da: http://www.rockol.it/ - di
Mattia Marzi
Con il nuovo album "Le cose che non
ho", il secondo capitolo del progetto "Parole in circolo",
avviato lo scorso anno con la pubblicazione del singolo "Guerriero" e
portato avanti a gennaio con il disco (e il conseguente tour), Marco Mengoni va
a completare la sua "playlist in divenire"; non si tratta di un
repackaging o di un disco dal vivo ", ma di un nuovo album di 11 inediti
che è stato realizzato tra Milano e Los Angeles con la produzione di Michele
Canova - ormai al suo terzo lavoro con Marco - e che è stato anticipato nelle
scorse settimane dal singolo "Ti ho voluto bene veramente".
"Le cose che non ho" vede Mengoni aggiungere colori secondari a quelli primari di "Parole in circolo"; se il precedente disco era incentrato su ballad e pezzi introspettivi (con qualche concessione al mondo dell'elettronica, prendete ad esempio "Guerriero", "Se sei come sei" e "Io ti aspetto"), qui succede l'inverso: per le ballad e i pezzi pop rock c'è poco spazio ("Le cose che non ho", "Dove siamo") e la componente principale è l'elettronica, che nei vari pezzi del disco è
Un aspetto interessante di questo "Le
cose che non ho" riguarda il lavoro sulla voce e sulle tracce vocali:
Marco mette da parte i virtuosismi e propone spesso un canto che è quasi un
parlato. Un'anticipazione di questa "evoluzione" era stata già
offerta con "Guerriero", ma qui sembra non rappresentare
un'eccezione; la voce è sempre controllata, e il parlato ricorre in diversi
pezzi del disco, da "Ti voglio bene veramente" a "Parole in
circolo" (il brano-manifesto della sua "playlist in divenire"),
passando per "Sono solo satelliti" (la canzone firmata da Giuliano
Sangiorgi, che si presta anche ad un fugace cameo nel finale, una ballad in
stile Negramaro). Gli arrangiamenti vocali sono stati curati dallo stesso
Mengoni e gran parte delle canzoni contenute in "Le cose che non ho"
sono caratterizzate dalla presenza di voci come tappeto musicale che traccia -
in alcuni casi - la stessa linea melodica del brano, arricchendola (prendete
l'intro di "Nemmeno un grammo" o la stessa "Ti voglio bene
veramente", dove la voce di Marco suona quasi sdoppiata).
"Le cose che non ho" è un lavoro
meno tradizionale rispetto agli ultimi dischi del cantante di Ronciglione, che
con questo nuovo album sembra giungere ad un equilibrio tra le varie influenze
dell'intero progetto "Parole in circolo": assemblati tra loro, i
pezzi di "Le cose che non ho" vanno a comporre un bel puzzle nel
quale convivono la modernità e gli effetti sonori di Sia (della quale, forse
non a caso, Mengoni ha inciso "Rock bottom", pezzo che potrebbe
rappresentare il ponte di un lancio internazionale del progetto - a gennaio
2016 uscirà la versione spagnola di "Parole in circolo"), la
semplicità e la profondità musicale di Elisa, lo spirito cool e fresco di
Stromae e il minimalismo di alcune recenti produzioni dei Coldplay. Il Mengoni
del 2015 non è il ragazzo timido che si era fatto conoscere sul palco di X
Factor, non è l'artista stravagante del periodo "Re matto" e
"Solo 2.0", e non è neanche il cantante che con
"L'essenziale" e il progetto "#Prontoacorrere" aveva dovuto
soddisfare il grande pubblico con una veste più semplice e tradizionale.
Piuttosto, è un artista curioso, che si lascia ispirare e che giunge ad una
sintesi; la sua identità musicale rimane (forse volutamente) indefinita, tale
da non poter essere racchiusa in schemi (quello della libertà, non a caso, è
uno dei concetti che ricorrono maggiormente nelle canzoni di "Le cose che
non ho"): "Credo che tutti abbiano una strada da percorrere, ma può
succedere che non ci sia un arrivo", canta Marco, che con fare
camaleontico esplora territori differenti, mantenendo comunque una propria
credibilità.
TRACKLIST
Ricorderai
l'amore
Ti ho voluto bene veramente
Ad occhi chiusi
Resti indifferente
Parole in circolo
La nostra estate
Solo due satelliti
Rock bottom
Le cose che non ho
Dove siamo
Nemmeno un grammo
Ti ho voluto bene veramente
Ad occhi chiusi
Resti indifferente
Parole in circolo
La nostra estate
Solo due satelliti
Rock bottom
Le cose che non ho
Dove siamo
Nemmeno un grammo
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