Era da un po’ che non sbattevo con qualche
ricerca inglese o americana, o di altra nazionalità. Iniziavo a sentirne la
mancanza.
Ci ha pensato qualche giorno fa l’‘Huffington
post’ a colmare il mio “vuoto culturale”.
Si tratta di una “ricerca” inglese. Sostiene
che negli uomini (o nei maschi?!) la
colpa delle distrazioni sarebbe della voce femminile, più complessa di quella
maschile e capace di
"stancare" letteralmente il cervello dei componenti dell'altro sesso.
In attesa di una ricerca su ciò che stanca
le donne, es: il continuo esercizio persuasivo nei confronti di soggetti
maschili perché “apprendano” concetti base della convivenza personale e
professionale, almeno nella misura del 20%, vale a dire: spendiamo 100 di
energie persuasive per portarne a casa un 20, ma tant’è…mica si può pretendere
dal genere maschile, mi sento rassicurata da questa ricerca sugli effetti della
voce femminile nei maschi.
Orbene.
Non metto in discussione la ricerca. Non
foss’altro perché, contrariamente ad altre ricerche pubblicate da “autorevoli”
siti web di organi di stampa e siti web di