro gli stessi
termini, deve essere pubblicata in Gazzetta ufficiale. Vediamo quali sono le
principali novità previste dalla Legge di bilancio 2020.
Scongiurati
gli aumenti per Iva e accise
Iniziamo con una buona notizia: le clausole
di salvaguardia che prevedevano l’aumento dell’Iva ordinaria e di quella
agevolata a partire dal prossimo anno e per quelli seguenti sono state
completamente disinnescate. Questo significa che, a differenza delle precedenti
leggi di bilancio che le rimandavano di ogni anno, questa volta gli aumenti
previsti vengono eliminati del tutto. La cattiva notizia è che le clausole di
salvaguardia che prevedono l’aumento delle accise sulla benzina e sul gasolio
usato come carburante vengono posticipate al 2021 ma richiedono uno sforzo
economico pari a tre volte quello che era stato fissato per il 2020.
Arriva
il cashback per i pagamenti elettronici
Secondo gli ultimi dati Istat il valore
dell'economia cosiddetta "non osservata", quindi quella legata alle
attività sommerse o clandestine, nel 2017 si è attestato a poco meno di 211
miliardi di euro. Proprio per fronteggiare il fenomeno dell'evasione e
delle frodi fiscali, la legge di bilancio prevede politiche di contrasto in più
settori, passando anche attraverso l'incremento del numero dei pagamenti
elettronici, misura che va nella direzione di quanto avevamo auspicato e
dettagliato nella lettera che abbiamo inviato al Governo a settembre.
In questo contesto si inserisce l'istituzione
del cosiddetto cashback per chi utilizza strumenti di pagamento
elettronici, in arrivo dal 2021. Si tratta in sostanza di un rimborso delle
somme spese per acquisti al di fuori delle attività lavorative e
professionali, pagati tramite carte e attraverso nuove modalità di
pagamento, per esempio le app. Per i dettagli relativi alle modalità
di rimborso, alla quantificazione e alla tipologia di spese incluse nella
misura bisognerà aspettare un decreto del Ministero dell'economiaprevisto
entro il 30 aprile 2020. Stando al testo, sembra sia prevista anche la
possibilità di un'adesione volontaria degli esercenti che potrebbero, così,
incrementare il cashback in alcuni casi, un po' come avviene oggi con chi
utilizza Satispay. La possibilità di cashback è prevista solo per gli
acquisti effettuati da maggiorenni, ci sembra un'occasione mancata, si
sarebbero infatti potuti aggiungere gli acquisti effettuati dai minorenni per
incentivare i pagamenti elettronici anche tra i più giovani ed educarli da
subito alla moneta digitale. Interessanti i fondi stanziati: tre miliardi di
euro all'anno per il 2021 e il 2022.
Nuove
detrazioni
·
Con la manovra viene introdotto un
tetto alle attuali detrazioni del 19% dell’Irpef che vengono riconosciute
tramite la dichiarazione dei redditi. Infatti, a partire dalle spese sostenute
nel 2020 la detrazione del 19% viene riconosciuta per intero solo se il reddito
complessivo lordo del dichiarante non supera i 120 mila euro annui (al netto di
quello dell’abitazione principale e relative pertinenze). Per chi supera questa
soglia la detrazione del 19% sarà riconosciuta in proporzione al reddito.
Si salvano solo le detrazioni per gli interessi sul mutuo e le spese
sanitarie. La condizione fondamentale per ottenere la detrazione è che la spesa
sia sostenuta tramite mezzi di pagamento tracciabili (bonifici o
carte di credito/debito, prepagate, assegni bancari o circolari, o altri
strumenti di pagamento simili quindi ad esempio anche Satispay o simili),
quindi niente contanti tranne che per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici
o prestazioni sanitarie rese in strutture pubbliche o private ma accreditate al
SSN.
·
Viene confermato il Bonus
bebè e viene allargata la platea dei possibili beneficiari.
·
Dal 2020 la detrazione del 19% per le spese
veterinarie sostenute per gli animali d’affezione si calcolerà su una spesa
massima annua di 500 euro a contribuente oltre la franchigia di 129,11 euro.
·
Entro fine marzo uscirà un decreto del ministero
della Salute e del ministero delle Finanze che stabilirà come e in quali casi
potrà essere elargito il contributo di 400 euro a neonato finalizzato
all’acquisto di sostituti del latte materno per donne affette da patologie che
impediscono l’allattamento al seno.
·
Dal 2021 i contribuenti con un reddito
complessivo fino a 36 mila euro annui potranno detrarre il 19% della spesa
sostenuta per un massimo di 1.000 euro per l’iscrizione annuale e l’abbonamento
a conservatori musicali, a istituzioni di alta formazione artistica, musicale e
coreutica, a cori, bande e scuole musicali da parte di ragazzi dai 5 ai 18 anni
per lo studio e la pratica musicale.
Casa:
Imu, detrazioni e Fondo prima casa
·
Nella manovra è previsto anche il
rifinanziamento del Fondo
prima casa che permette l'accesso più facile ai mutui grazie
alla garanzia dello Stato. Al momento lo stanziamento è di 10 milioni di
euro ma, grazie alla riduzione della percentuale di accantonamento al
Fondo da parte delle banche, l'ipotesi è che si arrivi a un totale di 100
milioni di euro. Abbiamo sempre ritenuto quella del Fondo prima casa una misura
interessante e vantaggiosa per i cittadini, ma sarebbe stato opportuno avere da
subito un rifinanziamento più sostanzioso, in modo che la misura possa
essere realmente di sostegno alle famiglie.
·
Dal 2020 cambia anche l'Imu che
diventerà un tributo unico insieme alla Tasi. I Comuni potranno chiedere
anche l'1,14% in più per la
nuova Imu che risulterebbe, così, superiore a quanto pagato in passato
per Imu e Tasi distintamente.
·
La Legge di Bilancio proroga le detrazioni
previste per la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni
edilizie. Vengono inoltre confermate le detrazioni
per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici previsti in caso di
acquisto nell'ambito di una ristrutturazione
edilizia. Un importante provvedimento è quello che elimina dal 2020 la
possibilità di avere direttamente lo sconto in fattura in caso di interventi di
riqualificazione energetica. Quindi rimane la possibilità di cedere la
detrazione sotto forma di credito di imposta ma non si può avere lo sconto in
fattura ad esempio per caldaie e infissi. Lo sconto in fattura rimane solo per
i grossi interventi condominiali che superano i 200 mila euro di spesa.
·
La novità del 2020 si
chiama "Bonus
facciate", una detrazione del 90% della spesa sostenuta per la
ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici che dovrebbe aiutare a
cambiare l'aspetto delle città.
·
Il Governo infine ha prorogato il regime
agevolato al 10% della cedolare
secca in caso di affitto a canone concordato.
Incentivi
per i buoni pasto elettronici e la carta per i 18enni
Tra le misure previste dalla legge di
bilancio c'è anche l'incentivo all'utilizzo dei buoni
pasto elettronici. Viene ritoccato il limite di esenzione
giornaliero dal reddito imponibile di lavoro per i buoni elettronici
che passa dagli attuali 7 euro a 8 euro e, allo stesso modo, viene
ridotto quello dei buoni cartacei che passa dagli attuali 5,29 a 4 euro. Il
vantaggio di questa misura è duplice perché da un lato si aumenta il reddito a
disposizione dei lavoratori, dal momento che i buoni sono utilizzati anche come
metodo di pagamento al supermercato, e dall'altro si incentiva un metodo di
pagamento elettronico che semplifica la vita a dipendenti ed esercenti. Bisogna
però lavorare per ridurre le commissioni di incasso perché al momento
risultano piuttosto onerose per gli esercenti e possono raggiungere anche il
15% dell'importo.
Al posto di 18App, il bonus per i
diciottenni, arriva la carta elettronica. La finalità rimane sempre quella di
promuovere la cultura e la conoscenza del patrimonio culturale nazionale. Si
tratta di una carta elettronica, utilizzabile per acquistare biglietti per
rappresentazioni teatrali e cinematografiche, spettacoli dal vivo, libri,
abbonamenti a quotidiani (anche in digitale), musica registrata, prodotti
audiovisivi, titoli d'accesso a musei, mostre, eventi culturali, monumenti,
gallerie, aree archeologiche e parchi naturali e, infine, anche per sostenere i
costi relativi a corsi di musica, teatro o lingue straniere. La carta viene
assegnata a tutti i ragazzi residenti nel territorio nazionale, anche se in
possesso del permesso di soggiorso, che compiono 18 anni nel corso del 2020. Il
mimite massimo di spesa è fissato per 160 milioni di euro per l'anno 2020. Si
aspettano i decreti del Ministro per i beni e le attività culturali e per il
turismo e del Ministro dell'economia e delle finanze entro 60 giorni dalla data
di entrata in vigore della legge, così da definire gli importi da assegnare, i
criteri e le modalità di utilizzo della Carta.
Nel
2020 la cancellazione del superticket sanitario
Tra le misure previste in ambito sanitario,
la legge di bilancio prevede nella seconda metà del 2020 la
cancellazione del superticket, l'aggiunta al ticket sanitario applicata in
maniera forfettaria dalle regioni su ricette e prestazioni ambulatoriali.
Questo verrà affiancato dall'incremento delle risorse previste per il
sistema sanitario nazionale e destinate ad aumentare nel prossimo triennio.
La finanziaria prevede risorse stanziate per finanziare le politiche di
sostegno alle persone diversamente abili, inclusi fondi specifici per la tutela
del diritto al lavoro, per l'assistenza e per le esigenze di mobilità.
Sugar
tax, arriva la tassa sugli alimenti poco sani
Un altro tema chiave della manovra
finanziaria è l'introduzione della cosiddetta sugar tax, ovvero l'aumento
della tassazione sui prodotti poco sani. Riteniamo che queste siano misure
condivisibili, purché siano affiancate da campagne educative volte a
promuovere la corretta alimentazione. Ma quali alimenti subiranno un aumento
della tassazione? Sono interessate a questa misura tutte le bevande edulcorate:
non solo quelle che contengono zuccheri, ma anche quelle dolcificate con
edulcoranti sintetici. Una decisione che condividiamo, visto che le bibite
zuccherate come cole, aranciate, limonate e the freddi sono da sempre sul
banco degli imputati, perché dal punto di vista nutrizionale offrono
calorie "vuote" con l'aggravante di contribuire ad aumentare la
quantità di zucchero consumata. Ma la soluzione non può certo essere quella di
consumare bevande addizionate di edulcoranti, perché è facile superare la
dose massima giornaliera accettabile di queste sostanze, soprattutto dai più
piccoli. Per questo motivo lo scorso anno abbiamo
anche scritto al Ministero della Salute per sollecitarlo ad applicare
una serie di misure che potessero rivelarsi utili a una maggior
sensibilizzazione generale sul tema. L'introduzione della sugar tax a nostro
avviso è un buon punto di partenza per scoraggiare il consumo di alimenti poco
sani, ma bisognerebbe applicarla anche ad altri alimenti ricchi di zuccheri come
merendine e snack. Soprattutto riteniamo che i proventi di queste misure
debbano essere destinati ad azioni e campagne mirate che possano
realmente contribuire a migliorare le abitudini alimentari della
popolazione.
Tabacchi:
aumentano le accise, escluse le e-cig
Tra le altre, la legge di bilancio
introduce anche gli aumenti delle accise sui tabacchi. I rincari non si
limitano alle sole sigarette, ai sigari e ai prodotti da fiuto e mastico, ma
anche il tabacco trinciato a taglio fino usato per rollare le sigarette,
quindi il tabacco "sfuso". Anche cartine e filtri subiscono
un'aumento dell'imposta di consumo di 0,0036 euro per ogni singolo pezzo
incluso in una confezione, vale a dire un aumento di qualche centesimo di euro
per ogni pacchetto (per fare un esempio, su un pacchetto da 50 cartine parliamo
di un aumento di 18 centesimi di euro). Considerando l'entità di questi aumenti
piuttosto esigui da costituire un reale deterrente al fumo, risulta evidente
che la finalità di questa misura risulta più economica che di salvaguardia
della salute pubblica. Viene inoltre vietata la vendita a distanza di questi
prodotti che potranno essere commercializzati esclusivamente dalle rivendite
autorizzate.
La manovra esclude i liquidi delle
sigarette elettroniche e i prodotti da tabacco riscaldato, come IQOS di
Phillip Morris, che erano stati contemplati in una delle prime ipotesi. Da una
lato questa scelta mostra la volontà di non fare cassa su queste alternative
ritenute oggi meno dannose rispetto al fumo classico, ma dall'altro sottovaluta
i dati allarmanti della diffusione di questi prodotti. Le e-cig
non sono affatto innocue e continuano a prendere piede tra i giovani, l'adozione
di misure più incisive potrebbero risultare disincentivante alla diffusione e
all'utilizzo di questi prodotti.
Bollette
gonfate, arrivano le penali per i gestori
Dal 1° gennaio 2020 scattano alcune
importanti novità riguardo i contratti di fornitura di energia elettrica, gas e
servizio idrico. In caso di emissione di fatture sulle quali venga accertata
dall’autorità competente l’illegittimità della condotta del gestore e
dell’operatore interessato, per violazioni relative alle modalità di
rilevazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli o di fatturazione nonché
per addebiti di spese non giustificate e di costi per consumi, servizi o beni
non dovuti, l’utente ha diritto a ottenere, oltre al rimborso delle somme
eventualmente versate, anche il pagamento di una penale pari al 10 per cento
dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non
inferiore a 100 euro. Il pagamento dovrà avvenire entro 15 giorni
dall’accertamento attraverso apposito pagamento o storno delle fatture
successive.
Dopo la prima lettura alla Camera, la legge
di conversione del decreto fiscale è stata approvata senza modifiche e diventa
operativa dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il suo via libera è il
primo passo della cosiddetta manovra fiscale, in attesa dell'approvazione
definitiva della Legge di bilancio. Ma cos'è esattamente? Il decreto fiscale (o
DL fisco) è il documento chiave collegato alla manovra finanziaria. Contiene
provvedimenti fiscali ed economici che, secondo la linea politica del Governo, hanno
carattere di urgenza e, di conseguenza, il documento non segue lo stesso iter legislativo
della Legge di bilancio. Il decreto legge entra infatti in vigore subito dopo
la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ma la sua efficacia decade se non
viene convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni. Per questo motivo ha
un intento più operativo e, a differenza della Legge di bilancio, la sua
approvazione non segue delle scadenze prestabilite. Vediamo le misure
principali contenute nel testo approvato.
730,
dal 2021 più tempo per la dichiarazione
Per i redditi relativi al 2020, quindi per
la dichiarazione che presenteremo nel 2021, farà fede il nuovo calendario. Una
delle novità principali prevede lo slittamento delle scadenze: il termine per
fare il 730 viene spostato dal 23 luglio al 30 settembre, lasciando più tempo
ai contribuenti anche dopo il rientro dalle vacanze. Oltre al vantaggio di
avere tempistiche più comode, però, bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti.
C'è infatti il rischio di pagare tanto e tutto insieme, questo perché se dalla
dichiarazione dei redditi risulti a debito con il fisco, il tuo datore di
lavoro o l'ente pensionistico devono trattenere il dovuto sulla prima
retribuzione utile successiva a quanto riceve il prospetto dall'Agenzia delle
entrate. In pratica se devi pagare il saldo delle imposte e l'acconto, più in
là si va con la presentazione del 730 e meno possibilità si avranno di
rateizzare saldo e primo acconto, perché risulteranno ravvicinati. Questo vale
anche nel caso in cui dovessi risultare a credito: quanto ci spetta rischia di
arrivare tardi se si aspetta troppo a presentare la dichiarazione dei redditi.
Bisogna tenerne conto nel caso in cui si faccia affidamento sui rimborsi per il
pagamento delle vacanze estive, per esempio. A partire dalla prossima
dichiarazione (quella relativa ai redditi del 2019), sarà inoltre possibile indicare
una finalità specifica per chi decide di lasciare il proprio 8 per mille allo
Stato. Le destinazioni erano in realtà già previste dal 1998, ma la loro
ripartizione era a discrezione dello Stato: dal 2020, invece, sarà possibile
deciderlo in prima persona (conservazione dei beni culturali, misure
antisismiche, ripristino di beni pubblici, assistenza rifugiati, contrastare la
fame nel Mondo).
Pagamenti
digitali e lotteria degli scontrini
Le sanzioni annunciate per penalizzare gli
esercenti senza POS sono state eliminate. Questo ci sembra un passo indietro,
perché questo ulteriore rinvio delle sanzioni renderà l’obbligo del POS di
fatto facoltativo. Avremmo voluto vedere più coraggio, anche per riconoscere i
sacrifici sostenuti dagli esercenti che si sono adeguati alla normativa. Un
passo in avanti, però, c’è stato, almeno per gli esercenti che accettano
pagamenti digitali: è stata infatti confermata la misura che prevede un credito
d’imposta pari al 30% delle commissioni di incasso sui pagamenti effettuati dai
consumatori tramite carte o con sistemi di pagamento digitali. Il credito
spetta a tutti i pagamenti effettuati dal 1° luglio 2020, solo per gli
esercenti i cui ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente non
superino i 400 mila euro. Dal 1° luglio parte inoltre la lotteria degli
scontrini: come avevamo detto in precedenza, ci sembra un sistema valido per
disincentivare l'evasione fiscale. Il rinvio rispetto alla scadenza iniziale
darà inoltre più tempo agli esercenti per adeguare i registratori di
cassa.
Iva
agevolata su assorbenti e auto per disabili
La tanto discussa tampon tax è stata
confermata, ma con alcune modifiche sostanziali. Con l'intento di strizzare
l'occhio ai prodotti green, infatti, la misura dell'Iva agevolata al 5% sugli
assorbenti igienici femminili è prevista solo per i prodotti compostabili e
lavabili o per le coppette mestruali. Parliamo di prodotti poco diffusi sul
mercato che rendono di fatto la misura piuttosto ininfluente sulla spesa annua
delle donne italiane. Finalmente arriva l'Iva agevolata al 4% anche per le auto
ibride o elettriche acquistate dai disabili. Oltre alle agevolazioni già
previste per i veicoli a benzina fino a 2.000 centrimetri cubici e 2.800 per i
diesel, perciò, l'Iva agevolata viene applicata anche alle auto ibride di pari
cilindrata e a quelle con motore elettrico di potenza massima fino a 150
kW.
Dal
2020 bollo auto solo con pagoPA
Pagare il bollo auto dal 1° gennaio 2020
sarà possibile solo utilizzando pagoPA, il sistema di pagamenti elettronici
verso la Pubblica Amministrazione. I pagamenti possono essere effettuati
direttamente sul sito o sull'app dell'ente o attraverso i canali, sia online
che fisici, di banche o altri istituti di pagamento chiedendo un avviso, un
bollettino cartaceo o digitale che può essere poi pagato negli sportelli
fisici, online o tramite sportelli Atm, utilizzando il sistema Cbill.
Nuova
tassa di soggiorno e Bonus sociale rifiuti
Un altro punto che ha scatenato le
polemiche negli ultimi mesi riguarda la tassa di soggiorno. Dal 2020, per
pochissime città italiane, potrà arrivare fino a 10 euro a notte (attualmente
il limite è fissato a 5 euro). I centri interessati saranno piuttosto limitati
visto che la normativa prevede alcuni requisiti, come essere capoluogo di
provincia e aver avuto un numero di turisti almeno pari a 20 volte quello dei
residenti. Un decreto del ministero per i Beni culturali e da quello
dell'Economia e delle finanzie stabilirà entro fine gennaio quali sono i Comuni
interessati. Un'altra novità che riguarderà i Comuni si chiama "Bonus
sociale rifiuti": un sistema di tariffe agevolate per la raccolta e la
gestione dei rifiuti da destinare agli utenti domestici che si trovano in
condizioni economiche o sociali disagiate, come
già avviene per l'energia e l'acqua. Per i dettagli operativi si aspetta il
decreto del Presidente del Consiglio entro quattro mesi dall'entrata in vigore
del decreto fiscale.
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