martedì 16 dicembre 2014

Anti-corruzione, Cantone: promuovere informatori dentro la Pubblica Amministrazione



da: Lettera 43

Cantone: «Promuovere informatori dentro la Pa»
Piano anti-corruzione per tutelare i dipendenti che denunciano illeciti

Il presidente anti-corruzione, Raffaele Cantone, ha detto che per prevenire la corruzione «bisogna attuare le norme per il whistleblower (informatore, ndr) previste dal testo unico dei dipendenti pubblici per consentire a chi vuole denunciare illeciti di farlo in modo tutelato. Non è delazione ma assunzione di responsabilità».

E-MAIL CRIPTATA. Cantone ha inviato un video-messaggio al convegno dell'Agenzia delle entrate dove è stato annunciato l'avvio di un piano anti-corruzione con la realizzazione di una e-mail criptata, che i dipendenti possono usare per denunciare casi di illecito.
CLIMA DI OMERTÀ. «Serve per la prevenzione - ha spiegato Cantone - e per spezzare il clima di omertà. Le norme del whistleblower sono già previste dall'articolo 54 bis del codice unico degli impiegati pubblici. Non si tratta di fare denunce anonime ma di fare denunce con tanto di firma, ma garantendo l'anonimato». Secondo Cantone è «un invito alla collaborazione, non alla delazione. Si tratta di un invito alla responsabilità».

MAFIA CAPITALE COME MANI PULITE. Il presidente dell'Autorità nazionale anti-corruzione ha accennato all'inchiesta romana sulla corruzione, «un quadro devastante di presenza di fatti criminali, che rende difficile fare discorsi di prospettiva e che nel Paese sta creando un clima come quello durante la stagione di Mani Pulite del 1993».
Cantone ha sostenuto che questo è dovuto proprio al fatto che dopo Mani Pulite «c'è stata un'assenza di scelte politiche e per paradosso alcune scelte fatte hanno favorito la corruzione, come il falso in bilancio e le norme sulla prescrizione».
SERVE UNO SCATTO D'ORGOGLIO. Ma ha evidenziato che l'amministrazione pubblica deve «avere uno scatto di orgoglio» e mostrare «la capacità di autoemendarsi». Per questo serve la predisposizione di piani di prevenzione contro la corruzione, con analisi «che permetterebbero di evitare e rendere più difficile fenomeni di illegalità».

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