Condivido e sottoscrivo parola per parola.
da: http://www.famigliacristiana.it/
I nostri
figli come galline da spennare
Il
cantante Sfera Ebbasta avrebbe dovuto cantare in due posti diversi alla stessa
ora. Era scontato che uno dei due pubblici avrebbe dovuto aspettare tre ore
l'arrivo del rapper. E' ora che i genitori dicano basta a questo sfruttamento.
di Alberto
Pellai
Vorrei fare una seconda riflessione, molto
concreta, sempre finalizzata a mettere in crisi l’avidità con cui si fa
“denaro” sul mondo di desideri dei nostri figli, incuranti dei loro bisogni e
della loro buona fede.
L’artista
che doveva esibirsi alla discoteca Lanterna Azzurra, nella stessa sera doveva
esibirsi anche alla discoteca Altromondo Studios di Rimini.
Orario della performance di Rimini? Ore 22.00, così almeno viene dichiarato
sul sito del locale.
Orario
della performance dell’artista a Corinaldo? Ore 22.05,
così almeno viene dichiarato sul sito che prevendeva i biglietti dell’evento e
si trova stampato anche sui biglietti che davano accesso all’evento.
Ovvero: nella stessa sera, il giovane trapper ha due concerti in contemporanea.
I genitori che a Corinaldo hanno
accompagnato o dato il permesso affinchè i loro figli partecipassero a
quell’evento, probabilmente hanno
dato l’accordo per un evento di cui sapevano
che l’inizio era intorno alle 22.00.
Leggendo quello che riporta Il Resto del
Carlino nella sua sezione di cronaca, ci si rende conto invece che alle 22.00 l’Artista non aveva cominciato
nemmeno il suo evento a Rimini, che in realtà ha avuto l’avvio solo molto
più tardi per poi chiudersi, dopo sole 5 canzoni, intorno a mezzanotte e mezza
perché lui doveva spostarsi a Corinaldo. Tra
Rimini e Corinaldo, Google Maps dice che esiste una distanza di 72 chilometri percorribili in circa 53 minuti.
Insomma, un concerto che doveva iniziare
alle 22.05, se tutto va bene, ha inizio più di tre ore dopo.
Presumo che molti genitori di giovanissimi
che erano lì (parlo dei 13enni, 14enni) non avrebbero dato lo stesso permesso
se avessero saputo che quel biglietto (costo 30 euro) serviva per andare ad un
concerto che sarebbe iniziato dopo l’una di notte.
Ora, gestori,
organizzatori, management dell’artista e lo stesso artista, sapevano del doppio
impegno di quella serata. Gli
acquirenti dei biglietti non lo sapevano. E guarda caso in quelle tre ore
in cui l’artista avrebbe dovuto effettuare il suo concerto a Corinaldo,
presumibilmente concluderlo e tornare al suo albergo, nella discoteca che lo
doveva ospitare sono successe molte cose.
In
quelle tre ore, infatti, le cronache affermano che sono stati staccati più di
500 biglietti oltre a quelli che già erano stati venduti in prevendita
(dato che attingo dai giornali e di cui non posso confermare la veridicità).
In quelle tre ore, centinaia di ragazzi si trovano accalcati in un locale che non li può contenere tutti,
probabilmente (presumo, io non ero lì) consumando
bevande, anche alcoliche (che ai minori sono vietate) che rendono più
facile disinibire comportamenti pericolosi o stupidi come quello di spruzzare
uno spray urticante.
In
quelle tre ore purtroppo sono morte 6 persone e ne sono rimaste ferite decine,
alcune in modo grave.
Le cronache raccontano che nelle stesse ore, l’artista sia
atterrato con jet privato all’aeroporto di Rimini, abbia festeggiato alla grande il suo compleanno, presentandosi così in grande
ritardo sia al primo appuntamento (quello dell’Altromondo Studios di
Rimini) e non arrivando al secondo, perché la strage successa lo ha preceduto.
Se
tutto fosse andato bene, questo modo di gestire le serate dei nostri figli avrebbe fatto guadagnare palate di denaro a poche
fortunatissime persone, senza rispettare i termini e le informazioni stampate
su un biglietto, che, per quanto ne so, funziona come un contratto tra chi
lo vende e chi lo acquista. E che, a quanto dimostrano i fatti, è invece solo
un’occasione per sfruttare nella stessa serata due eventi, due pubblici, due
possibilità di fare bottino.
Purtroppo,
tutto è andato male.
Quando noi genitori a voi che guardate i
nostri figli come “galline da spennare” diciamo adesso basta, stiamo proprio
dicendo questo: adesso basta. Per
esempio, non tollereremo più che un
concerto che deve cominciare alle 22.05 possa cominciare con più di tre ore di
ritardo per permettervi di guadagnare il doppio, sfruttando la buona fede
di un adolescente che ha scelto un certo personaggio come idolo. E chiedo alle
autorità di verificare se questa cosa non rappresenti di per sé un reato.
Perché perfino le linee aeree, se fanno più di 3 ore di ritardo per loro
responsabilità, hanno molti oneri di cui farsi carico con gli acquirenti dei
biglietti abbinati al volo ritardatario.
Se
ai ragazzi dobbiamo insegnare il rispetto delle regole, cominciamo a
testimoniarle.
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