Dopo la sentenza di assoluzione per il sindaco di Roma Virginia Raggi, Alessandro Di Battista ha postato queste parole verso i giornalisti: “Oggi la verità
giudiziaria ha dimostrato solo una cosa: che le uniche puttane qui sono proprio
loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma
solo per viltà".
Ovviamente, la categoria dei giornalisti si
è “risentita”, si aspetta innanzitutto delle scuse.
Personalmente, trovo la categoria dei
giornalisti della stampa mediamente fatta di gente con la schiena piegata,
servi, faziosi, autoreferenziali. Ergo: non fanno informazione.
Oggettività, indipendenza, senso critico,
professionalità, volontà e capacità di informare, tutte caratteristiche rarissime.
Non parliamo degli editorialisti che scrivono per “rispondere” ai colleghi dell’altra
sponda…intesa come sponda politica.
Detto quanto penso dei giornalisti, ritengo
però che a questo paese servono più le puttane
che Di Battista. Servono più le puttane che giornalisti leccaculo
e con la schiena piegata e/o frustrati perchè i loro leader politici stanno scomparendo dal proscenio politico.
e con la schiena piegata e/o frustrati perchè i loro leader politici stanno scomparendo dal proscenio politico.
Per quanto riguarda il volontario in Guatelama, se prima del 4 marzo, date le mie
perplessità su Di Maio (confermate in questi mesi) trovavo Di Battista più
attrezzato dell’”amico Luigi” per una candidatura a possibile presidente del
consiglio, ora lo trovo semplicemente inutile. Spara cazzate e volgarità e non
servirà al M5S per recuperare quei voti che gli sono arrivati dai delusi del
PD.
E se ci sono delle scuse da fare, Di Battista chieda scusa alle puttane. Paragonarle ai giornalisti non è proprio carino.
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