Mediaset, con rare eccezioni lontane nel
tempo, non ha programmi di informazione di qualità. Facciano una proposta a
Milena Gabanelli e troveranno nei dati auditel quelle fasce di consumatori, detti
spettatori, che l’azienda di Berlusconi non riesce a catturare.
Il
livello professionale della Bignardi non è nulla rispetto a quello
della migliore giornalista italiana:
Milena Gabanelli.
da: Lettera43
Rai
Tre, Daria Bignardi si prepara ad azzerare la rete
La
Bignardi è pronta a rottamare la programmazione. Gli unici punti fermi sono Che
tempo che fa e Chi l'ha visto?. Ballarò chiuderà. E ora rischia anche Report.
Sino ad ora si è mossa con passi felpati e
stile sobrio.
Rare apparizioni nei corridoi di viale
Mazzini, qualche riunione privata con l’amministratore delegato Antonio Campo
Dall’Orto e molte telefonate con i vice direttori per controllare e valutare
gli ascolti.
A partire da quelli di Massimo Giannini, conduttore traballante di Ballarò, destinato a fine stagione a restare a casa.
A partire da quelli di Massimo Giannini, conduttore traballante di Ballarò, destinato a fine stagione a restare a casa.
BALLARÒ VERSO LA CHIUSURA. La neo direttora di Rai Tre Daria Bignardi
almeno un punto fermo lo ha ben chiaro: quel programma s’ha da chiudere.
Lo
vuole il premier, Matteo Renzi, e lo ha fatto chiaramente
capire il commissario politico
dell’informazione, Carlo Verdelli.
E non è detto che al suo posto venga
piazzato un altro programma di approfondimento. Il martedì sera, in fondo, può
andare in onda un’altra cosa. Affidandola, magari, a Gianni Riotta, il primo in lista d’attesa fra coloro che aspettano
di tornare in Rai, o al rassicurante
conduttore di Agorà, talk del mattino che compete con La7, Gerardo Greco.
SOLO DUE PUNTI FERMI. Mettendo da parte il caso Giannini, più politico che televisivo, il piano di lavoro che la Bignardi intenderebbe seguire, e che potrebbe illustrare in occasione del suo primo vero giorno di scuola dato che Campo Dall’Orto ha convocato il comitato editoriale (del quale fanno parte i direttori di rete e tutti i manager che si occupano di prodotto), è semplice e complicato al tempo stesso.
In pratica, l’ex conduttrice delle Invasioni barbariche, il programma de La7 chiuso
per mancanza di ascolti, avrebbe deciso di ribaltare la prospettiva, come
spiegano in Rai, partendo da un dato: a oggi Rai Tre sta in piedi grazie a Chi l'ha visto?, il programma cult del
mercoledì sera condotto da Federica Sciarelli, e Che tempo che fa di Fabio Fazio, diventato il vero direttore ombra della rete.
Al di là di questi due programmi c’è il
deserto dei tartari, sarebbe il ragionamento fatto dalla Bignardi ai suoi
collaboratori.
Il
piano della Bignardi crea tensioni all'interno della rete
Certo, c’è anche il caso Gazebo, il
programma comico satirico di Diego Bianchi, che convince ma non vince, ma per
quello ci sarà comunque una corsia preferenziale.
Il conduttore piace alla Bignardi e liscia
la pancia al pubblico radical chic che frequenta Rai Tre.
Un po’ come succede con Lucia Annunziata e le interviste della domenica. Tollerate ma non sempre gradite.
Tutto il resto, invece, è da buttare. Ovviamente conduttori e giornalisti finiti nella lista dei rottamandi non l’avrebbero presa bene e avrebbero già iniziato a drizzare le orecchie per capire da che parte tira il vento.
Un po’ come succede con Lucia Annunziata e le interviste della domenica. Tollerate ma non sempre gradite.
Tutto il resto, invece, è da buttare. Ovviamente conduttori e giornalisti finiti nella lista dei rottamandi non l’avrebbero presa bene e avrebbero già iniziato a drizzare le orecchie per capire da che parte tira il vento.
PRESA DIRETTA E REPORT A RISCHIO. Due, in particolare, i prodotti che potrebbero creare tensioni e frizioni. Da una parte Presa diretta di Riccardo Iacona, difficile da gestire e ancor più complicato da controllare. Dall’altra Report, il contenitore d’inchieste di Milena Gabanelli, vera spina nel fianco del governo e della Casta politica, che potrebbe finire relegato in una fascia oraria di secondo piano.
Se Rai Tre deve diventare la rete che
rassicura e fa sorridere, i pugni nello stomaco dati da questi due format
rischiano di essere davvero fuori linea.
Meglio puntare su comici e satira
controllata invece che sulle inchieste e sui racconti in presa diretta con la
cronaca.
Il quadro tratteggiato dalla Bignardi, anche se a grandi linee, ha già creato tensioni e malumori all’interno della rete, dato che il lavoro per la stesura del prossimo palinsesto inizia ora.
Il quadro tratteggiato dalla Bignardi, anche se a grandi linee, ha già creato tensioni e malumori all’interno della rete, dato che il lavoro per la stesura del prossimo palinsesto inizia ora.
FAZIO
NE ESCE RAFFORZATO. Chi può si è già rivolto ai propri
referenti politici per capire come muoversi e quanto ci sia realmente da
preoccuparsi.
Altri, invece, hanno iniziato a tartassare
la segreteria della Bignardi per poterla incontrare al più presto.
Ovviamente, nel vortice delle consultazioni il mediatore più gettonato è Fazio, anche se il conduttore di Che tempo che fa ha pensato bene di isolarsi dal resto del mondo con la scusa di essere fortemente impegnato nella realizzazione di Rischiatutto, dove lui non rischia assolutamente nulla.
Ovviamente, nel vortice delle consultazioni il mediatore più gettonato è Fazio, anche se il conduttore di Che tempo che fa ha pensato bene di isolarsi dal resto del mondo con la scusa di essere fortemente impegnato nella realizzazione di Rischiatutto, dove lui non rischia assolutamente nulla.
Anzi, con questo remake si prende
definitivamente la rete, lasciando il resto dello spazio nelle mani della
Bignardi.
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