Questa una parte dell’omelia di Papa Francesco
durante la celebrazione della solennità del Corpus Domini nella parrocchia
romana di S.Maria Consolatrice a Casalbertone.
Chi ha orecchi per intendere, intenda….
Tratto da: http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html
“Nel mondo sempre si cerca di aumentare i guadagni, di far lievitare i fatturati… Sì, ma qual è il fine? È il dare o l’avere? Il condividere o l’accumulare? L’“economia” del Vangelo moltiplica condividendo, nutre distribuendo, non soddisfa la voracità di pochi, ma dà vita al mondo (cfr Gv 6,33). Non avere, ma dare è il verbo di Gesù.
“Nel mondo sempre si cerca di aumentare i guadagni, di far lievitare i fatturati… Sì, ma qual è il fine? È il dare o l’avere? Il condividere o l’accumulare? L’“economia” del Vangelo moltiplica condividendo, nutre distribuendo, non soddisfa la voracità di pochi, ma dà vita al mondo (cfr Gv 6,33). Non avere, ma dare è il verbo di Gesù.
È perentoria la richiesta che Lui fa ai
discepoli: «Voi stessi date loro da mangiare» (Lc 9,13). Proviamo a immaginare i ragionamenti che avranno fatto i discepoli:
“Non abbiamo pane per noi e dobbiamo pensare agli altri. Perché dobbiamo dare
loro da mangiare, se loro sono venuti ad ascoltare il nostro Maestro? Se
non hanno portato da mangiare, tornino a casa, è un problema loro, oppure ci
diano dei soldi e compreremo”. Non sono
ragionamenti sbagliati, ma non sono quelli di Gesù, che non sente ragioni: voi
stessi date loro da mangiare. Ciò che
abbiamo porta frutto se lo diamo – ecco cosa vuole dire Gesù –; e non importa che sia poco o tanto. Il Signore fa grandi cose con la nostra
pochezza, come con i cinque pani. Egli non
compie prodigi con azioni spettacolari, non ha la bacchetta magica, ma agisce
con cose umili. Quella di Dio è
un’onnipotenza umile, fatta solo di amore. E l’amore fa grandi cose con le piccole cose. L’Eucaristia ce lo insegna: lì c’è Dio racchiuso in un pezzetto di pane. Semplice, essenziale, Pane spezzato e condiviso, l’Eucaristia che riceviamo ci trasmette la mentalità di Dio. E ci porta a dare noi stessi agli altri l’antidoto contro il “mi spiace, ma non mi riguarda”, contro il “non ho tempo, non posso, non è affare mio”. Contro il guardare dall’altra parte.
un’onnipotenza umile, fatta solo di amore. E l’amore fa grandi cose con le piccole cose. L’Eucaristia ce lo insegna: lì c’è Dio racchiuso in un pezzetto di pane. Semplice, essenziale, Pane spezzato e condiviso, l’Eucaristia che riceviamo ci trasmette la mentalità di Dio. E ci porta a dare noi stessi agli altri l’antidoto contro il “mi spiace, ma non mi riguarda”, contro il “non ho tempo, non posso, non è affare mio”. Contro il guardare dall’altra parte.
Nella
nostra città affamata di amore e di cura, che soffre di degrado e abbandono,
davanti a tanti anziani soli, a famiglie in difficoltà, a giovani che stentano
a guadagnarsi il pane e ad alimentare i sogni, il Signore ti dice: “Tu stesso da’ loro da mangiare”. E tu puoi
rispondere: “Ho poco, non sono capace per queste cose”. Non è vero, il tuo poco
è tanto agli occhi di Gesù se non lo tieni per te, se lo metti in gioco. Anche tu, mettiti in gioco. E non sei
solo: hai l’Eucaristia, il Pane del cammino, il Pane di Gesù."
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