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alle pensioni e agli investimenti, saldo e stralcio per chi non ha pagato le
tasse, meno fondi per quota 100 e reddito di dignità: il testo del
maxiemendamento.
E’ lungo 195 pagine il testo del
maxi-emendamento che stravolge la manovra approvata dal Senato nella notte del
22 dicembre per poter poi approdare alla Camera in fretta e furia nei giorni
seguenti per essere approvato prima della fine dell'anno, tra le proteste
dell'opposizione per il totale esautoramento del ruolo del Parlamento che, di
fatto, si deve esprimere su un testo "pre-confezionato" che non ha
avuto modo di leggere né tantomeno discutere. Dopo settimane di indiscrezioni e
dichiarazioni roboanti, in molti casi totalmente disattese dai fatti, ecco i
contenuti della manovra.
IL
RAPPORTO DEFICIT-PIL AL 2%
Nonostante Luigi Di Maio e Matteo Salvini
avessero più volte dichiarato che il rapporto deficit-Pil al 2,4% fosse non
modificabile nonostante i rilievi della Commissione Ue perché altrimenti non si
sarebbero potute fare le riforme di pensioni e reddito di cittadinanza, al
termine del confronto con Bruxelles si è deciso di ripiegare su quota 2,04%.
Non è l'unico numero che è stato ritoccato: la crescita programmata è adesso
all'1% contro il precedente 1,5%, considerato irrealistico da tutti gli
istituti internazionali.
QUOTA
100 E REDDITO DI CITTADINANZA RESTANO UN MISTERO
Le misure bandiera di Lega e M5S, ovvero la
riforma della legge Fornero e il reddito garantito
per i più poveri e senza
lavoro, non sono nella manovra. Nella legge di bilancio in approvazione sono
presenti però i fondi stanziati per le due misure: quattro miliardi per quota
100 e 7,1 per il reddito di cittadinanza. Vuol dire che, rispetto alla prima
versione, per quota 100 ci sono 2,7 miliardi di meno e per il reddito di
cittadinanza 1,9. Ai rilievi di chi fa notare che così cambiano le due misure,
il governo ha risposto di aver sbagliato i conti la prima volta, siccome
sarebbero serviti meno soldi del previsto. In realtà c'è un parziale
slittamento della data di entrata in vigore delle misure, ad aprile secondo le
ultime dichiarazioni. Questo dovrebbe far risparmiare un po' di soldi, ma
certamente non per attuare le due riforme nella forma che era stata annunciata
in fase di campagna elettorale e che quindi verrà modificata. Come, ancora non
si sa.
SALDO
E STRALCIO PER CHI NON HA PAGATO LE TASSE
Per le cartelle fiscali non pagate tra il
2000 e il 2017 (ma a fronte di dichiarazioni regolari), arriva la possibilità
di sanare la propria situazione pagando meno del dovuto per chi ha un Isee
entro i 20mila euro: gli scaglioni sono 16% fino a 8.500 euro di Isee, 20% fino
a 12.500, 35% con Isee fino a 20 mila euro.
SFORBICIATA
ALLE PENSIONI (E NON SOLO D'ORO)
Sforbiciata sulle pensioni per chi
percepisce una busta superiore a 3 volte il minimo, ovvero 1.521 euro. La
rivalutazione sarà pari al 97% per importi tra 3 e 4 volte il minimo, del 77%
per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo, del 52% tra 5 e 6, el 47% tra sei e
otto, del 45% tra 8 e 9, del 50% sopra nove volte il minimo. Per quanto
riguarda invece le pensioni d'oro, Il contributo sarà del 15% per i redditi tra
100.000 e 130.000 euro e andrà a salire fino ad arrivare al 40% per quelli superiori
a 500.000 euro.
ADDIO
ALLE AGEVOLAZIONI PER IL VOLONTARIATO
Confermata la fine dell'Ires dimezzata per
le società non commerciali, una misura che colpisce molti enti vicini alla
Chiesa e che era stata duramente attaccata dalla Cei.
CONGELATI
QUASI TUTTI GLI INVESTIMENTI
Il maxi fondo per gli investimenti da 9
miliardi in tre anni previsto dalla manovra diventa un mini fondo da 3,6
miliardi nel triennio. E' quanto si evince dal maxiemendamento presentato in
Senato. Nel 2019 il fondo istituiti presso il Mef ammonta ora a 740 milioni di
euro (contro i 2.750 della versione originaria), nel 2020 a 1.260 milioni (da
3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300). In totale il taglio è di 5,4
miliardi.
RISCHIO
STANGATA IVA
Come già fatto dai precedenti governi,
l'esecutivo giallo-verde inserisce le clausole di salvaguardia che si traducono
in una stangata sull'Iva nel caso di mancati tagli negli anni a venire. In
questo caso le cifre sono molto pesanti: 23,1 miliardi in più il prossimo anno
e 24,6 quello dopo ancora.
TASSE
AGEVOLATE AGLI ANZIANI CHE SI SPOSTANO AL SUD
L'Italia fa concorrenza al Portogallo e e
per richiamare dall'estero i pensionati che hanno vissuto almeno 5 anni
all'estero assicura una flat tax al 7%, ma soo se andranno ad abitare nei piccoli
Paesi sotto i 20 mila abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania,
Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Le entrate sono destinate all’istituzione
di poli universitari tecnico-scientifici nel Mezzogiorno.
BLOCCO
ASSUNZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Congelate fino al 15 novembre del prossimo
anno le assunzioni a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni, fino
al primo dicembre per le università, con l'eccezione dei ricercatori a
contratto che passano a un contratto da professori.
CANCELLATA
LA RIFORMA DEI SERVIZI NCC
Dopo la protesta dei lavoratori dei servizi
di noleggio con conducente che ha bloccato Roma nei giorni scorsi, il governo
si rimangia la riforma che, secondo i tassisti, avrebbe dovuto mettere dei
paletti alla deregolamentazione. La riforma è sparita dall'ultima versione del
mazi-emendamento, i tassisti bloccano i servizi a Termini e Fiumicino.
PROROGA
PER I BALNEARI
Ottengono la proroga per 15 anni i
balneari, che così evitano la tagliola della direttiva Bolkestein.
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