Mi auguro che questa miniserie sia in grado
di raccontare Boris Giuliano, un servitore dello Stato che ha dimostrato una
capacità investigativa non comune, un precursore di metodi innovativi. Perché la
criminalità non si batte solo con l’onestà ma con strumenti e capacità.
I giovani sono pregati di non perdere questa
miniserie.
da:http://gds.it/
In
tv la storia di Boris Giuliano, il figlio: un modo per tenere vivo il suo
ricordo
Boris Giuliano «è un modello
di persona a cui bisogna continuare a guardare. Per questo spero che
la fiction arriverà anche nelle scuole. Rappresenta un messaggio positivo,
vero e reale in un'Italia che ritroviamo costantemente in mezzo a scandali
e ruberie di tutti i tipi».
Lo dice Adriano Giannini, protagonista di Boris Giuliano - Un poliziotto a Palermo la miniserie
di Ricky Tognazzi dedicata a uno dei simboli della lotta alla mafia,
ucciso nel 1979 da Cosa Nostra, in onda su Rai1 in prima serata, il 23
e il 24 maggio, in apertura della Settimana della Legalità.
A Giannini non era mai capitato prima
«di interpretare un personaggio realmente esistito - spiega -. Ne ho
sentito la responsabilità. Nonostante avessi studiato quel periodo
storico, le vere indicazioni intime le ho avute dagli amici, i
collaboratori e la famiglia, le persone che avevano guardato gli occhi di
Giuliano, gli avevano sorriso e avevano condiviso storie con lui». Secondo
il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto «la Rai ha
il compito e l'obbligo di individuare storie rappresentative
per renderle immaginario collettivo e rappresentare
valori condivisi».
Con un ritmo serrato, attenzione alla
verità storica e alla dimensione psicologica dei personaggi, si ripercorre
la vita del poliziotto diventato capo della squadra mobile di Palermo,
che ha saputo combattere la mafia con metodi innovativi, insieme
a una squadra di eccellenze della polizia. A fermarlo fu Leoluca Bagarella,
sparandogli alle spalle, nel luglio del 1979.
Tra gli interpreti anche Nicole Grimaudo, nel ruolo di Maria, moglie
di Giuliano, Ettore Bassi, Antonio
Gerardi, Luigi Maria
Burruano, Enrico Lo verso, Sebastiano lo Monaco, Francesco Montanari, Francesco
Benigno, e Toni Sperandeo.
«Abbiamo reagito molto positivamente alla
proposta di una fiction su mio padre, è un'operazione estremamente importante
per la conservazione della memoria. Il nostro ringraziamento va ai
realizzatori, perchè siamo stati molto esigenti nelle nostre osservazioni».
Lo ha detto il neoquestore di Lucca, Alessandro Giuliano, parlando a nome
anche della madre e delle sorelle, alla fine della presentazione alla scuola
superiore di polizia della fiction di Raiuno dedicata al padre Boris.
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