In Emilia-Romagna la Lega non riesce
nell’impresa: il candidato del centrosinistra Bonaccini batte Lucia Borgonzoni.
In Calabria netta vittoria del centrodestra con Jole Santelli
Il
governatore uscente Stefano Bonaccini batte Lucia Borgonzoni nella corsa per la
presidenza dell’Emilia-Romagna, una sfida che ha assunto significati politici
nazionali. Le proiezioni Swg e le indicazioni fornite da Opinio, che hanno
subito visto il candidato governatore del centrosinistra in netto vantaggio
sulla leghista, sono state confermate dai risultati dello spoglio reale. A
scrutinio concluso Bonaccini è al 51,4% e Borgonzoni al 43,6%. Terzo, a
distanza siderale rispetto agli altri due, il pentastellato Simone Benini
(3,5%). In Calabria invece la candidata del centrodestra Jole Santelli ha vinto
con un ampio vantaggio: 55,4% contro il 30,1% del candidato indipendente di
centrosinistra Filippo Callipo (sostenuto dal Pd). Mentre l’M5s Francesco
Aiello si è fermato al 7,3%.
Boom affluenza in Emilia-Romagna
Il
dato che emerge in maniera forte è quello dell’affluenza: dopo anni in cui è
stata in caduta libera, in questa tornata elettorale è tornata a crescere in
modo significativo. Alle ore 23 l'affluenza alle urne per le elezioni regionali
in Emilia Romagna è stata del 67,67%, 30 punti in più rispetto al 37,76% della
precedente consultazione di riferimento del 2014. L’affluenza in Calabria è
stata del 44,32%: il dato è praticamente stabile rispetto al 44,16% della
precedente consultazione di riferimento. Nel complesso quasi 5,5 milioni gli
elettori che sono stati chiamati al voto: oltre 3,5 milioni in Emilia-Romagna;
circa 1,8 milioni in Calabria.
È
stato pesante l’effetto del voto disgiunto alle regionali dell’Emilia-Romagna:
Bonaccini ha preso circa il 3% in più delle liste a lui collegate, rosicchiando
voti sia a Lucia Borgonzoni, sia al Movimento 5 Stelle. Sia Borgonzoni, sia
Benini, sono infatti al di sotto dei voti presi dalle liste che li sostengono.
Pd di nuovo primo partito in Emilia
Romagna
Il
Pd in Emilia torna primo partito con il 34,7 per cento: un primato che gli era
stato sottratto dalla Lega alle Europee e dai 5Stelle alle politiche del 2018.
Segue la Lega con il 32%. E Fratelli d'Italia con l'8,6. La lista Bonaccini
presidente ha il 5,7 per cento. I 5Stelle crollano al 4,7 per cento (avevano
oltre il 27 per cento alle politiche). E Forza Italia si inabissa al 2,6%
E.Romagna, Bonaccini: sardine ci hanno
ricordato la piazza
Il
governatore dell’Emilia-Romagna ha espresso delle considerazioni sul voto. «Ci
siamo dimenticati di stare in piazza - ha detto -, ce l’hanno detto anche le
“sardine”, riempiendo le piazze e chiedendo una politica non solo fatta di
volgarità e di un invito alla rabbia o al rancore, ma anche più civile e
pacata». «L’arroganza - ha aggiunto - non paga mai. Soprattutto se caratterizzi
la campagna elettorale nascondendo la candidata che sarebbe la mia avversaria,
significa che hai deciso di giocare su altro terreno e noi abbiamo vinto anche
su quel terreno».
Orlando: risultato modifica asse
politico governo
La
vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna è destinata a cambiare i “pesi”
all'interno della maggioranza. Perché consolida l'asse tra Giuseppe Conte e il
Pd e fa emergere l'irrilevanza del M5S e della sua scelta di correre in
solitaria. A farlo notare il vice segretario del Pd Andrea Orlando a
Circo
Massimo su radio Capital, che commenta: «È giusto che oggi si usi questo
risultato per modificare l'asse politico del governo su molte. Ad esempio il M5S,
dopo questa severa sconfitta, dovrebbe rinunciare a un armamentario che non
paga elettoralmente e che rende difficile l'attività di governo. Ad esempio,
sulla questione della giustizia dovrebbe esserci una disponibilità al confronto
superiore a quella che c'è stata finora».
Salvini:
il cambio è
solo rinviato
«Qui
abbiamo fatto opposizione con 9 consiglieri fino a ieri, adesso 13 o 14
consiglieri.
E' un passaggio vuole dire che abbiamo fatto tanto e dobbiamo fare di più ci
prepariamo a 5 anni di appassionata opposizione perché il cambio in Emilia
Romagna è solo rimandato». Così il leader della Lega Matteo Salvini nella
conferenza stampa dopo le regionali in Emilia-Romagna.
Fonti Chigi: Conte lavora a agenda,
avanti per rilancio
Il
governo ora continua nella sua azione per il rilancio del Paese, hanno
sottolineato fonti di Palazzo Chigi dopo il voto per le regionali. Il premier
Giuseppe Conte, hanno spiegato le stesse fonti, è al lavoro sull’agenda di
governo e attende i dati definitivi per ogni commento. Dalla presidenza del
Consiglio è trapelata intanto soddisfazione anche per l’alta partecipazione
democratica registrata in questa domenica di
voto.
E.Romagna, Benini (M5s): non siamo
spariti noi ma Fi
«Possiamo
dire di essere soddisfatti come M5s, constatiamo che chi è sparito
dall’Emilia-Romagna non sono i cinque Stelle ma è Forza Italia, che forse non
avrà nemmeno un seggio». Lo ha detto Simone Benini, candidato presidente per il
M5s alle regionali dell’Emilia-Romagna, commentando i primi dati. «Per quanto
riguarda Bonaccini invece, noi abbiamo parlato di temi in questa campagna e
Bonaccini ha rilanciato i nostri temi, quindi va benissimo, più copiate i
nostri programmi e meglio è».
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