da: https://www.quotidiano.net/ - di Elena G.Polidori
Nel 2020 c’è stato il balzo della digitalizzazione. Il presidente dell’Auditel, Andrea Imperiali: lo streaming è il nuovo oro televisivo
La domanda è: ce l’avremmo fatta, durante il primo e lungo lockdown del 2020 solo con "Montalbano" e "Distretto di Polizia" (rigorosamente in replica)? Adesso che la tv ci è cambiata sotto gli occhi in modo tanto radicale, ci sembrerebbe impossibile non poter vedere, in una botta sola, serie tv come "The Crown", "Bridgerton", "La casa di carta" o la "Regina degli scacchi". Eppure, era solo un anno fa e la rivoluzione digitale della tv italiana non sembrava poi così dietro l’angolo. Invece. "Ci siamo ritrovati tutti – ci racconta il sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles nella Sala Zuccari del Senato, dove il presidente di Auditel Andrea Imperiali ha presentato ieri la relazione annuale – a fare scorpacciate di tv, a guardare anche cose che forse prima non avremmo mai guardato, ma anche perché mancava lo sport e chi, come me, è comunque onnivoro di contenuti televisivi, ha approfittato di quel periodo per vedere ciò che prima, per ragioni di tempo, non riusciva a vedere. Ma, certo, senza il web l’offerta sarebbe stata senz’altro più magra".
Dunque il 2020 passerà alla storia dei media per essere stato l’anno in cui la popolazione italiana, segregata dal Covid, ha giocoforza compiuto un gigantesco balzo sul fronte della