da: Il Salvagente
“Bloccarli
come i 144? Darebbe fastidio a molti”
Le
resistenze vengono anche dagli operatori che incassano commissioni del 50%. Il
vicedirettore della tutela diritti dei consumatori dell’Agcom, Enrico Cotugno,
non esclude una misura del genere e ammette il fallimento del doppio click di
consenso
Sono passati due anni dalla delibera 23/15 dell’Autorità
garante nelle comunicazioni che indicava, per i servizi a sovrapprezzo tramite
rete dati mobile, la necessità che il fornitore avesse acquisito “l’esplicito
consenso da parte dell’utente in ordine a tale modalità di addebito, in
particolare tramite l’inserimento del proprio numero di utenza mobile al momento
dell’acquisto”. Nei fatti, però, quella indicazione non è mai andata in porto.
Il Salvagente ha chiesto spiegazioni a
Enrico Maria Cotugno, vicedirettore direzione tutela dei consumatori
dell’Agcom, che spiega: “Quella delibera era all’avvio della consultazione
pubblica, nella quale noi facevamo questa proposta”.
Dottor
Cotugno, da allora non sembra cambiato molto, almeno a giudicare dalle
segnalazioni dei consumatori.
Cosa
è stato fatto nel frattempo?
Gli operatori hanno introdotto il doppio
click, spontaneamente, ma non solo, il secondo click avviene “in casa” loro,
quindi non si fidano più di quello che dice il content service provider, ma il
secondo click lo acquisiscono loro.
Non
vorremmo sembrare monotoni, ma anche questo non è bastato...
Vero, non ci ha messo al riparo dai click
involontari, tanto è vero che proliferano le gallerie fotografiche in cui
clicchi per andare avanti e ti trovi abbonato. Quindi anche il doppio click non
può bastare. Per fortuna ci è venuta in soccorso la legge sulla Concorrenza,
che ha dato a noi la competenza, che fino ad ora era dell’Antitrust, e ci ha
detto che ci vuole un “consenso espresso e documentato”. Su questa base
l’autorità adesso dovrà dettare delle nuove regole.
Perché
non fare come con i numeri telefonici a sovrapprezzo, che dopo lo scandalo
delle hotline, sono stati disattivati di default? Così se uno li vuole, li
richiede esplicitamente al gestore.
Non escludo che ci arriveremo. Però le
resistenze sono forti, è un mercato che vale milioni di euro.
Una
curiosità: le resistenze vengono anche dagli operatori telefonici?
Certo. Per fare un’operazione di trasporto e
di acquisizione del credito loro prendono una commissione, che mediamente è del
50%. Ma è anche nel loro interesse non fare brutta figura.
Non
sarebbe il caso di rendere obbligatorio l’inserimento nell’sms di attivazione
di un riferimento alla disattivazione tramite il call center dell’operatore?
Su questo bisognerebbe lavorare.
Al
Salvagente sono arrivate anche segnalazioni di servizi a sovrapprezzo scorretti
che sfruttano i video per bambini sui portali on line.
E questo è ancora più grave. Ulteriore
dimostrazione che ci voglia qualcosa in più del semplice doppio click.
Quando
avremo una nuova regolamentazione?
Io spero entro i primi mesi dell’anno di
tirare fuori regole diverse. Stiamo lavorando a un tavolo con gli operatori per
fare questa sperimentazione.
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