da: https://it.businessinsider.com/ - di Marco Cimminella
La crisi globale dei chip ha avuto un forte impatto su diversi settori: dall’automotive all’elettronica di consumo, fino ai sistemi di difesa e sicurezza. Il rallentamento produttivo dovuto alla chiusura delle aziende in lockdown unitamente all’aumento della domanda di dispositivi tecnologici sono stati seguiti da un aumento dei prezzi di tutta una serie di prodotti, molto richiesti anche per far fronte a nuove esigenze e tendenze che hanno subito un’accelerazione con la pandemia di Covid: dallo smart working alla didattica a distanza, fino alle attività di intrattenimento sempre più digitali. I notebook, i router, le stampanti, i Pc all in one: i prezzi di questi device sono tutti lievitati, chi più chi meno in questi ultimi mesi.
Una tendenza che ha riguardato anche il mercato italiano. Un’analisi di Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi, mostra questa fluttuazione dei prezzi di vendita di diversi dispositivi, più alti della media sia in corrispondenza dei primi ritardi delle forniture quando, a causa delle chiusure delle attività, la produzione è rallentata o si è fermata; sia a partire da ottobre 2020.
Come aveva spiegato a Business Insider Italia Alberto Guidi, ricercatore dell’osservatorio geoeconomia dell’ISPI, “con la pandemia si è registrato un boom di richieste per prodotti di elettronica di consumo, smartphone, pc, tablet, console per videogame. Una domanda forte che ha pesato di più sulle catene di approvvigionamento. Nel frattempo, l’industria
dell’automotive faceva i conti con la chiusura delle fabbriche e la riduzione degli ordini: un processo che ha comportato una diminuzione degli acquisti di semiconduttori. Nel 2021 però la situazione è cambiata. Gli ordini di autovetture sono cresciuti più del previsto, e così anche la domanda di chip da parte del comparto. Ma i produttori di questi circuiti non sono più stati in grado di soddisfare queste nuove richieste, anche perché le linee produttive erano già impegnate per evadere gli ordini fatti dall’industria dell’elettronica”.
Elettronica di consumo: i prodotti che hanno avuto i maggiori rincari
La classifica dei dispositivi che hanno registrato i maggiori aumenti di prezzo vede al primo posto le stampanti multifunzione (+33,1%), seguite da router (+29,2%), TV (+27,8%), fotocamere digitali mirrorless (+14,1%), access point (+14,0%), action camera (+13,3%), smartwatch (+8,3%), cellulari & smartphone (+8,1%), notebook (+5,8%), server NAS (+4,7%), smart TV (+2,5%), pc all in one (+1,8%).
Alcuni di questi rincari sono molto legati alle necessità derivanti dal lavoro da remoto e dalla didattica a distanza (dad). Ad esempio, fanno notare da Idealo, le stampanti erano un prodotto non sempre presente nelle case degli italiani, ma in seguito alla pandemia e alle restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus molte famiglie hanno deciso di acquistarne una: “Tra ottobre 2020 e aprile 2021 il loro prezzo è stato più alto rispetto a quello medio di quasi 42 euro e nel primo quadrimestre del 2021 i prezzi sono aumentati in media del +33,1% rispetto allo stesso periodo del 2020”.
Esigenze di smart working o la necessità di seguire le lezioni da casa potrebbero spiegare anche l’aumento del prezzo online dei notebook, più alto di 56 euro rispetto a quello medio (più cari 5,8% a inizio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020).
Costretti a stare in casa per il lockdown, con cinema e teatri chiusi, le persone hanno avuto più tempo libero a disposizione da trascorrere sulle piattaforme di streaming per guardare film e serie tv. Una tendenza che potrebbe aver spinto in su i prezzi di acquisto delle televisioni, cresciuti del +27,8% nei primi 4 mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020: a ottobre 2020, costavano 50 euro in più rispetto al prezzo medio.
Anche i prezzi delle fotocamere sono cresciuti: “le digitali mirrorless sono aumentate del +14,1% da gennaio ad oggi, 62 euro in più rispetto al prezzo medio, e le Action Cam del +13,3%”, si legge nell’indagine.
Cinque
categorie hanno invece avuto una diminuzione di prezzo: Tablet (-29,9%),
Processori/CPU (-22,9%), PC (-5,5%), Console di gioco (-3,7%), Schede Madri
(-1,3%. Pur registrando un calo negli ultimi 4 mesi, il prezzo dei
Processori/CPU è stato più caro della media (ultimi sedici mesi) di ca. 104
euro (+19,0%) tra maggio e dicembre 2020.
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