mercoledì 17 marzo 2021

Il Viminale corre per Suárez però dimentica Patrick Zaki

 

da: Il Fatto Quotidiano – di Gad Lerner 

Cittadinanza. Stessa richiesta, ma iter diversi: il ricercatore aspetta da mesi

Mi rivolgo con deferenza a Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno in carica dal settembre 2019, per sottoporre alla sua attenzione il caso di due giovani stranieri per i quali le è pervenuta – non direttamente dagli interessati – analoga richiesta di concessione della cittadinanza italiana.

Il primo ha 34 anni, il secondo ne ha 29. Uno è uruguaiano, l’altro egiziano. Il primo si chiama Luis Alberto Suárez Diaz e fa il calciatore. Il secondo si chiama Patrick George Zaki e avrebbe dovuto conseguire nel settembre prossimo il suo Master presso l’Università di Bologna, non fosse recluso in attesa di giudizio da oltre 13 mesi nel carcere di Tora, alla periferia del Cairo.  Risultano coinvolte, a diverso titolo, anche due importanti università italiane: quella di Perugia, oltre a quella di Bologna.

Non ho bisogno di dilungarmi oltre sulle vicende del calciatore Suárez e del ricercatore Zaki perché le conosce bene entrambe. Per ambedue, infatti, è stata richiesta da terzi l’applicazione urgente del comma 2 dell’articolo 9 della legge 91. Quello che recita: “La cittadinanza può essere concessa allo straniero quando questi abbia reso eminenti servizi all’Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato”. In tali circostanze lo straniero può venir naturalizzato quand’anche non risieda “da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica”.

Suppongo che nel caso di Suárez il suo dicastero intendesse far valere il requisito degli “eminenti servizi resi all’Italia”. Non mi spiegherei altrimenti la premura con cui alti funzionari del Viminale, nel settembre scorso, contattarono a più riprese la Juventus prospettando a suoi rappresentanti l’accoglimento in pochi giorni della richiesta di cittadinanza del calciatore. Sui giornali abbiamo letto vari messaggi di rassicurazione pervenuti in tal senso dal suo ministero alla squadra torinese, prima e dopo che la Juventus rinunciasse all’ingaggio di Suárez (fors’anche perché avvertita dell’inchiesta della Procura di Perugia sull’"esame-farsa” allestito su misura per lui dall’Università umbra).

La vicenda ha suscitato grande scalpore, non solo fra le migliaia di stranieri che attendono la cittadinanza, avendone maturato i requisiti, e che si vedevano scavalcati dal nuovo venuto. Il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, insieme a tutto il corpo docente e agli studenti dell’ateneo, è impegnato in prima fila nella campagna per la scarcerazione del suo ricercatore Patrick Zaki. Centinaia di migliaia di connazionali hanno sottoscritto la petizione perché gli venga concessa urgentemente la cittadinanza italiana, considerando che in tal senso “ricorra un eccezionale interesse dello Stato”, come prescrive la legge e come lo stesso atroce trattamento subito da Giulio Regeni suggerisce. Il decreto presidenziale può essere emanato solo previa proposta del ministero dell ’Interno.

Sono certo, signora ministra, che il Viminale possa pronunciarsi in merito con la medesima celerità che ha dimostrato nel caso Suárez.

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