È uno dei provvedimenti bandiera del ministro
dell'Interno Salvini. Contiene, tra le altre cose, strette su asilo e permessi
di soggiorno, un Daspo urbano più severo e stanziamenti per la polizia. Ok di
Palazzo Madama con voto di fiducia, ora il dl passa alla Camera.
Il testo del provvedimento
si articola in tre parti in materia di immigrazione, sicurezza pubblica, e
organizzazione del ministero dell’Interno e dell’Agenzia nazionale per i beni
sequestrati o confiscati alla criminalità organizzata. Nel maxiemendamento che,
con qualche correzione, sostituisce il decreto legge originario, ci sono
novità tra l'altro sulla videosorveglianza, gli sgomberi degli immobili
occupati abusivamente, il Fondo per la sicurezza urbana, l'utilizzo dei droni.
Il procuratore antimafia userà la polizia penitenziarie per raccogliere
informazioni nelle carceri.
Immigrazione: stretta su asilo e permesso di soggiorno
In materia di immigrazione
si va dall'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari
(sostituito da permessi speciali temporanei, prolungati per motivi sanitari)
all'allungamento da 3 a 6 mesi del trattenimento nei Centri per i rimpatri;
dalla possibilità di trattenere gli stranieri da espellere anche in strutture
della pubblica sicurezza, in caso di indisponibilità dei Centri di permanenza
per il rimpatrio (Cpr), alla possibilità di revocare la
cittadinanza italiana per terrorismo. Ma il fulcro del testo è sui richiedenti asilo: per quelli che compiono gravi reati è prevista la sospensione dell'esame della domanda di protezione ed è possibile l'obbligo di lasciare il territorio nazionale. In caso di condanna in primo grado è previsto che il questore ne dia tempestiva comunicazione alla Commissione territoriale competente, "che provvede nell'immediatezza all'audizione dell'interessato e adotta contestuale decisione". Il decreto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dallo Sprar (Sistema protezione e richiedenti asilo e rifugiati). Questi ultimi, la cosiddetta accoglienza diffusa nei Comuni, sono ridimensionati. I richiedenti asilo troveranno invece accoglienza nei Cara.
cittadinanza italiana per terrorismo. Ma il fulcro del testo è sui richiedenti asilo: per quelli che compiono gravi reati è prevista la sospensione dell'esame della domanda di protezione ed è possibile l'obbligo di lasciare il territorio nazionale. In caso di condanna in primo grado è previsto che il questore ne dia tempestiva comunicazione alla Commissione territoriale competente, "che provvede nell'immediatezza all'audizione dell'interessato e adotta contestuale decisione". Il decreto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dallo Sprar (Sistema protezione e richiedenti asilo e rifugiati). Questi ultimi, la cosiddetta accoglienza diffusa nei Comuni, sono ridimensionati. I richiedenti asilo troveranno invece accoglienza nei Cara.
Sicurezza pubblica: dal taser al Daspo urbano
Il testo presenta poi una
serie di misure sulla sicurezza pubblica: dal taser anche ai vigili urbani alla
stretta sui noleggi di auto e furgoni per evitare che vengano usati dai
jihadisti contro la folla, come avvenuto a Nizza, Londra e Berlino. Vengono
stanziati quasi 360 milioni fino al 2025 per "contingenti e straordinarie
esigenze" di polizia e vigili del fuoco "per l'acquisto e
potenziamento dei sistemi informativi per il contrasto del terrorismo internazionale",
compreso il rafforzamento dei nuclei Nbcr (nucleare, biologico, chimico e
radiologico). Dei 360 milioni stanziati, 267 sono per la pubblica sicurezza e
92 per i pompieri. I Comuni con più di 100 mila abitanti potranno dotare 2
poliziotti municipali di taser in via sperimentale per un periodo di sei mesi.
I poliziotti locali, inoltre, se "addetti ai servizi di polizia
stradale" e "in possesso della qualifica di agente di pubblica
sicurezza" possono accedere al Centro elaborazione dati (Ced) delle forze
di polizia. Il testo prevede inoltre un Daspo urbano più severo. Il decreto
amplia le zone dove può scattare, includendo i "presidi sanitari", le
zone di particolare interesse turistico, le "aree destinate allo
svolgimento di fiere, mercati pubblici spettacoli". Previsto anche il
Daspo per coloro che sono indiziati per reati di terrorismo e una stretta sulle
occupazioni. I blocchi stradali tornano ad essere sanzionati penalmente e non
più in via amministrativa. E ancora, l'utilizzo del braccialetto elettronico
sarà possibile anche nei confronti degli imputati dei reati di maltrattamento
in famiglia e stalking.
Potenziamento agenzia dei beni confiscati alla
criminalità organizzata
Infine il potenziamento
dell'Agenzia per i beni confiscati. Il provvedimento estende di ulteriori 70
unità la pianta organica e individua le aziende confiscate "di rilevante
interesse socio-economico" che necessitano di supporto per il
proseguimento dell'attività. Viene liberalizzata anche la vendita dei beni
sequestrati ai mafiosi, ampliando la platea dei possibili acquirenti. In
particolare, potranno essere venduti anche a soggetti privati, superando
l'obbligo di vendere i beni confiscati solo a enti pubblici, alle associazioni
di categoria e alle fondazioni bancarie. I beni potranno essere ceduti al
miglior offerente, con diritto di prelazione comunque riservato ai soggetti
pubblici citati.
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