Macron è il tipico francese. Quello che si
crede forte in Europa perché va a braccetto con Angelona Merkel (che non se la
passa bene di questi tempi). Quello che cerca la destabilizzazione in Libia per
favorire le imprese francesi a danno di quelle italiane. Quello che dà lezioni
agli italiani. Quello che si fa gli organi sessuali maschili degli altri anziché
i propri.
Ci sono voluti dei “gilet gialli” per
fargli capire che è ora che si faccia i cazzi propri. In casa sua.
Ha cercato di tenere duro contro le
manifestazioni che hanno rovinato le rues parigine. Si sa, la grandeur politica
francese non ammette cedimenti ma è stato un attimo passare al populismo.
Conferenza stampa a reti unificate e vai di
promesse perchè vi è un reale “stato di emergenza sociale ed economica” dice
Macron. Che ha promesso aumenti salariali, la defiscalizzazione degli
straordinari e altre misure che incideranno sul bilancio francese che potrebbe arrivare
a un deficit “temporaneo” al 3,5 del Pil.
Temporaneo? Solita grandeur francese.
Macron fa i conti senza l’oste. Gli arriveranno altre bottigliate in testa o in
mezzo alle gambe (avrà bisogno della protezione della sua chiacchierata guardia
del corpo).
Beh…non è la prima volta che la Francia
sfora i parametri. Lo farà anche questa volta. I detrattori del governo
Salvini-Di Maio dicono che la Francia lo può fare perché non ha il nostro
debito. Ma se ci sono dei parametri da rispettare questi valgono anche per i
francesi.
Attendo con trepidante eccitazione la reazione di Bruxelles. Di quel gran pezzo di …Moscovici e di quell’ex
primo ministro del Lussemburgo che bloccava
le riforme UE contro l’evasione fiscale. Come si chiama? Ah..sì: Junker.
Ovviamente, poiché c’è gente seria a
Bruxelles (?), le reazioni saranno coerenti rispetto a quelle riservate all’Italia.
N’est-ce pas?
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