da: Il Fatto Quotidiano - di
Alessandro Robecchi
L’abilità
di Giuliano Pisapia come mediatore è ormai nota nel mondo e
oggetto di grande ammirazione. Al
termine di una complessa operazione di intelligence, il Fatto Quotidiano,
in collaborazione con il mago Otelma e
Belfagor, è in grado di anticipare le prossime mosse di Pisapia, volte a
portare pace e stabilità sul pianeta.
13
ottobre. Pisapia riunisce Spagna e Catalogna. Trasportato in una
località segreta con un furgone della Guardia Civil, Giuliano Pisapia ha messo
in campo le sue doti di mediatore nella grave crisi spagnola. L’incontro è
iniziato alle 14. Alle 15.30 l’Andalusia ha proclamato l’indipendenza, alle 16
le Asturie hanno fondato un impero e Alicante ha chiesto l’annessione
all’Honduras. L’incontro si è concluso cordialmente, e Pisapia è stato subito
riaccompagnato al confine e ringraziato del suo generoso tentativo.
17
ottobre. Pisapia si
offre all’Atalanta come mediatore tra reparti, nel ruolo di trequartista.
Malumore tra i tifosi. Sette giocatori chiedono asilo politico al Milan, si
dimette l’allenatore. Pisapia ringrazia della disponibilità al dialogo e si
allontana velocemente.
26
ottobre. Pisapia risolve
il caso Cesare Battisti. Grazie alla mediazione
di Giuliano Pisapia
l’annosa questione dell’estradizione di Cesare Battisti dal Brasile è risolta:
lui verrà estradato e Pisapia andrà in Brasile. Favorevoli Pd, Mdp, Si, Calenda
e suo cugino, quel che resta dei montiani, i verdiniani incensurati e tutti gli
altri. Contrario Pisapia, che ci ripensa e ritira l’offerta.
30
ottobre. Chiamato dai vicini a notte fonda in un bilocale
della Bovisa, a Milano, Giuliano Pisapia ha mediato fino all’alba in una lite
tra coniugi, cercando di avvicinare le posizioni e di evitare che si passasse
alle vie di fatto. Grazie alla sua mediazione, la lite si è sviluppata in tutto
il palazzo per poi propagarsi nel quartiere, con saccheggi e incendi. Tutti
hanno lodato il generoso tentativo di Pisapia, ma lo hanno pregato di
allontanarsi.
3
novembre. Pisapia si offre al Pd per mediare con gli
elettori del Pd. Un generoso tentativo rimasto inascoltato.
4
novembre. Pisapia interviene nella vertenza Ilva
proponendo una mediazione di buon senso. Invece che quattromila esuberi e
diecimila lavoratori pagati meno, suggerisce diecimila esuberi e quattromila
lavoratori pagati meno. Al termine della trattativa lascia Taranto nottetempo,
travestito da donna, nel bagagliaio di un’auto.
5
novembre. Congresso: pandoro o panettone in vista del Santo
Natale? Giuliano Pisapia si offre come mediatore nella storica faida che divide
le famiglie italiane.
10
novembre. Pisapia si offre a Mdp per mediare con gli elettori di
Mdp. Un generoso tentativo ancora da valutare.
12
novembre. Pisapia e la crisi coreana. Forte della sua fama
nella composizione dei conflitti, Giuliano Pisapia si è offerto di mediare tra
Donald Trump e Kim Jong-un, proponendosi per colloqui di distensione. Semplice
il piano di lavoro: i coreani potranno tenersi le atomiche ma dovranno
diventare americani e dimostrarlo nel modo più lampante: sparandosi addosso spesso
tra loro. Prime razioni: la Corea ha lanciato seicento missili in mare e il
Pentagono ha spostato tre portaerei nel golfo di Laigueglia. Pisapia è tornato
in Italia, lodato per il generoso tentativo.
20
novembre. Pisapia si offre come mediatore tra tutti i giornali
che insultano D’Alema e gli altri giornali, quelli che insultano D’Alema. Per
una volta la mediazione riesce.
26
novembre. Il governo messicano e i narcos firmano finalmente un
comunicato congiunto: chiedono a Giuliano Pisapia di rinunciare alla sua pur
generosa opera di mediazione nella guerra che insanguina il Paese per non
peggiorare la situazione.
30
novembre. Avviata la mediazione di Giuliano Pisapia con
gli elettori di Pisapia: dalle 15 alle
15.10 ha telefonato a tutti.
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