martedì 11 dicembre 2018

Macron, populisti crescono!



Macron è il tipico francese. Quello che si crede forte in Europa perché va a braccetto con Angelona Merkel (che non se la passa bene di questi tempi). Quello che cerca la destabilizzazione in Libia per favorire le imprese francesi a danno di quelle italiane. Quello che dà lezioni agli italiani. Quello che si fa gli organi sessuali maschili degli altri anziché i propri.

Ci sono voluti dei “gilet gialli” per fargli capire che è ora che si faccia i cazzi propri. In casa sua.
Ha cercato di tenere duro contro le manifestazioni che hanno rovinato le rues parigine. Si sa, la grandeur politica francese non ammette cedimenti ma è stato un attimo passare al populismo.

Conferenza stampa a reti unificate e vai di promesse perchè vi è un reale “stato di emergenza sociale ed economica” dice Macron. Che ha promesso aumenti salariali, la defiscalizzazione degli straordinari e altre misure che incideranno sul bilancio francese che potrebbe arrivare a un deficit “temporaneo” al 3,5 del Pil.
Temporaneo? Solita grandeur francese. Macron fa i conti senza l’oste. Gli arriveranno altre bottigliate in testa o in mezzo alle gambe (avrà bisogno della protezione della sua chiacchierata guardia del corpo).

Beh…non è la prima volta che la Francia sfora i parametri. Lo farà anche questa volta. I detrattori del governo Salvini-Di Maio dicono che la Francia lo può fare perché non ha il nostro debito. Ma se ci sono dei parametri da rispettare questi valgono anche per i francesi.

Attendo con trepidante eccitazione la reazione di Bruxelles. Di quel gran pezzo di …Moscovici e di quell’ex primo ministro del Lussemburgo che bloccava le riforme UE contro l’evasione fiscale. Come si chiama? Ah..sì: Junker.

Ovviamente, poiché c’è gente seria a Bruxelles (?), le reazioni saranno coerenti rispetto a quelle riservate all’Italia. N’est-ce pas?

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