mercoledì 14 ottobre 2015

Renzi: il limite del contante sale a tremila euro



da: La Stampa

Bersani contrario: «Favorisce nero ed evasione». Un anno fa Padoan elogiava la riduzione voluta dal governo Monti. Apprezzamenti al premier dalle associazioni di categoria

La soglia per l’uso dei contanti, abbassata tra le proteste a mille euro dal governo Monti, salirà a 3mila euro. Per sostenere i consumi e perché non è così che si fa la lotta all’evasione. La novità dell’ultima ora arriva direttamente dal premier Matteo Renzi, impegnato poi fino a tarda sera con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e i tecnici di Tesoro e Palazzo Chigi nella definizione della legge di Stabilità. 

PD DIVISO  
Bisogna dire «basta al terrore, chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito...» spiega il premier di buon mattino. I soldi comunque «sono tracciati», per questo la proposta che arriverà in parlamento «è riportare i livelli del contante alla media europea», un «piccolo gesto per incentivare i consumi». Ma l’annuncio intanto fa subito
discutere e suscita reazioni opposte all’interno della stessa maggioranza: da un lato Angelino Alfano esulta. Dall’altra esplode invece lo sdegno della minoranza Pd, sintetizzata dal messaggio di Pierluigi Bersani, secondo il quale così si favoriscono gli evasori.

PADOAN CAMBIA IDEA  
Il 19 novembre 2014, quindi poco meno di un anno fa, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan tesseva le lodi della limitazione dell’uso del contante, sostenendo che faceva bene ai consumi. Spiegava che tale azione era «motivata dall’esigenza di far emergere l’economia sommersa e aumentare la tracciabilità delle movimentazioni per contrastare il riciclaggio di capitali di provenienza illecita, l’elusione e l’evasione fiscale». Poi, sottolineava il ministro, «bisogna considerare che l’elevato costo della gestione del contante è lo 0,4% Pil, che diventa lo 0,5% in Italia, pari a circa 8 miliardi di euro l’anno». E quindi: «La limitazione all’uso del contante se» parallelamente «viene incentivata la moneta elettronica e altri strumenti di pagamento produce prevedibili effetti positivi sui consumi». Un anno pare che abbia cambiato idea. 


ESULTANO I COMMERCIANTI, CONSUMATORI DIVISI  
L’annuncio in effetti viene accolto con entusiasmo dalle associazioni del turismo, che vedono nella misura un allineamento con i competitor e una semplificazione dei rapporti con i visitatori stranieri abituati all’estero «ad un ampio utilizzo dei contanti» e dai commercianti, con Confesercenti che già si spinge avanti a chiedere anche di eliminare gli scontrini. Divisi invece i consumatori, con il Codacons che plaude a una misura chiesta da tempo, mentre per Adusbef e Federconsumatori si tratta di una scelta «immotivata e fuori luogo», un «clamoroso ed insensato passo indietro sul fronte della tracciabilità, della legalità e della trasparenza». 

I TIMORI DEI SINDACATI  
Dello stesso parere i sindacati, con la Uil che si dice preoccupata per una misura che «va esattamente nella direzione opposta ad una seria lotta all’evasione fiscale, di cui l’Italia detiene la maglia nera in Europa». E che allarma ancora di più l’ala sinistra del partito del premier, pronta a dare battaglia già in Senato, da dove inizierà l’esame della legge di Stabilità. «Non si dica che, alzando la soglia a 3mila euro, si favoriscono i consumi», tuona l’ex segretario Bersani. «Chi ha 3mila euro da spendere - è il suo ragionamento - sicuramente ha la carta di credito. Si incoraggerebbero consumi in nero, riciclaggio, evasione e corruzione come certificato da tutte le agenzie a partire dalle Entrate». Bersani si dice «amareggiato» per il messaggio che si rischia di far passare all’Italia, anche perché prima di arrivare alla media europea sui contanti bisognerebbe arrivare «alla media europea nella lotta all’evasione, al nero e alla corruzione». 

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