venerdì 26 marzo 2021

Toti & Bassetti: Il duo che sfida il virus a parole

 

 

da: Il Fatto Quotidiano – di Antonello Caporale

Per un infettivologo esiste un tempo peggiore della pandemia? C’è però chi ha il talento, e di questo vogliamo scrivere, nella capacità di fregare il virus, toglierselo di torno anche quando tutto farebbe supporre che è tra i suoi piedi, nel reparto che dirige all’ospedale San Martino di Genova.

Matteo Bassetti, medico e professore all’università ligure, espande la sua presenza in televisione proprio in coincidenza dei picchi e delle ondate. Più contagi in corsia più Bassetti in piazza. Mattino, mezzodì, mezza sera, notte fonda. Lui è in tv a combattere il virus con le parole. Parla e parla e scrive anche molto, infatti di queste settimane il suo ultimo libro: breve vademecum su come si debba affrontare il Covid “senza panico” sebbene la Liguria, che ha un gran numero di anziani, sia purtroppo ai vertici della classifica della letalità (la percentuale degli ammalati che trovano la morte).

Bassetti fa coppia con Giovanni Toti, suo amico e governatore. Matteo&Giovanni producono più di un intero palinsesto per Mediaset, dove Berlusconi pescò quest’ultimo per farlo suo consigliere speciale prima di vederselo comparire nell’altrove arancione, il colore del suo piccolo ma profittevole partitino che ha per sigla un sentimento: “Cambiamo con Toti”.

È il duo delle meraviglie. Sembra a noi che Bassetti stia divenendo bravissimo. Entra nella

polemica, prendiamo ad esempio quella di due sere fa con l’ex ammalata Simona Ventura, con una professionalità e anche con quell’irruenza approssimata alla scortesia che nei talk show fanno sempre tanto share. È poi il medico che piace ai ristoratori perché tifa per le aperture. E piace al centrodestra: finalmente uno che ha a cuore il fatturato.

E che dire di Toti? Un gattone della politica, pacione e sempre di buonumore. I suoi colleghi – appena reimmesso in circuito il vaccino di Astrazeneca – hanno fatto a gara ad annunciare la ripresa delle punture. Era giovedì scorso. All’indomani quasi tutti di nuovo ai nastri di partenza. Tranne la Liguria. Soave Toti: “Ripartiremo lunedì”.

Lui miete successi grazie ai suoi insuccessi. La Liguria è piazzata al terzultimo posto della classifica dei vaccinati: nove punti in meno della media nazionale. È una regione di anziani, ma ha quasi venti punti in meno di inoculazioni effettuate agli over 80 rispetto al Lazio, e quasi 14 punti di distacco dalla performance complessiva di una sua omologa, quanto a popolazione, come le Marche. La Liguria nei mesi scorsi ha fatto meno tamponi e ora sta facendo meno vaccini.

Con questi dati e con questo passo lento, penserete voi, un governatore dovrebbe fuggire dai riflettori. Lui, invece, è questa la meraviglia, batte e ribatte senza che nessuno gli chieda conto di quel che afferma. Tanto a cosa servirebbe? Proprio come l’amico Bassetti. “Chi dice che ci sarà una seconda ondata fa terrorismo”, avvertiva il professore a settembre. Siamo alla terza e lui – invece che rinchiudersi in ospedale e non rispondere nemmeno ai familiari fa il fantuttone in tv.

Matteo&Giovanni, c’è da giurarlo, prossimamente deputati. What else?

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