da: Il Salvagente
Sempre più spesso i genitori mettono i loro
figli davanti allo schermo del tablet o dello smartphone per calmarli con un
cartone animato. Purtroppo, anche i portali come Youtube possono nascondere
brutte sorprese.
Se già una truffa è in sé odiosa, lo
diventa ancora di più se viene perpetrata approfittando dell’ingenuità di un
bambino. Anche nel caso dei servizi a sovrapprezzo, infatti, esiste una
specifica branca dedicata proprio ai più piccoli. A raccontarcelo è Marco, sviluppatore
web di Roma che, nonostante le conoscenze informatiche, è caduto nella
trappola: “Ero in coda alla posta, e per far stare tranquillo mio figlio gli ho
passato il mio smartphone, facendo partire un cartone animato su Youtube. Pochi
minuti dopo, ho ricontrollato il telefono e mi sono accorto che era arrivato un
sms. Diceva che era stato attivato un servizio a pagamento per un canale di
cartoni animati”. La segnalazione di Marco è particolarmente preoccupante
perché passa per le dita frenetiche e inconsapevoli di bambini piccoli, di
certo meno accorti dei genitori.
Per verificare la segnalazione abbiamo
fatto una semplice prova. Col nostro smartphone siamo entrati nell’applicazione
di Youtube, e abbiamo cercato un video del popolare cartone animato “Peppa
Pig”. Sotto le immagini in movimento è spuntata una pubblicità colorata dal
titolo “I tuoi cartoni preferiti”.
Vi è scritto anche “annuncio”, ma difficile
che un bambino si renda conto della differenza con un video normale.
Cliccandoci sopra si apre una pagina che insieme a tanti pupazzetti colorati presenta
la scrit-ta “Cartoons Channel. Entra nel portale dei cartoni sicuro e
divertente!”. In fondo alla pagina, con un carattere minuscolo, si trova sopra
un pulsante ben evidente, “cliccando accetti la fornitura immediata del servizio
con la perdita del diritto di recesso”. Il servizio ha un costo di 5 euro a
settimana. All’altra estremità della schermata, in caratteri ancora più piccoli
si legge a malapena: “Cliccando dichiari di essere maggiorenne e di aver accettato
termini e condizioni”.
Innanzitutto, va segnalato che per quanto
riguarda la rinuncia automatica al diritto di recesso, si possono rilevare i
termini di una clausola capestro, e poi è evidente come un prodotto rivolto ai
più piccoli rischi di usare le scritte minuscole come foglia di fico per
coprire atteggiamenti “furbi”.
Col
Wi-fi spariscono
Interessante, inoltre, segnalare come basti
connettersi a una rete Wi-fi e ripetere la stessa procedura, per vedere
spuntare sotto lo stesso video di Peppa Pig, non più la pubblicità di un
servizio a pagamento da attivare con un doppio click ma uno spot più tradizionale,
che non propone abbonamenti a servizi premium. Perché questa differenza?
Perché i servizi a doppio click sono fatti
per attivare il pagamento automatico solo se si è connessi via rete internet mobile.
Un sistema intelligente, anche se qualcuno preferirebbe usare la parola
“furbo”.
Meccanismi, questi, che fanno pensare agli
acquisti in-app: sono i giochi su smartphone pensati per i più piccoli, che
arrivati a un certo livello di difficoltà propongono di acquistare dei vantaggi
per superare gli ostacoli. Tanti genitori si sono accorti di importanti cifre
mancanti dalla carta di credito collegata all’account sullo smartphone quando
era troppo tardi.
Negli Usa, Google è stata condannata a rimborsare
per 19 milioni di dollari tutti gli utenti che avevano subito questi acquisti contro
la loro volontà. Ma come si vede dai casi segnalati qui, i trucchi per
approfittare dei bambini continuano: tanto, pagano sempre mamma o papà.
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