lunedì 30 ottobre 2017

Truffe telefoniche / 1: Come ti frego con un click

da: Il Salvagente

Come ti frego con un click
Nonostante le sanzioni e le misure richieste dall’Antitrust, moltissimi italiani continuano a ritrovarsi abbonati a servizi a sovrapprezzo a loro insaputa navigando inconsapevolmente su internet dallo smartphone
di Lorenzo Misuraca

Il dito scorre sullo schermo dello smartphone alla ricerca di gossip o immagini divertenti, non c’è motivo per stare all’erta, quando improvvisamente si apre una pagina bianca. Un attimo di panico, proviamo in tutti i modi a chiuderla cercando il bottone adatto...il gioco è fatto: senza essercene accorti siamo abbonati a un servizio a pagamento. Ce ne accorgiamo solo quando (e se) arriva un sms che ne magnifica i vantaggi alla modica cifra di qualche euro a settimana, in genere 5. Peccato che il primo pagamento sia stato già  prelevato a nostra insaputa.
Casi così sono all’ordine del giorno e colpiscono tantissimi consumatori (le ultime stime risalgono a tre anni fa e parlano di 10 milioni di italiani potenzialmente coinvolti e 800 milioni di giro d’affari l’anno), tanto che già nel 2015 l’Antitrust aveva multato i maggiori gestori telefonici proprio per le responsabilità in questo ambito.
Eppure, a distanza di due anni il Salvagente continua a ricevere numerose segnalazioni di truffe di questo tipo.

È il caso, ad esempio, di Lorenzo da Roma che ci ha scritto: “Stavo navigando su facebook quando mi è apparso un link sponsorizzato a una gallery di foto sulla pagina Tuttocalcio. Ci sono andato ma a metà galleria la schermata è diventata tutta bianca, e cercando di tornare indietro devo aver cliccato in qualche punto particolare. Fatto sta che mi è subito arrivato un sms che mi avvertiva di aver attivato l’abbonamento mensile a Tuttocalcio, al prezzo di 4,99 euro”. Per disattivarlo era indicato un numero di telefono o un link web, selfcare.mobilepay.it. “Al telefono riesco a farmi disattivare il servizio, ma cade la linea e non posso più rientrare in contatto con l’operatrice per chiedere la restituzione dei soldi che nel frattempo mi sono già stati sottratti”, ci spiega Lorenzo, che cliccando su un link riesce a trovare la lista delle aziende che usano questa piattaforma per i servizi a sovrapprezzo, detti anche “premium”: centinaia, tra cui anche Mondadori, la Stampa, Mediaset, Gruppo l’Espresso, Internazionale. “Quella che mi ha attivato Tuttocalcio è Mobando,- spiega Lorenzo - a cui scrivo una mail intimando il rimborso. Il giorno dopo mi arriva la risposta: collegati a rimborsami.net per la domanda”.
Per riavere i suoi soldi, il nostro lettore si trova dentro un gioco dell’oca che sembra pensato apposta per scoraggiare l’utente e spingerlo ad abbandonare la battaglia, dopo aver ottenuto la disattivazione, rinunciando ai 5 euro iniziali.
Pochi per una persona, ma tanti se moltiplicati per una miriade di casi al giorno. Un meccanismo, quello dei servizi attivati all’insaputa del consumatore, che anche gli operatori devono avere ben chiaro, come dimostra il caso di Helga Valeforever che ci scrive: “Ho parlato con l’operatore chiedendo spiegazioni e lui mi ha detto che probabilmente navigando in internet ho involontariamente cliccato qualche banner o pubblicità e si è attivato”.

Tra le soluzioni messe in campo dagli operatori c’è il barring, il sistema per bloccare tutti i servizi premium, che
a differenza di quanto avvenne con gli 144, non è attivo per default ma va richiesto esplicitamente, e pone la fastidiosa incombenza (non sempre possibile) di dover di volta in volta comunicare le eccezioni come con le app bancarie. Senza aggiungere che in molti casi viene attivato a guaio avvenuto, con conseguente perdita di denaro. “A me - scrive Risa, altra lettrice del Salvagente - hanno ‘prelevato’ in tutto quasi 45 euro. Quando me ne sono accorta ho chiamato il mio operatore (Wind) che mi ha attivato il blocco servizi a sovrapprezzo e rimborsato solo il costo della prima settimana (4,99 euro)!”. Interpellata dal Salvagente, l’Antritrust spiega che sta lavorando su misure finalmente efficaci contro la truffa dei servizi a sovrapprezzo da rendere pubbliche entro fine anno. Se così dovesse finalmente essere saranno migliaia gli utenti che le saluteranno con un brindisi.

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