tratto da Corriere della Sera
La Camera dei deputati ha respinto la
mozione di sfiducia promossa dal Movimento Cinque Stelle nei confronti del
ministro delle Riforme Maria Elena Boschi per la questione banca Etruria: i
voti a favore sono stati 129 , 373 i contrari. Il ministro ha quindi ricevuto
la piena fiducia. «Se fosse coinvolta la mia famiglia io mi dimetterei. Se mio
padre ha sbagliato deve pagare, ma se ha sbagliato non può essere giudicato da
un tribunale dei talk show. In tutta onestà vorrei chiedere a quest’aula dov’è
il favoritismo nell’aver fatto perdere a mio padre l’incarico come a tutti gli
altri membri del cda? Vorrei chiedere in tutta onestà: dov’è il favoritismo
nell’essere stato mio padre sanzionato dalla Banca d’Italia con 144 mila euro?
Lasciate dire con il cuore. Io amo mio padre e non mi vergogno a dirlo. Mio
padre è una persona perbene e sono fiera di lui. E sono fiera di essere la
prima della famiglia ad essersi laureata. E sono fiera anche di far parte di un
governo in cui chi sbaglia deve pagare. «Dire che Banca Etruria è la banca
della famiglia Boschi non corrisponde alla realtà dei fatti. Mio padre è di
origine contadina e ogni giorno si faceva 5 chilometri a piedi per andare a
scuola. Questa è la storia semplice e umile di mia famiglia, non le
maldicenze
uscite in questi giorni. La famiglia Boschi non è la famiglia della Banca
Etruria».
Il ministro Boschi ha reso pubblici anche i
«conti di famiglia» e ha ricordato che la sua famiglia possedeva poche migliaia
di azioni, ognuna del valore (all’epoca) di circa un euro l’una, ma che oggi
valgono zero. «Io posseggo, anzi possedevo, 1.557 azioni di Banca Etruria, per
un valore totale di 1500 euro. Oggi equivalgono zero e sono carta straccia.
anche altri in famiglia hanno piccoli pacchetti. Mio padre possedeva 7.550
azioni». «Trovo suggestivo - ha sottolineato - sentire che con un pacchetto di
1.557 azioni io fossi la proprietaria della banca o che lo fosse la mia
famiglia. Dire che la Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi è
suggestivo, ma non corrisponde a verità fatti».
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