da: http://www.lettera43.it/
Sinodo,
la linea su divorziati risposati e omosessuali
Vittoria di Bergoglio. Passa l'apertura ai divorziati. Per un voto. E
l'«accoglienza» ai gay. Ma le unioni sono «contrarie al disegno di Dio». Il
documento dei vescovi.
Alla fine, nonostante tutto, nonostante lotte
di potere e fazioni, falsi scoop sulla salute del pontefice e coming out a
orologeria, l'intesa è stata raggiunta.
PASSATO
PER UN VOTO. La commissione incaricata di stilare
il documento da portare all'assemblea del Sinodo sulla famiglia ha votato la
relazione all'unanimità. E i vescovi hanno approvato tutti e 94 i punti del
testo con una maggioranza di due terzi. Quello sulla comunione ai divorziati
risposati è passato per un voto. L'accordo sul nodo più scottante è a maglie
larghe, ma rappresenta in ogni caso un'apertura storica. Nel documento, ha
spiegato nel briefing in Vaticano il cardinale di Vienna Christoph Schoenborn,
«si parla con grande attenzione della situazione dei divorziati risposati ma la
parola chiave è 'discernimento'» perché «i casi sono diversi tra loro».
NIENTE SÌ O NO, SITUAZIONI DIVERSE. E
ancora, ha aggiunto Schoenborn, la relazione «non tocca la questione in diretto
ma in obliquo: dà i criteri fondamentali del discernimento dell esituazioni. Se
era attesa una risposta 'sì' o 'no', era una falsa domanda perché le situazioni
sono diverse».
«La definizione di divorziati risposati»,
ha proseguito l'arcivescovo austriaco citando il cardinale Cottier, teologo di
Giovanni Paolo II, «è troppo univoca, perché le situazioni sono talmente
diverse che dobbiamo guardare da vicino, discernere e accompagnarle.
CRITERI PER I SACRAMENTI. Il documento
finale dà i criteri non solo per l'accesso ai sacramenti ma anche per le
situazioni che il catechismo della Chiesa cattolica chiama 'irregolari'».
Mentre sull'altro tema di cui si è tanto
dibattuto, l'omosessualità, «non troverete molto», ha sottolineato il
cardinale: «certi», ha aggiunto, «saranno delusi».
Accogliere
gli omosessuali, ma le unioni gay sono contro il disegno di Dio
«Il tema dell'omosessualità», aveva
annunciato il cardinale di Vienna, «è toccato sotto l'aspetto della famiglia:
se facciamo esperienza di un fratello, una sorella, uno zio, una persona che è
omosessuale, come gestire questa situazione da cristiano». Vero
è che le posizioni della Chiesa non avanzano, ma la relazione tratta il
nodo dell'omosessualità in più punti. E prende posizioni chiare.
NO A INGIUSTE DISCRIMINAZIONI. «Ogni
persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale», va «rispettata
nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio
di ingiusta discriminazione», è scritto nel documento nel Sinodo che chiede
«una specifica attenzione anche all'accompagnamento delle famiglie in cui
vivono persone con tendenza omosessuale».
ATTENZIONE ALLE COPPIE DI FATTO. La
relazione dei vescovi affronta anche il tema delle coppie di fatto: la Chiesa,
afferma il Sinodo, deve rivolgere loro attenzione perché possano essere
«valorizzati quei segni di amore che propriamente corrispondono al riflesso
dell'amore di Dio in un autentico progetto coniugale».
UNIONI GAY CONTRO IL DISEGNO DI DIO. E
chiude sulle unioni gay: non c'è «fondamento alcuno» per analogie «neppure
remote» con il matrimonio e la famiglia. «Il Sinodo ritiene del tutto
inaccettabile», si legge nella relazione, «che le Chiese locali subiscano delle
pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli
aiuti finanziari ai Paesi poveri all'introduzione di leggi che istituiscano il
'matrimonio' fra persone dello stesso sesso». Le unioni omosessuali, è
spiegato, «sono contro il disegno di Dio».
La
vittoria delle larghe intese
La Chiesa ribadisce poi la «tolleranza
zero» nei confronti della pedofilia. Parlando delle violenze all'interno della
famiglia il documento del Sinodo sottolinea la necessità di «una stretta
collaborazione con la giustizia».
«Tutto il testo della 'Relatio finalis' è stato approvato alla unanimità dalla Commissione: è stato presentato all'assemblea come un testo su cui tutti erano d'accordo, senza riserve, questo è un messaggio molto significativo», ha detto il presidente della commissione, cardinale Erdo.
«Tutto il testo della 'Relatio finalis' è stato approvato alla unanimità dalla Commissione: è stato presentato all'assemblea come un testo su cui tutti erano d'accordo, senza riserve, questo è un messaggio molto significativo», ha detto il presidente della commissione, cardinale Erdo.
LA
DOTTRINA BERGOGLIO. Il sinodo, ha dichiarato Papa Francesco
chiudendo l'assemblea, «ci ha fatto capire meglio che i veri difensori della
dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito, non le idee ma
l'uomo, non le formule, ma la gratuità dell'amore di Dio e del suo perdono». Un
messaggio chiaro in direzione opposta alla linea che aveva prevalso sotto il pontificato di papa Ratzinger.
Il discorso del Papa è stato accolto «da un
grande applauso», ha riferito padre Federico Lombardi, «una standing ovation»,
gli ha fatto eco padre Thomas Rosica, portavoce di lingua inglese. E dalla
sala stampa vaticana hanno concluso: «Credo che fossero anche contenti di
essere arrivati in porto e bene». Un grande applauso alle larghe intese.
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