sabato 20 marzo 2021

Decreto Draghi: l'"ingenuo" Massimo Giannini

 


Non me lo ricordavo così "ingenuo" Massimo Giannini.

Ai tempi in cui scriveva su Repubblica, nel periodo del berlusconismo, i suoi editoriali, i suoi articoli, le sue dichiarazioni, non davano segni di ingenuità.

Saranno gli effetti del post covid, saranno gli anni che avanzano, ma mi è diventato "ingenuo".

Ieri sera, a Otto e Mezzo, ha affermato che il condono approvato ieri dal governo Draghi, ergo: da Draghi, non è stata una vittoria di Salvini. Perché Salvini avevo fatto altre richieste. Importi maggiori e un periodo più ampio di condono.

L'"ingenuo" Giannini dovrebbe sapere che Salvini ha chiesto 100, sapendo di non ottenerlo, per avere 70.

Se poi fosse vero che Draghi avrebbe preferito ridurre il raggio d'azione del condono, questo confermerebbe che l'ha spuntata Salvini.

Del resto, questo, al momento, è il governo Salvini. Non il governo Draghi. Ma

l'"ingenuo" Massimo Giannini non se n'è accorto. O...non lo vuole dire. Non lo può dire. Dopo tutta la grancassa suonata dal quotidiano che dirige, unitamente al "resto della famiglia": la Repubblica, Huffington Post, mica può ammettere che questo è un governo a "trazione" (eufemismo) Matteo Salvini.

E non siamo ancora nel semestre bianco....periodo inadatto agli "ingenui"....

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