giovedì 31 marzo 2016

La voce femminile e il cervello maschile: ricerca inglese (se ne sentiva la mancanza….)



Era da un po’ che non sbattevo con qualche ricerca inglese o americana, o di altra nazionalità. Iniziavo a sentirne la mancanza.
Ci ha pensato qualche giorno fa l’‘Huffington post’ a colmare il mio “vuoto culturale”.

Si tratta di una “ricerca” inglese. Sostiene che negli uomini (o nei maschi?!) la colpa delle distrazioni sarebbe della voce femminile, più complessa di quella maschile e capace di "stancare" letteralmente il cervello dei componenti dell'altro sesso.

In attesa di una ricerca su ciò che stanca le donne, es: il continuo esercizio persuasivo nei confronti di soggetti maschili perché “apprendano” concetti base della convivenza personale e professionale, almeno nella misura del 20%, vale a dire: spendiamo 100 di energie persuasive per portarne a casa un 20, ma tant’è…mica si può pretendere dal genere maschile, mi sento rassicurata da questa ricerca sugli effetti della voce femminile nei maschi.

Orbene.
Non metto in discussione la ricerca. Non foss’altro perché, contrariamente ad altre ricerche pubblicate da “autorevoli” siti web di organi di stampa e siti web di
vario genere che devono attirare visitatori per gli inserzionisti pubblicitari, non mi aspetto ricerche con affermazioni in senso contrario. Avrete sicuramente fatto caso che non possa giorno senza che, appunto, un “autorevole” sito web di organo di stampa o altro sito pubblica ricerche che dicono tutto e il contrario di tutto. Oggi: mangia il pesce che fa bene. Domani: il pesce contiene il mercurio, può essere cancerogeno. Oggi: non è vero che il cioccolato fa male. Domani: il cioccolato contiene sostanze che inibiscono un ormone fino a ieri sconosciuto e possono infiammare la prostata.

Insomma, anziché queste ricerche dell’organo sessuale maschile, che un giorno rassicurano e un altro inquietano, la recente ricerca inglese sugli effetti della voce femminile nel maschio che avrebbe il potere di stancare il cervello maschile è di quelle esclusivamente rassicuranti. Se la tesi dei “ricercatori” è esatta, si tratterebbe di un fenomeno con effetti limitati.
Il perché è chiaro, non è vero?
Non perché la maggior parte delle donne siano mute ma….perchè trovare cervelli maschili funzionanti è roba rara. Insomma, se facciamo male, lo facciamo a pochi….pochi….

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