martedì 23 marzo 2021

Decreto sostegni, il conto degli aiuti (esigui) per partite Iva e piccole imprese: 4 esempi per capire

 

 

da: https://www.corriere.it/economia/ - di Isidoro Trovato

Fondo perduto per le piccole imprese

Alla fine la montagna ha partorito un topolino. È un «mini sostegno» quello approvato dal governo con il nuovo Decreto Sostegni a favore di imprese e professionisti in questo duro anno di pandemia. Partite Iva e lavoratori autonomi sono già scesi in campo per protestare contro l’entità davvero esigua dei contributi a loro destinati: in media mille euro a sanare un anno intero di perdite di reddito.

Tra cambi di colore, ordinanze regionali e chiusure delle attività economiche anche i sostegni che arriveranno agli imprenditori non basteranno, nella stragrande maggioranza dei casi, a pagare nemmeno un mese di affitto dei locali. Perché, se è vero che il sostegno si basa sulla perdita di fatturato tra l’anno «normale«» (2019) e quello «pandemico» (2020), il riproporzionamento mensile della perdita porta agli imprenditori un importo molto lontano dalle aspettative. «Lo ha ammesso anche il premier Mario Draghi in conferenza stampa - commenta Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro —Tra l’alto, passeranno almeno quattro mesi prima di ricevere le somme, seppure esigue. E in quattro mesi di chiusure, totali o a singhiozzo, decorrono affitti utenze e costi fissi».

Sulla scorta delle prime interpretazioni del testo si possono fare dei conteggi orientativi di quanto mediamente gli imprenditori potranno percepire. Si tratta di cifre che difficilmente potrà essere considerata un vero «sostegno» alle imprese, oberate dai debiti.

Ecco, nelle schede successive, quattro esempi per capire meglio cosa attendersi dai «sostegni» del governo.

Il piccolo bar: ecco quanto percepirà

Il primo esempio riguarda un bar senza dipendenti con unico proprietario con un fatturato 2019 pari a euro 100 mila e nel 2020 pari a euro 50 mila Sebbene la perdita sia stata pari al 50% del fatturato, applicando l’algoritmo del calcolo del sostegno, il titolare percepirà una cifra di circa 2.500 euro, ovvero il 5 per cento della perdita annuale di fatturato.

Il commerciante con un dipendente: il conto degli aiuti non arriva a 4 mila euro

Il secondo esempio riguarda un esercizio commerciale di ferramenta con 1 dipendente con fatturato 2019 pari a 390 mila euro e un fatturato 2020 pari a 300 mila euro. Seguendo le simili modalità di conteggio del primo esempio, il sostegno ammonterà a 3.750 euro.

Commercio al dettaglio in franchising con 5 dipendenti:

La terza ipotesi è relativa a un attività commercio al dettaglio in franchising con 5 dipendenti con fatturato 2019 pari a 1 milione di euro, fatturato 2020 pari a 650 mila euro (senza possibilità di riduzione del personale): sostegno pari a 11.666 euro.

La concessionaria auto con 10 dipendenti

Il terzo esempio riguarda un’azienda più grande, anche per il volume di affari: una concessionaria di autovetture con fatturato 2019 di 5 milioni di euro; mentre il fatturato 2020 è stato di 3 milioni di euro. In questo caso il contributo sostegno sarà pari a 50 mila euro, ovvero il 2,5 per cento della perdita di fatturato annuale.

La piccola azienda industriale e i 70 dipendenti (da mantenere al lavoro)

L’ultimo esempio è riservato a un’azienda di produzione materie plastiche con 70 dipendenti e 9 milioni di fatturato nel 2019 contro un fatturato pari a 5 milioni nel 2020, mantenendo sempre i 70 dipendenti in forza. In tal caso avrà diritto a un sostegno pari a 66.666 euro.

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