mercoledì 31 marzo 2021

Covid-19, Val Seriana marzo 2020: decisioni e responsabilità

 


Era il 30 aprile 2020. Poco più di un mese dalla scoperta – per noi cittadini – che in Italia era scoppiata la pandemia da covid-19. Scrissi un post dal titolo: "Giuseppe Conte, non è più tempo di errori. Non ci possiamo più permettere certi errori da chi governa. 

Nel post esprimevo le mie considerazioni, tra l'altro, su quanto era successo ad Alzano Lombardo e a Nembro. Riporto alcune delle considerazioni di allora che ritengo a tutt'oggi valide. Se volete leggere il post nella sua interezza, cliccate qui

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"E’ indubbio che Giuseppe Conte e il governo si trovano a gestire una situazione mai vista dal dopoguerra a oggi. Il Covid-19 ha colpito in maniera pesante il Nord Italia e ha messo in evidenza le differenze tra governi regionali. Il trio Fontana, Gallera e Fabrizio Sala è arrogante. Agisce e parla prevalentemente per contrastare ogni decisione governativa. Solita propaganda, a discapito degli interessi della collettività. Attilio Fontana, è il braccio armato di Salvini in caduta di consensi nei sondaggi.

A pagarne le spese della “contrapposizione” tra Conte e il governo della Regione Lombardia sono stati i cittadini di Alzano Lombardo e Nembro. La Regione Lombardia poteva dichiarare zona rossa la bassa Val Seriana ma non l’ha fatto.

Giuseppe Conte ha temporeggiato per qualche giorno fino ad arrivare al decreto 11 marzo 2020 che chiudeva praticamente l’Italia. Anche se il virus probabilmente gira in Lombardia da gennaio, quei giorni di “attesa” e scaricabarile sono stati fatali per alcuni residenti di Alzano e Nembro.

Per quale motivo la Regione Lombardia non ha disposto la zona rossa. Perché la lobby degli imprenditori della zona premeva per non chiudere. Fontana non voleva prendersi l’onere di chiudere, di “scontentare” le imprese della zona, di perdere consenso elettorale. Voleva che fosse Conte a dichiarare zona rossa la bassa Val Seriana. Se Conte non l’ha fatto, pensando appunto che Fontana stesse cercando di scaricare su di lui la decisione, è stato comunque irresponsabile come il governatore della Regione Lombardia. Se invece non l’ha fatto perché stavano predisponendo il lockdown dal 12 marzo è stato un errore. In buona fede, ma un errore."

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