venerdì 19 marzo 2021

In merito all'"Etica dell'informazione" di Beppe Grillo..

 

 

Sarei anche in parte d'accordo con questa esternazione/richiesta di Beppe Grillo (post sotto) in merito alla modalità di conduzione, presentazione dei servizi, dei talk.

Però..

L'idea di ascoltare senza interruzioni, ad esempio: Bonafede, mi procura – non dico una trombosi – ma una improvvisa dermatite atopica, che, qualora si presentasse post vaccinazione, potrebbe provocare nuovi "approfondimenti" e/o sospensioni da parte di Aifa, Ema, ecc...visto che, data la mia età mi toccherebbe (condizionale) AstraZeneca.

Orbene...

Tra un cialtrone sloganista che parla "alla pancia", tra interruzioni continue, tra politici con capacità dialettica, capacità di trasmettere messaggi chiari comprensibili e che non facciano correre al gabinetto (ma ce ne sono?!),  ci sono quelli che nei talk non ci dovrebbero andare perchè spingono a cambiare canale, a interrompere il live. Le interruzioni sono una sorta di...vaccino.

Quindi, Giuseppe Grillo, detto Beppe, in tv ci devono andare i "portavoce" adatti al mezzo. Anche se poi, quando governano sono ridicoli. Come Di Maio, portavoce, ex capo politico,

efficace nei talk (sicuramente più di Bonafede), ma a dir poco ridicolo quando era attaccato al culo di Salivini, suo mai dimenticato "fidanzato".

A proposito...la comunicazione è ormai uno strumento politico. Ma se non sai governare non c'è talk senza interruzioni che tenga. 

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