lunedì 15 marzo 2021

Germania, stop a AstraZeneca: qualche parolina ai "rassicuratori" (fino a mezz'ora fa) nostrani...

 


Ci dicono da qualche giorno che non esiste una correlazione diretta tra somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte di alcune persone. Tre giorni fa, L'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), ha dichiarato che sono ingiustificati gli allarmi sulla sicurezza del vaccino.

Ciò premesso: quale è la prima cosa che si fa in Italia non appena arriva la notizia che alcune persone, dopo essere state vaccinate con AstraZeneca, sono morte? I solerti giornalisti, conduttori, conduttrici di talk, specialisti, competenti vari, ci "rassicurano", ci dicono di stare tranquilli, di diffidare da tutti coloro che stanno spargendo allarmi.

Che succede, oggi, in Germania. Il ministro della Salute tedesco ha appena informato della decisione di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca; faranno verifiche e approfondimenti, per poi decidere il da farsi.

Che fa l'Italia?  L'Aifa, copia la Germania. Dopo averci "rassicurato" per giorni, arriva il copia e incolla.

Ma come si può poi chiedere agli italiani di credere a questi "rassicuratori". Con quale credibilità parlano, pontificano, sostengono di fare informazione (mentre i social sarebbero i produttori di fake news) quando non riescono a sostenere una decisione e seguono pedestremente ciò che decidono i tedeschi.

Nel caso che qualcuno di questi rassicuratori non l'abbia capito. In Germania la campagna vaccinale è sotto attacco. Pertanto, la decisione di sospendere era inevitabile.

Noi, come al solito, copiamo. Peccato che l'Aifa abbia prima pensato di dare la notizia

della sospensione alla stampa ma si sia "dimenticata" – unitamente al ministro della Salute – di informare chi in questo momento sta vaccinando.

Come si suol dire: un gravissimo errore di metodo organizzativo nell'era Draghi.

A questo punto, razionalmente parlando, vediamo di dire alcune cose ai "rassicuratori".

1. Sappiamo che la Gran Bretagna ha vaccinato in massa con AstraZeneca; se non ci stanno nascondendo qualcosa, non ci sono stati effetti negativi significativi.

2. Ci sono persone – in Italia – che sono state vaccinate con AstraZeneca e godono di buona salute.

3. Durante la campagna vaccinale che dovrebbe partire – parola del generale Figliuolo – dalla seconda decade di aprile, ci saranno persone che si ammaleranno, che moriranno. La morte non si ferma perché è in corso il piano vaccinale. E non si fermano le patologie: infarti, ictus, ecc..Perché non si muore di solo covid.

È ragionevole quindi pensare che non ci sia una correlazione  - uno a uno - tra vaccino e morte. Perché questi eventi succedono anche in assenza di vaccinazione anti-covid.

Detto quanto sopra, ci sono due aspetti da considerare.

1. Anche se non ci fosse una correlazione tra vaccino AstraZeneca ed effetti collaterali pesanti, se la malattia o peggio ancora la morte arriva poco dopo la somministrazione del vaccino è logico, inevitabile, naturale, che sia una certa agitazione e la percezione che vi possa essere, invece, una correlazione. Solo una tempestiva e veritiera informazione può essere effettivamente rassicurante.

2. Da qualche settimana si sta vaccinando anche con Pfizer e Moderna. Mi chiedo e chiedo: ci sono e, se sì, quante sono le persone che dopo essere state vaccinate con questi due vaccini hanno avuto effetti collaterali pesanti e/o sono morte? Uno? Dieci? Zero?

Intendiamoci: anche in questo caso, se vi fossero effetti gravi, non è detto che vi sia una correlazione tra i due eventi. Ma se non risultano  -  a meno di occultamenti  – effetti gravi dopo la vaccinazione con Pfizer e Moderna, ciò vorrà pur dire qualcosa. Ergo: è logico, razionale, fare il confronto tra questi vaccini e AstraZeneca.

Chiaro "rassicuratori" dell'organo sessuale maschile?!

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