da: http://www.glistatigenerali.com/ - di
Stefano Iannaccone
Sono in arrivo tempi meno duri per chi non
emette lo scontrino. Per cavarsela basta ricorrere alla “definizione agevolata”, la corsia
preferenziale, resa più vantaggiosa dalla manovra economica, per limitare
i danni con il fisco. Il governo Renzi sta pensando di ‘potenziare’ questo
strumento, offrendo così uno sconto all’evasore.
La bozza della Legge di
Stabilità 2016 introduce infatti un cambiamento
alle norme in vigore, consentendo il pagamento
di “un importo pari ad un sesto del minimo previsto dalla legge” per chi
viene scoperto ad aggirare il fisco in caso di assenza di dolo o in
presenza di colpa non grave. Basta una dimenticanza e il problema è risolto. In
questo modo, quindi, viene aumentata la soglia dell’attuale norma che
prevede la riduzione ‘solo’ di un quarto della sanzione.
Certo, il testo è ancora provvisorio ed
è probabile che ci siano successive modifiche, visto che deve essere
setacciato anche da Bruxelles. Ma intanto nell’Articolo 67 c’è una novità che
fa il paio, in termini di non lotta all’evasione, con l’innalzamento della
soglia a 3mila euro dei pagamenti in contanti. Il cavillo è inserito nelle
“disposizioni per la definizione agevolata delle sanzioni per le
violazioni” fiscali. Il
testo, così come è formulato, interviene sulle violazioni per la “mancata
emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto”
e dell’emissione “di tali documenti per importi inferiori a quelli reali”.
In pratica quando viene ‘dimenticato uno scontrino’ o ‘battuto uno scontrino’
con una somma inferiore alla effettiva transazione. Inoltre, la legge
tocca anche l’omessa “installazione degli apparecchi per l’emissione
dello scontrino fiscale”, caso molto comune invece tra i venditori
ambulanti.
Insomma, l’eventuale approvazione dell’Articolo 67 della Legge di Stabilità eviterebbe
anche questo grattacapo agli evasori: basta
aggrapparsi alla “definizione agevolata” nella sua versione ‘plus’ e la
questione sarebbe seppellita. Eppure durante
la presentazione della Legge di Stabilità 2016, il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato
di un recupero di almeno 3,4 miliardi di euro dalla lotta all’evasione,
fiscale con particolare riferimento al rientro di capitali. Ma sul fronte interno
il governo sembra avere un altro orientamento.
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